Fa’ ciò che vuoi.
La Storia Infinita
Cari iCrewers in questa prima tappa di …ORA SONO FILM tratteremo il mio ORA FILM preferito e magari scopriremo qualche cosa che ancora non conoscete.
La Storia Infinita
La Storia Infinita è il film che ha reso eterno il romanzo di Michael Ende, consentendogli di passare di generazione in generazione dal 1979 fino ai giorni nostri. In Italia il romanzo è stato pubblicato da Longanesi, nel 1981, con la traduzione di Amina Pandolfi.
Michael Ende
Michael Ende è uno scrittore tedesco (1929 – 1995) divenne celebre nel 1979 per la pubblicazione de La storia infinita, libro che in pochi anni divenne uno dei capolavori della letteratura per l’infanzia.
La sua vita non fu affatto semplice, tra il peggiore degli avvenimenti che lo riguardano c’è la morte del suo amico più caro, Willie. In suo ricordo lo scrittore modellò l’aspetto di Bastiano, il protagonista della La Storia Infinita.
Tra le sue opere ricordiamo Momo (1973).
Il Romanzo
Credo che la trama di questo romanzo, che consiglio di leggere, la conosciamo tutti.
Bastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un “ragazzo sveglio”, ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa.
Gli farà capire che il “fa’ ciò che vuoi” che sta scritto sull’amuleto ricevuto in dono non significa “fa’ quel che ti pare”, ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo.
Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi.
Il Successo Cinematografico
Per capire il successo che ha avuto la Storia Infinita, dobbiamo entrare nello spirito degli anni Ottanta.
Nel 1984 nei cinema degli Stati Uniti uscirono pellicole di una bellezza incommensurabile, per citarne alcuni Ghostbusters, Indiana Jones e il tempio maledetto, Gremlins e Karate Kid. Nella prolifica Germania troviamo invece La Storia Infinita, diretto da Wolfgang Petersen e prodotto da Bernd Eichinger. Bernd Eichinger è famoso per Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino e il Nome della Rosa.
Gli anni Ottanta sogno segnati da un rilancio delle favole. Le favole sia agli adulti che ai bambini possono lanciare dei messaggi potenti, come nel caso di questo film è quello di non rinunciare all’immaginazione.
Come la prese Michael Ende?
Innanzi tutto dobbiamo spiegare che le edizioni del film in realtà furono due e inizialmente, Michael Ende non si oppose alla produzione del film. Si fidò di Petersen e dei produttori, collaborando alla sceneggiatura. Tuttavia lo scrittore scoprì che Petersen aveva segretamente rielaborato la sceneggiatura. Ne rimase sconvolto.
Una sozzura a livello umano, un tradimento a livello artistico.
Ripudiò quel film. Era troppo diverso dalla sua Opera. In alcuni passaggi era addirittura stata stravolta la storia.
La vicenda narrata dal film non riusciva a cogliere l’essenza del romanzo, rimuoveva il faticoso cammino di crescita interiore del protagonista, nell’accettazione di se stesso e nel comprendere il vero significato della frase (assente nel film, ma chiave di lettura del romanzo) fa’ ciò che vuoi, incisa sul retro dell’Auryn.
La causa legale
Lo scrittore intentò una causa legale contro i produttori della versione cinematografica. Ottenendo la rimozione del suo nome dai titoli di testa e di coda del film, ma nulla più. La produzione del film aveva sfiorato i 25 milioni di dollari, una cifra mostruosa e il suo successo fu immediato.
La Storia Infinita una trilogia
Il successo ottenuto dal film portò alla produzione di due sequel. Uno datato 1990 e uno 1994, che però non godettero di altrettanta fortuna.
Ma come dicono quelle due date siamo entrati negli anni novanta e i sequel della La Storia Infinita avevano dei grandi avversari contro cui combattere.
Volete scoprire a quali film mi sto riferendo?
Allora SEGUITECI!
Con la speranza di avervi suscitato interesse vi saluto cari iCrewers.
E vi lascio con il mio nuovo motto:
SE VUOI, PUOI!
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