Caro/a Icrewer se ti piace leggere un libro venato di sentimentale dolcezza ti consiglio Sylvia Townsend Warner e
IL CUORE VERO
Sylvia Townsend Warner era una scrittrice britannica (1983/1978) e dobbiamo ringraziare l’editore Adelphi per questa opportunità che ci offre; pare infatti che dei tanti libri scritti dalla Townsend soltanto tre siano arrivati in Italia, e questo è l’ultimo, sebbene in patria sia stato pubblicato nel 1929.
E’ la storia di una giovane ragazza, Sukey Bond, che nonostante all’inizio possa dare l’impressione di essere una sprovveduta perchè proveniente da un orfanotrofio, dimostrerà invece di vivere la sua vita ben al di là delle prescrizioni ricevute in collegio, anzi si riveleranno perfettamente inutili.
Troverà il grande Amore in Eric, giovane e bellissimo, forse instabile di mente, e figlio ripudiato della signora presso cui è a servizio. Per impedire la loro unione inscenano un rapimento del ragazzo, ma grazie alla sua purezza e a una serie di rocambolesche avventure Sukey lo ritroverà e sposerà. Proprio come Psiche e Amore, il bel poema di Apuleio.
Questo troverete in Il cuore vero
Nell’Inghilterra vittoriana Sukey Bond, appena uscita dall’orfanotrofio, viene mandata a servizio in una fattoria dell’Essex. Nulla di meno fiabesco, verrebbe da pensare. Eppure la scrittura obliqua e onirica di Sylvia Townsend Warner ci fa vivere, in questo romanzo, una delle più enigmatiche ed emozionanti storie d’amore che sia dato leggere – dedicata, non a caso, ad Amore e Psiche. Perché nella fattoria lavora un giovane bellissimo ed elusivo, che nei loro rari, furtivi incontri guarda Sukey «con un’espressione di splendente trionfo». Tutti dicono che è «un idiota», ma Sukey lo vede solo «ilare e candido», sapendo che lei, e solo lei, potrà renderlo felice. E quando Eric le verrà rapito, Sukey capirà che il suo futuro non è più «una regione inesplorata fatta di nuvole», e andrà a cercarlo con infinita de terminazione. Cosi come infinite saranno le sue peripezie, al termine delle quali, con ironica maestria, ci verrà restituita una delle cose più preziose: la fiducia nell’impossibile