Ferragosto non è solo una data segnata in rosso sul calendario: è un intreccio di storia, tradizioni, parole e racconti. Nato nell’antica Roma come celebrazione imperiale, è passato attraverso secoli di trasformazioni, fino a diventare il simbolo di un’Italia sospesa tra vacanze, riti religiosi e ricordi d’infanzia. In questo articolo vi porto a scoprire le sue origini e la sua etimologia, vi racconto la poesia che Gianni Rodari ha dedicato a chi resta in città e vi propongo una selezione di libri che hanno Ferragosto nel titolo. Un viaggio che parte da Augusto, attraversa le pagine della letteratura e arriva a noi, in piena estate.
Origini ed etimologia della parola Ferragosto
Ferragosto nasce nell’antica Roma con il nome latino Feriae Augusti, ossia “ferie di Augusto”, celebrato inizialmente il 1º agosto istituito nel 18 a.C. da Ottaviano Augusto: un periodo di riposo e festa in onore dell’imperatore, che andava ad arricchire le feste già esistenti dedicate alla vendemmia e al raccolto, come i Consualia e i Nemoralia. L’origine del nome, quindi, deriva proprio da questa festa imperiale.

Col passare dei secoli, la Chiesa decise di spostare la celebrazione al 15 agosto, rendendo Ferragosto coincidente con la festa cattolica dell’Assunzione della Vergine Maria (festa dell’Assunta). Questo “trasferimento” contribuì a far sì che la festività mantenesse la sua centralità, pur assumendo un significato religioso.
Le tradizioni che ancora raccontano l’antica Roma
Nell’antica Roma durante queste celebrazioni si svolgevano corse di cavalli, e gli animali da lavoro – buoi, asini e muli – venivano esentati dal servizio e decorati con fiori. Anche i lavoratori ringraziavano i loro padroni con auguri, ricevendo una mancia in cambio—a Roma questa usanza fu rafforzata fino al Rinascimento negli Stati Pontifici. Oggi, alcune di queste vestigia sopravvivono nel Palio dell’Assunta di Siena (il 16 agosto), dove si rievocano anche gli antichi premi — i pallia — dati ai vincitori delle corse.
La filastrocca di Gianni Rodari: Ferragosto tra tenerezza e speranza
C’è una poesia che adoro ogni volta che arriva Ferragosto: “La filastrocca di Ferragosto”, di Gianni Rodari. Ne emerge tutta la sua sensibilità per i bambini più fragili, costretti a restare in città mentre il resto del Paese va al mare o in montagna.
Ecco alcuni versi che mi hanno sempre colpito:
Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Rodari, con ironia dolce, promette:
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato.
È un richiamo civico tepido, quasi una carezza: le vacanze, per lui, dovrebbero essere un diritto per ogni bambino.
Trovi questa filastrocca nel libro Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi Ragazzi), pubblicato originariamente nel 1960 (in altre edizioni anche nel 1996).
Libri con Ferragosto: gialli, racconti e riflessioni
Ferragosto ispira, tra gli altri, un interessante filone di opere letterarie, spesso a toni gialli o riflessivi:
Ferragosto in giallo (Sellerio): antologia che raduna racconti di Camilleri, Costa, Giménez-Bartlett, Malvaldi, Manzini e altri – in cui i commissari più celebri affrontano misteri proprio durante questo giorno caldo e sospeso.
- Maledetto Ferragosto di Renato Olivieri: ambientato nella Milano vuota del 15 agosto, con il commissario Ambrosio alle prese con un cadavere e atmosfere sospese.
- Delitti di Ferragosto (Newton Compton): raccolta di racconti gialli ambientati durante la festività, firmati da autori come Lugli, Bertuzzi, Roversi, Lama, Morozzi e altri.
Altre opere interessanti:
- Ferragosto di morte di Carlo Cassola, romanzo drammatico e denso, appartenente alla “trilogia atomica”, con protagonista Ferruccio Fila che riflette sull’umanità all’ombra della distruzione nucleare.
- La saga di Ferragosto (Paolo Virzì): un affresco narrativo che intreccia storie italiane vissute nel contesto della festa, tratteggiando l’identità del paese con delicatezza e profondità.
- Ferragosto di Enrico Franceschini: un giallo ambientato in Romagna, che inscena il mistero in una cittadina tranquilla e immobilizzata dal caldo estivo.
- Il mistero di Ferragosto di Lorenzo Triolo: raccolta di racconti brevi, ognuno con il suo tocco di inquietudine o sorpresa, un modo agile per attraversare questa festa con piccoli brividi letterari.
Nel nostro Ferragosto si intrecciano vicende antiche, pagane e religiose, trasformandosi in un ponte tra storia, comunità e tempo libero. Rodari ci regala un tassello emotivo che illumina la festa da un altro angolo—quello dei più piccoli. E la letteratura, con questo titolo intriso di calore e attesa, ci accompagna attraverso generi e stili che raccontano l’Italia più intima.