Ora che siamo entrati nella Fase 2, e gli spostamenti stanno diventando via via più facili, rimane ancora l’incognita su quando – e come – si potrà tornare a viaggiare. Che fare, allora, per chi come me ha necessità di rimettersi in cammino? Lonely Planet ha creato per noi amanti del viaggio un libro dal titolo Viaggiare in poltrona, scaricabile gratuitamente in formato pdf.
Viaggiare in poltrona con libri, film e musica
Racconti di viaggio
Uno dei capitoli di Viaggiare in poltrona che più mi hanno entusiasmato è quello intitolato Racconti di viaggio: i grandi classici. Qui sono riunite alcune delle autrici e degli autori che più amo. Ella Maillart, nel suo La via Crudele, percorre un viaggio attraverso un Iran e un Afghanistan che oggi non ci sono più, ma che emozione leggerlo! Lo stesso si può dire di In Patagonia, di Bruce Chatwin. Andare dove la terra diventa una distesa sconfinata limitata solo dall’orizzone, oggi, senza averlo letto, non fa lo stesso malinconico effetto.
E ancora, si parla del Sahara Algerino visto attraverso i diari ed estratti di lettere scritti dall’esploratrice e scrittrice Isabelle Eberhardt. Oppure il Mato Grosso, descritto da Peter Fleming in Avventura Brasiliana. Il reporter Albert Londres ci porta a conoscere parte dell’Africa, quella delle colonie francesi, con il controverso e spietato Terre d’ebano mentre con René Caillié andiamo in Mali grazie al suo Viaggio a Timbuctù. Infine, scopriamo il Mar Rosso nelle avventure di Henry de Monfreid.
California Mix
Come dice già il titolo, in questo capitolo c’è un mix perfetto tra letteratura, cinema e musica. E non poteva che essere in California. Si inizia con il libro I racconti di San Francisco di Armistead Maupin per continuare con uno dei successi mondiali dei Beach Boys Surfin’ USA. Da San Francisco si va così a Los Angeles con il film di Roman Polanski Chinatown, per tornare nella Bay con Bullit, di Peter Yates dove un leggendario Steve McQueen e una strepitosa colonna sonora jazzistica di Lato Schifrin hanno reso questo film un cult generazionale.
Il capitolo si conclude con Big Sur, di Jack Kerouac, La donna che visse due volte, di Alfred Hitchcock e l’indimenticabile (Sittin’ on) the dock of the bay, di Otis Redding.
I romanzi che invogliano i bambini a viaggiare
Ce n’è davvero per tutti nel libro Viaggiare in poltrona. In questo capitolo, infatti, si elencano sette classici che hanno risvegliato nei bimbi di più di una generazione la voglia di prendere il largo e andare all’avventura. Troviamo così L’odissea di Omero, Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe, I figli del capitano Grant di Jules Verne, L’isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson, Il richiamo della foresta, di Jack London, Il mondo perduto di Arthur Conan Doyle e il Leone, di Joseph Kessel.
Concludiamo con uno spoiler
Nella prefazione si ricorda anche da dove nasce il nome Lonely Planet, un nome che racchiude in sé il legame tra strada, storie, viaggio e ballata. “Once while travelling across the sky, This lovely planet caught my eye…” è un verso della canzone Space Captain di Joe Cocker che ha ispirato Tony e Maureen Wheeler, fondatori della Lonely Planet, durante il loro viaggio da Londra a Melbourne nel 1973. Incidentalmente, poi, lovely è diventato lonely, ma resta il fatto che una canzone è riuscita a ispirare due persone a condividere con altri milioni di cuori pulsanti la propria passione per i viaggi e per questo splendido Pianeta.