Buon inizio settimana carissimi lettori, oggi vi voglio segnalare una splendida uscita che sarà in libreria dal 27 di Febbraio per De Agostini.
Sto parlando di [amazon_textlink asin=’8851157391′ text=’Mi vivi dentro’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a992d002-f9e4-11e7-9aa1-e7ab7544f1ee’] la stupenda lettera che Alessandro Milan, marito della scrittrice Francesca Del Rosso, dedica alla moglie ad un anno dalla sua scomparsa.
La donna era nota come [amazon_textlink asin=’B00YRZ1J0O’ text=’Wondy’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’13004074-f9e5-11e7-a554-e5677c554d11′], ed era affetta da tumore da ormai diversi anni.
L’11 Dicembre del 2016 ha lasciato il marito e giornalista Alessandro Milan ed i due figli Angelica e Mattia.
Ma andiamo a scoprire insieme la trama di questa bellissima lettera d’amore e di coraggio…
“Il coraggio di andare avanti, sempre, in ogni caso. Un inno alla vita e un invito alla resilienza.
Tutto comincia alle sei di mattina, in radio, dove due giornalisti assonnati si danno il turno. Lui è appena arrivato e cerca di svegliarsi con un caffè, lei sta correndo a casa dopo aver lavorato tutta la notte. E succede che nella fretta i due si scambiano per errore i cellulari. Si rivedono qualche ora più tardi, e da un dialogo surreale nasce un invito al cinema, poi una mostra, un aperitivo, una gita in montagna.
Francesca è bassina, ha i capelli biondi sparati, due occhioni azzurri che illuminano il mondo. È una forza della natura, sempre in movimento, sempre allegra. Alessandro è scherzoso e un po’ goffo, si lascia travolgere da Francesca e dall’amore che presto li lega. E da lei impara, giorno dopo giorno, a vivere pienamente ogni emozione, a non arretrare di fronte alle difficoltà, a capire il significato della resilienza. E così anni dopo, insieme, col sorriso più tenero sulle labbra, si troveranno a combattere la più terribile delle battaglie. Senza arrendersi mai.”
In un recente post di Facebook su proprio profilo, Alessandro Milan ha voluto ricordare la moglie con un bellissimo post che ha toccato i cuori di molti…
” Cara Franci,
Niente, è finita, inutile mentire oltre. Angelica e Mattia si sono fatti grandicelli. E’ toccato a Angie farsi avanti: “Papà, tanto lo sappiamo che Babbo Natale sei tu”. Ci hanno beccati.
Così quest’anno la loro lista dei desideri si è fatta più aggressiva: ‘un Ipad tutto per me per chattare, un computer, un telefono’.
‘No no no’ ho fatto con il ditino, e nell’oppormi ero così orgoglioso pensando a te: so che apprezzerai questa mia fermezza. “Magari un gioco al Nintendo, poi se volete libri, ve ne compro a volontà”.
Sono passate quattro stagioni, il gelo è alle spalle, per la verità anche il tepore è lontano.
Ci manchi. Mi manchi. Manchi a tanti di noi.
Però stiamo bene: io talvolta faccio i pancake, Angelica le torte, Mattia la piadina. Litighiamo, ci abbracciamo, sbuffiamo, ci facciamo il solletico.
Viviamo.
Dieci giorni fa Angelica ha finito di leggere ‘Mia figlia è una iena’. Sai i timori che avevi? Che magari si sarebbe arrabbiata per il titolo e per come l’hai descritta? Beh, l’ho sbirciata mentre leggeva: rideva, ma talmente tanto che le spalle si alzavano e abbassavano in sussulti.
Mattia invece mi ha chiesto di iniziare ‘La vita è un cactus’. Così, ogni tanto, li metto a nanna, gliene leggo un paio di pagine, come se fosse una favola. Sì, ecco, magari quando si parla di sesso svicolo, concedimi questa piccola deroga.
I libri. I tuoi sono tutti lì, come volevi.
D’altronde un libro è stato l’ultimo regalo che mi hai fatto, il giorno del mio compleanno. “Il ricatto” di John Grisham, quello passava la libreria dell’ospedale. E’ sul mio comodino, per poterlo sfiorare o annusare se serve.
Ogni tanto vorrei vederti, almeno in sogno, ma non mi è ancora capitato. Dicono sia normale, ma a me spiace tantissimo questa rimozione.
Sono successe tante cose, in un anno, e ne accadranno ancora diverse. Abbiamo fatto un viaggio, alle Maldive, presto ne faremo un altro.
Mi applico, vedi?
Quando giro per l’Italia percepisco, nei volti e negli occhi di tante donne e tanti uomini che incontro, il profumo che hai lasciato. Mi stringono la mano, mi dicono ‘grazie’, ma io non ho fatto nulla. Ringraziano te.
In quei momenti, capisco quanto hai seminato, e quanto hai lasciato: di pienezza negli altri, di vuoto in me.
Non avrei pensato di farcela. Invece Angelica ha finito le elementari e ha iniziato una nuova avventura, Mattia continua a giocare a basket.
Crescono, tra speranze, sogni e disavventure.
Io, il più delle volte, sorrido. E non spreco più un solo secondo di tempo.
Sto imparando tantissimo.
E’ dura, ma ora so come si fa. Perché continui a vivermi dentro.
Tuo, Ale”
Un amore che supera anche la morte quello di Alessandro Milan e della sua Franci, un amore che potrete leggere e scoprire dal 27 Febbraio nel suo straordinario gesto d’amore con “Mi vivi dentro”.