Le indagini del tenente Roversi. Benvenuti nella Sardegna dei misteri. Un altro caso scottante per il tenente Giorgio Roversi…
E passiamo alla lettura incalzante del giallo, stiamo parlando del romanzo di Gavino Zucca dal titolo [amazon_textlink asin=’B07DGKYQPV’ text=’Il giallo di Montelepre’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’00d78dfd-8130-11e8-8af4-a5a8d12c0dee’] , andiamo a scoprire insieme questa nuova avventura…
“Sassari, 1961. È la settimana prima di Natale quando un barbone molto noto in città viene trovato morto in una piazza del centro storico. I sospetti ricadono subito su un altro mendicante, di cui si perdono immediatamente le tracce. Il caso si presenta all’apparenza molto semplice: qualcuno ha visto il presunto omicida che sottraeva qualcosa dalle tasche della vittima. Ma il tenente dei carabinieri, Giorgio Roversi, bolognese DOC trasferito in Sardegna per motivi disciplinari, non ne è del tutto convinto. Seguendo gli indizi disseminati ovunque, e con l’aiuto di Luigi Gualandi, ex ufficiale veterinario dell’Arma, il tenente scoprirà che la verità affonda le proprie radici in storie del passato, antiche e ormai dimenticate… Quando anche un secondo cadavere viene rinvenuto, Roversi ha davvero poco tempo per agire: dovrà risolvere il caso al più presto, prima che l’assassino riesca a farla franca. “
GAVINO ZUCCA è laureato in Fisica e Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato a Sassari e vive a Bologna, dove ha lavorato per oltre quindici anni all’ENI come project manager, prima di dedicarsi all’insegnamento della Fisica nella scuola superiore. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia. La Newton Compton ha pubblicato Il mistero di Abbacuada e Il giallo di Montelepre, dedicati alle indagini del tenente Giorgio Roversi.
«Il tenente Giorgio Roversi, bolognese laureato in fisica, fanatico della scorza di cioccolato e di Tex Willer, è stato sbattuto in Sardegna per motivi disciplinari e si trova subito alle prese con un cadavere.»
La Lettura de Il Corriere della Sera