Victor Hugo scriveva “Chi pensa che i cani non abbiano un’anima, non ha mai guardato un cane negli occhi.” Solo per questo mi è entrato nel cuore. Sarà perché lo sguardo dei miei cani è un viaggio misterioso che faccio ogni giorno e mi riempie l’anima. Non è il solo motivo. Percorrendo la vita e le sue opere, ho riscoperto il suo essere positivo, l’idealista dal cuore romantico
“Il riso è il sole, che scaccia l’inverno dal volto umano. scriveva, se dovessi usare un termine attuale, lo definirei un inguaribile resiliente. Un visione alquanto semplicista, lo ammetto ma che sintetizza l’essenza di un uomo innamorato della vita e dei sentimenti. Uno spirito libero ispirato da ideali patriottici. Non a caso la edizione televisiva dei suoi “Miserabile e quella teatrale di Notre Dame de Paris hanno incantato per il messaggio d’amore e di sfida alla oppressione.
È noto quanto Hugo fosse in contrasto con le tesi illuministe. Non è la mente razionale a curare l’anima dell’individuo bensì il Romanticismo, l’unica terapia capace di spingere l’uomo ad esprimersi secondo i suoi sentimenti e i suoi ideali. Nell’aria si respira aria di rinnovamento, l’esigenza di guardare avanti con spirito positivo, difendere l’appartenenza storica e le tradizioni popolari.
Victor Hugo, la sua vita
Ma chi è Victor Hugo? Per essere precisi: poeta, drammaturgo, romanziere, critico, saggista, giornalista e pittore. Un impegno letterario costante, senza sosta, a 360 gradi. Eppure la vita dello scrittore non è stata facile, al contrario costellata di momenti complicati e molto dolorosi.
La sua infanzia è caratterizzata dai continui viaggi con i genitori Joseph-Léopold-Sigisbert Hugo generale al seguito di Napoleone e la mamma Sophie Trebuchet. Visita la Corsica, L’Elba, la Spagna dove rimane per un anno presso il collegio dei Nobili di Madrid. A Parigi sosta presso un convento in cui vivrà la separazione dei genitori per la scelta della madre di convivere con l’amante Lahorie. È causa involontaria della pazzia del fratello Eugene per la decisione di sposare Adele Foucher la donna di cui anche il fratello si era innamorato.
Dall’unione nascono cinque figli ma dopo quindici anni anche il suo matrimonio fallisce per il tradimento della moglie con il suo più caro amico. A questo si aggiungono le tragedie legati a tutti i suoi figli. Muore alla nascita il suo primogenito, durante il viaggio di ritorno da un viaggio in Spagna apprende la notizia della morte della seconda figlia Léopoldine. La giovane annega nella Senna insieme al marito, buttatosi nel tentativo di salvarla. La morte accidentale della figlia lo allontana dalla letteratura ma nel 1856 la ricorda pubblicando Le Contemplazioni,
Anche la figlia Adèle accusa sintomi di pazzia. in seguito a quattordici anni muore il figlio Charles e a dodici il figlio Francois. Tragedie che farebbero crollare qualsiasi equilibrio. Hugo, resiliente, riesce a superare i lutti accettando l’amore incontrastato di Jiulette Drouet un’attrice che gli rimarrà accanto fino alla fine anche quando lo scrittore sceglie di vivere in esilio con la moglie, devastata dalla perdita dei figli.
Victor Hugo nei suoi scritti, l’amore per la vita e le lotte per i diritti civili
Dodici drammi e nove romanzi e tutti straordinari. Le prime opere Hugo le scrive durante gli studi al Politecnico che ben presto abbandona per dedicarsi alla letteratura. Nel frattempo, fonda con i fratelli “Il conservatore letterario,” nel 1827 mette in scena il dramma storico “Cromwell”, nel 1830 “Hernani” e nel 1831 pubblica il suo primo romanzo “Notre-Dame de Paris”. Non è indifferente alla vita politica che usa per osteggiare il regime. Scrivendo accusa la realtà esterna, combatte la libertà d’espressione e l’emancipazione delle donne, lotta per i diritti dell’infanzia, rifiuta la pena di morte, supporta le rivolte delle prostitute.
Vivono soltanto coloro che lottano”
È convinto assertore che l’istruzione debba essere obbligatoria e gratuita, lotta per lo sfruttamento dei bambini, la schiavitù, l’abolizione della pena di morte e lo denuncia con forza nel breve romanzo L’ultimo giorno di un condannato a morte, in cui scrive le angosce e le speranze di un omicida poche ore prima di essere giustiziato.
Non ci pensa un attimo a organizzare la resistenza contro Napoleone III anche se questo gli costerà l’esilio per 19 anni nelle isole inglesi del Jersey. Trascorrerà il tempo scrivendo L’usurpatore. La Storia di un delitto, I Castighi, La Legenda dei secoli del 1859, I Miserabili, un romanzo denuncia in difesa degli umili, Le Canzoni delle strade e dei boschi , raccolta poetica in cui Hugo esprime tutta la sua fantasia.
Il Covid 19 per ora non permette ma appena ti sarà possibile, visita la sua casa nell’elegante palazzo Rohan-Guéménée, situato a Place des Vosges, cuore del quartiere del Marais. Attualmente è stata trasformato in un museo e permette di ripercorrere le tre principali fasi della vita dello scrittore, prima, durante e dopo l’esilio, oltre che apprezzare mobili e cimeli che gli sono appartenuti, oltre a ritratti e disegni da lui stesso realizzati. Sarà un modo per conoscerlo meglio.
Mi sarebbe piaciuto vedere Victor Hugo ai giorni nostri. Non sarebbe certo passato inosservato. Avrebbe lottato per i suoi principi così come ha scelto di fare durante la sua vita. Su questo non ho dubbi. A questo proposito, mi ha sorpreso scoprire quanto spingesse per la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, a suo dire una scelta doverosa così come la moneta unica e lo scrive
“Un’epoca verrà in cui tutte le frontiere spariranno ma, mi raccomando, fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee, ma conservate i vostri principi”.
Vuoi vedere che oltre ad essere un idealista cronico, ironico, satirico, innamorato dell’amore, romantico sociale è stato anche un veggente?