Iniziamo questa settimana con una frase di Italo Calvino,
In Lezioni americane, pubblicato postumo, Calvino propone alcuni valori e qualità fondamentali che non possono mancare in chi si occupa di scrittura. Questo libro raccoglie, infatti, cinque conferenze tenutesi all’Università di Harvard nel 1985, durante le quali Calvino spazia tra opere di diversi autori, epoche e lingue. I cinque temi fondamentali sono: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità, che dovrebbero riguardare non solo l’approccio alla scrittura ma alla vita in generale.
La frase sulla leggerezza l’ho scelta perché appena l’ho letta ho immaginato un cielo infinito, una brezza leggera e una bella sensazione che mi ha riempito di energia positiva.
Un’immagine che rende bene l’idea della leggerezza, quella che per esempio provo mentre scrivo, quando lascio ogni zavorra e vago tra le parole già scritte o da scrivere, quella che ritroviamo nei bambini, mentre sono assorti nei loro giochi, quando tutto il loro essere è assorbito in quello che fanno. In quel momento sono spensierati ma anche molto concentrati su ciò che stanno facendo.
Affrontare le nostre giornate con leggerezza non è sempre facile, soprattutto quando aumentano le cose da fare e alle quali pensare e quindi è difficile dare la giusta importanza ad ognuna di esse.
La sensazione di perdere il controllo di tutto ti fa vivere nell’ansia e appesantisce la tua vita. Infondo però sai che ci sono poche cose su cui possiamo agire, come ci insegnano proprio i bambini e sono quelle che stiamo facendo in questo preciso istante. Il passato non si cambia e il futuro non lo conosciamo e quindi?
Ecco l’antidoto: LEGGEREZZA
Impara ad osservare le tue emozioni, eliminando quelle negative quando non puoi fare niente per cambiare le situazioni che le hanno create. In questo modo dopo averle osservate, accolte e comprese potrai lasciarle andare e ritornare con serenità al tuo presente: planare sulle cose dall’alto.
E ancora:
“La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.
Ed è così, come dicevo prima, dare il giusto valore alle emozioni che proviamo ci aiuta a definire delle priorità per potersi concentrare senza più distrazioni su ciò che stiamo facendo, e farlo bene.
Riguardo questo argomento voglio consigliarti tre libri:
Il primo è Il lupo della steppa, uno dei capolavori di Hermann Hesse
che affronta il conflitto tra mente e istinto. Il protagonista è Harry Haller, un uomo che vive in una condizione di infelicità generata da un insanabile dissidio interiore tra l'”uomo” – tutto quello che ha in sé di spirituale, di sublimato, di culturale – e il “lupo” – tutto ciò che ha di istintivo, di selvatico e di caotico.