Cari iCrewers per la rubrica “Inchiostro d’artista” oggi vi presentiamo una campionessa mondiale e il suo nuovo romanzo “Se sembra impossibile allora si può fare”.
Se sembra impossibile allora si può fare
Realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure.
“Se sembra impossibile allora si può fare. Realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure” è il nuovo romanzo di Bebe Vio.
Bebe Vio oltre che essere la nostra giovanissima campionessa mondiale è una ragazza che ha superato ostacoli agli occhi di molti insuperabili e in questo romanzo racconta come ha potuto ottenere simili risultati.
Ciao, sono Bebe Vio! Ho vent’anni e la mia vita è un po’ un casino…
Bebe Vio sa che bisogna avere un sogno da perseguire con la massima passione e tenacia. Ad esempio, lei a soli cinque anni ha iniziato a desiderare, con tutte le sue forze, di andare alle Olimpiadi.
Racconta anche che per raggiungere la propria meta è fondamentale imparare a collaborare con gli altri, fare squadra, chiedere aiuto perché…
da solo non sei nessuno.
Ci sono anche altri alleati che lei ci mostra: l’ironia, la capacità di rimanere “scialli“, il saper fare tesoro delle critiche positive stando però attenti a quelle cattive e agli hater. E persino la paura, un’emozione normalissima, può essere gestita: basta sapere come prenderla.
Il romanzo si presenta con uno stile spontaneo e frizzante. “Se sembra impossibile, allora si può fare” è una lettura per tutte le età: dai giovanissimi, che possono rispecchiarsi nella sensibilità e nel linguaggio fresco di una ventenne; agli adulti che si trovano a combattere battaglie quotidiane, magari impercettibili agli altri, ma ugualmente gravose e impegnative.
Bebe Vio
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, detta Bebe è una schermitrice e conduttrice televisiva italiana, campionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale.
È Nata a Venezia e residente a Mogliano Veneto. Seconda di tre fratelli.
Pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scautismo) fin dall’età di cinque anni e mezzo.
A fine 2008, all’età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò un’estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l’amputazione.
Si sottopose a riabilitazione motoria e fisioterapica e circa un anno dopo l’insorgenza della malattia riprese l’attività sportiva, anche agonistica, come schermitrice grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto.
Da allora è divenuta testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla plurimedagliata, e sua ispiratrice, Valentina Vezzali.
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