Caro lettore, qualche mese fa ti ho presentato il libro Sciacalli. Virus, salute e soldi. Chi si arricchisce sulla nostra pelle di Mario Giordano, pubblicato da Mondadori, oggi l’ho finito e sono “schifata”, arrabbiata, vorrei urlare la rabbia che ho dentro, ma procediamo con ordine.
Recensione a Sciacalli. Virus, salute e soldi. Chi si arricchisce sulla nostra pelle di Mario Giordano
Il libro è dedicato alla figlia Camilla, con il bellissimo augurio di poter inseguire la propria vocazione, perchè come dice la famosa frase di Confucio “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita“.
Una volta all’anno mi interessa leggere un libro che mi metta di fronte alla verità che mi circonda. L’anno scorso avevo letto e recensito il libro L’Italia non è più italiana. Questo è il diciottesimo libro dell’autore, e il secondo a cui faccio la recensione e ti preannuncio che ha rispettato pienamente le mie aspettative: 5 stelle, anche se ne vorrei dare 10, in negativo, all’Italia in cui viviamo.
Con il termine “Sciacalli” in zoologia si intende un cane, simile al lupo; qui è usato nella sua accezione di persona che approfitta delle sventure altrui, allo scopo di rubare. In particolare lo scrittore si riferisce alle persone malate, costrette ad assumere farmaci, spesso per tutta la vita, e nel libro analizza Chi si arricchisce sulla nostra pelle.
Il testo parte dalla data, il 20 gennaio 2020, in cui il mondo è venuto a conoscenza del Coronavirus, tratta diversi argomenti: dai prezzi dei farmaci, che aumentano in maniera imprevedibile, ma con un notevole effetto positivo sui bilanci delle aziende produttrici, ai bonus e rimborsi offerti ai medici che partecipano ai congressi, e, ancor più, a quelli che prescrivono i farmaci presentati, indipendentemente dalla loro necessità nei pazienti, è sufficiente fare tanti numeri!
Ho scoperto, in alcuni casi, compreso l’altra faccia della medaglia, di servizi giornalistici di indagine sui farmaci, sul loro effetto, su sentenze concluse con elevati rimborsi da parte delle case farmaceutiche nei confronti dei pazienti danneggiati. Ho capito che, fin troppo spesso, ciò che è trasmesso con i telegiornali è solo la punta dell’iceberg, difficile da scalfire.
L’autore conclude dicendo di essere stato invitato ad abbandonare la scrittura del libro, perchè rischiava di trovarsi contro i legali delle Big Pharma. Io vorrei, invece, che continuasse a restare la voce Fuori dal coro, degli italiani che, anche solo una volta all’anno vogliono uscire dalla nuvola di fantasia e scherzo, per scoprire il mondo in cui vivono.
La scrittura dell’autore è scorrevole, di facile comprensione per niente noiosa, nonostante l’argomento trattato; è presente qualche errore di battitura, ma che non ostacola qualche ora di piacevole lettura.
Ringrazio Mario Giordano per avermi consigliato un film, che sicuramente vedrò: 150 milligrammi, la versione italiana di La fille de Brest, dove la protagonista racconta i danni riportati dall’assunzione di 150 milligrammi di Mediator, un farmaco antidiabetico.
Ora torno nella mia nuvoletta, per consentire al mio cervello di volare tra le pagine di un libro, ma so che se Mario Giordano farà una nuova presentazione, sarò là ad ascoltarlo, comprerò il libro, mi farò fare l’autografo e uscirò dal mio mondo di zucchero e bolle di sapone per scoprire un nuovo tassello della brutta verità in cui viviamo.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!