Sei pronto mio caro iCrewer? Si parte alla volta del lago di Como e delle sue splendide ville, curioso di scoprirne di più?
Tra ville e letteratura – Villa Rachele
Villa Rachele è una delle ville nascoste del lago di Como, poco visibile dalla strada ma di spicco se guardata dal lago, grazie alla sua posizione privilegiata, di fronte all’isola comacina.
Si trova al centro di un parco ottocentesco disegnato dall’architetto Giuseppe Balzaretti e dominato da un maestoso cedro del Libano che si innalza in tutta la sua imponenza.
Villa Rachele è appartenuta a Giulio Beccaria, figlio del più celebre Cesare, autore de Dei delitti e delle pene, fu a lungo frequentata da letterati e uomini di cultura; anche Alessandro Manzoni, nipote di Giulio, fu spesso ospite.
Questa magnifica dimora, divenne proprietà di Rachele, figlia dello storico, letterato e patriota Cesare Cantù, e fu sede di un salotto letterario che prese il nome di Accademia dei pedanti. Salotto frequentato da scrittori, critici e artisti, che d’estate si riunivano in una grotta artificiale costruita all’interno del parco.
Cantù, autore della Storia Universale e della Storia di Como, ne descrisse l’atmosfera con queste parole:
La Villa Beccaria somiglia ad un buon libro, ottiene più che non prometta, e qualche anima che vi cercò l’isolamento per non disperare della bontà della razza umana, vi scrisse in un angolo: ESTE PROCUL LIVOR, LITES, AMBIZIO, CURAE, ANTRA, HORTUM, SCOPULO PAX COLIT ANTQUE QUIES
Dopo Rachele, la villa passò allo scrittore Emilio De Marchi, mantenendosi un luogo di grande letteratura e fu fonte d’ispirazione per le ambientazioni del romanzo Col fuoco non si scherza pubblicato nel 1901.
Villa Rachele possiede uno splendido giardino, sviluppato su due livelli: quello a monte è caratterizzato da una vegetazione di tipo mediterraneo, con ulivi, allori e conifere; quello inferiore, visibile dal lago come dalla strada, vanta la presenza di un Cedrus del Libano di gigantesche dimensioni e di alcune magnolie sempreverdi.
Sulla terrazza a lago si affacciano ben dodici grossi platani in forma obbligata voluti dall’architetto Giuseppe Balzaretti, incaricato del riordino della proprietà verso la metà del XIX secolo, mentre sul lato della dimora, un ombroso e suggestivo viale di cipressi conduce allo spiazzo dove nel 1858 fu eretto il monumento funebre in marmo di Giulio Beccaria e della moglie Antonietta Curioni, allora proprietari della villa.
Questi giardini sono stati la scenografia magica di un’evento musicale gratuito che si è tenuto a Settembre 2020, quando a causa del covid non era possibile organizzare nessun tipo di incontro in luogo chiuso.
Musica, Teatro e Resilienza al tempo del coronavirus, titolo dell’evento ha visto esibirsi la chitarra di Luigi Millunzi, la chitarrista Francesca De Filippis, gli studenti della masterclass e i giovani attori della compagnia casalettana e Gabriele D’Ario, Dario Di Pietro e Alfredo Pumilia, protagonisti di Flamenco Napuleño.
Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio alla scoperta del lago di Como e di Villa Rachele, una delle sue perle, mi raccomando continua a seguirci per non perderti i prossimi viaggi.
Un abbraccio virtuale e buona lettura mio caro iCrewer