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jack fischietta mentre scende le scale, un gradino alla volta: è la Marcia funebre di chopin…..
Inizia così il nuovo thriller di Stuart MacBride, scrittore scozzese molto “acclarato” nel Regno Unito. I suoi libri prettamente thriller sono tradotti in tutto il mondo.
La casa è graziosa, magari un pò trasandata, ma grande.
Di sicuro vale un sacco di soldi.
E nessun poliziotto onesto potrebbe permettersi una casa del genere.
ma lei non è affatto onesta, giusto?
Ho estrapolato queste prime righe per permettervi di “entrare” in questa nuova avventura che l’autore ha voluto concedere alla nostra protagonista Roberta Steel, presente in altri thriller in compagnia di Logan MacRae, che in questo sequel viene “mandato in vacanza” perchè ha Lavorato Molto Sodo.
Lo stile usato da MacBride è accattivante perchè in linea con le tendenze del mondo moderno e, in particolare, dei giovani che usano le parole di tutti i giorni per identificare qualsiasi cosa, nomignoli anche appropriati diventano etichetta della persona ma non fanno male (non hanno inventato niente di nuovo, lo facevano già i nostri avi).
Facciamo un esempio: Capitolo 1 In cui ci vengono presentati Roberta Steel e il suo Orribile Nuovo Lavoro… ora che ci penso… c’è un’altra scrittrice che ama adoperare questo tipo di lessico per meglio identificare i particolari… è Sophie Kinsella… ma questa è un’altra storia.
Buona la dose di humour pungente tipico degli scozzesi, le descrizioni degli inseguimenti forse troppo minuziose che rischiano di distrarre il lettore, sebbene mettano in evidenza alcuni particolari che ci fanno riflettere; è il caso dei due ladruncoli, giovanissimi, vecchie conoscenze della nostra Steel, ma come da prassi inattaccabili perchè “troppo giovani e facenti parte di un certo ambiente”.
Parliamo un pò di “Ciuffo”, all’anagrafe Agente Stewart Quirrel, sembrerebbe avere un ruolo secondario ed invece è sempre lì che tiene “compagnia”, si fa per dire perchè lavorano in coppia (non dimenticate che sono agenti di polizia), e cerca di impedire alla nostra bella protagonista di fare cose che potrebbero dispiacere a tutti; è anche un appassionato di fisica e cerca di dare delle dritte alla nostra STEEL, sempre che lo ascolti, su come procedere per acciuffare i colpevoli.
Ma torniamo alla nostra Roberta, per chi la conosce per la prima volta come me O LA AMI O LA ODI; una donna con la battuta volgare sempre pronta, ma con una vena di sensibilità inaspettata… (chi l’avrebbe mai detto):
i servizi sociali stanno arrivando. forse se li facessimo ripulire e fotografare…? roberta si passò una mano sugli occhi, mentre il peso di tutta quella storia le calava ancora di più sulle spalle.
dei bimbetti che si nascondevano in un armadio…
dobbiamo fare cio che possiamo
ma questo non la faceva sentire meglio
Ritroviamo temi molto attuali, sfruttamento dei bambini da parte di una mezza tacca che fa apparire Fagin – il capo di un gruppo di ladruncoli nel noto romanzo di Dickens “Oliver Twist” – il buon samaritano; e su questo mi trovo perfettamente in accordo, non possiamo restare indifferenti quando i crimini coinvolgono gli esseri più indifesi della nostra società.
Anche quando deve convincere a collaborare i vicini dell’anziana signora Agnes Galloway, a cui è stato “arrostito” il cagnolino, da parte dello strozzino che vuole indietro i soldi che le aveva prestato, non usa l’intimidazione ma fa leva sui buoni sentimenti.
Tutto quello che Roberta Steel desidera sopra ogni altra cosa è chiudere per sempre “in gattabuia” Wallace che è stato rimesso in libertà, e le aggressioni alle donne sono ricominciate. “La detective non ha dubbi sul fatto che sia lui il responsabile, ma la legge ha stabilito che se dovesse avvicinarglisi ancora le verrebbe tolto del tutto il distintivo; d’altronde non è meglio rendersi utile che tormentare un uomo innocente? Ma Roberta Steel sa che Wallace è colpevole. Ne è sicura. E più aspetta ad agire e maggiore sarà il numero di donne aggredite.“
Neanche l’apparizione “momentanea” di Logan MacRae riesce a distoglierla da questo pensiero e quando lo comprenderà sarà troppo tardi: si ritroverà a vivere un incubo senza fine….
Da leggere per coloro che amano questo genere, per me è un NI, la tensione non mi sembra sufficiente a tenerti avvinto come dovrebbe; alcuni errori nelle frasi e forse il titolo non mi sembra appropriato, ma se siete fan di MacBride non lasciatevelo scappare.