“Un testo di rara potenza e profondità di sguardo sulla realtà contemporanea” questo è La colpa, di Ghirghis Ramal.
Ciao iCrewer! Vorrei parlarti del libro che ho appena finito di leggere: La colpa di Ghirghis Ramal, edito da DeA Planeta. Che dici? Ti va di scoprire questo libro insieme a me?
La colpa è un libro che porta ad esplorare una parte di realtà che, spesso, passa inosservata. E’ la storia di anime che si sono smarrite nelle fatiche, nelle difficoltà e nei dolori quotidiani. E’, in primo luogo, la storia di Mustafa Jamal, emigrato egiziano che da dieci anni è in Italia e da sei a Milano. Mustafa Jamal è un uomo dolce, gentile e profondamente innamorato di sua madre. Farebbe di tutto per lei, per renderla felice; persino accettare di costruire un’abitazione in Egitto e sposare una sconosciuta; casa e moglie che lui, nel profondo, non desidera. Perchè Mustafa Jamal una casa ce l’ha già, a Milano, con il suo compagno Lorenzo.

Ghirghis Ramal narra le vicende di persone a cui, a volte, non si presta molta attenzione, su cui non si posa lo sguardo due volte. La difficoltà di non parlare bene la lingua; di non riuscire a barcamenarsi nel labirinto legislativo; di dover guadagnare per mantenersi e per mandare i soldi a casa, dalla famiglia che si aspetta aiuto da chi “ce l’ha fatta”.
Sono questi i pesi di Mustafa Jamal, uniti alla colpa di non sentirsi adeguato, di essere in torto, mancante di qualcosa; di dover soddisfare le richieste di molteplici voci.
Attraverso gli occhi di Aida, la promessa sposa di Mustafa Jamal, vediamo, invece, come scorre la vita per chi aspetta a casa; per chi si chiede se mai riuscirà a ricongiungersi alle persone amate.
E poi ci sono Bilel, Lorenzo, Stefano e Jasmine. Loro sono gli interlocutori adatti per svelare l’altra faccia delle cose, per trovare altre chiavi di lettura per la realtà, la società contemporanea, l’Islam e la vita religiosa più in gen
Nel romanzo sono ben distinguibili gli accenni all’opera di Fëdor Dostoevskij I fratelli Karamazov (1880), sia per le svariate volte che il titolo ricorre durante la narrazione, sia per l’intervento di Lorenzo, che esplica uno dei nodi centrali del testo russo, sia per la struttura stessa de La colpa. Anche qui, come ne I fratelli Karamazov ci sono tre fratelli: Alëša, il minore, gentile e amorevole, che può tranquillamente essere un doppio di Mohmen; Ivan, i cui tratti di ricerca interiore e intellettuale sono riconoscibili in Stefano; e Dmitrij, che penso possa corrispondere a Mustafa Jamal, in quanto motore della vicenda. Simile è l’intento di esporre la mente del lettore a nuovi punti di vista in ambito politico, personale, psicologico e religioso.
Il linguaggio è fluido, abbastanza scorrevole e rende possibile barcamenarsi tra termini e discorsi politici, economici e religiosi con la giusta dose di attenzione. Solo la punteggiatura, a volte, mi ha lasciato un pò perplessa.
Ghirghis Ramal è uno pseudonimo; il manoscritto del romanzo è stato invito anonimo a un famoso scrittore, il quale l’ha poi spedito alla casa editrice DeA Planeta. La colpa è candidato al Premio Strega 2019.