Caro Lettore, ecco per te le novità di Ottobre di UTET.
La prima proposta è un’autobiografia: Io e il cubo di Ernő Rubik.
La storia del rompicapo che ha incantato il mondo e del suo inventore.
L’autobiografia di un inventore celeberrimo, un genio universale, lo Steve Jobs dietro la cortina di ferro.
Per Rubik enigmi e rompicapo non sono solo giochi: sono macchine della creatività, prove di quanto sia illimitata la curiosità umana per le nuove scoperte.
Con Io e il cubo, Rubik non si limita a raccontare l’invenzione del cubo che lo ha reso famoso in tutto il mondo: la sua autobiografia è il diario di un genio che ha imparato proprio dal suo più grande successo l’inevitabilità dei problemi e il valore dei fallimenti nel processo creativo.
Una testimonianza unica sulla scienza imperfetta delle invenzioni.
Ernő Rubik è nato a Budapest nel 1944, è un designer, architetto e docente universitario.
E’ noto principalmente proprio grazie all’invenzione dell’omonimo cubo. Nel suo Rubik Studio si occupa ancora oggi di progettazione, architettura e sviluppo di giochi e videogiochi.
Il Rubik Studio per la progettazione di mobili e giochi è nato negli anni ottanta e negli anni novanta Rubik ha creato la fondazione che porta il suo nome, per sostenere e promuovere giovani ingegneri e designer di talento.
La seconda proposta è Autobiografia della neve di Daniele Zovi.
Le forme dei cristalli, la fine dei ghiacciai e altre storie da un mondo silenzioso.
Con questo libro Daniele Zovi invita a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e rende omaggio a un mondo sempre più fragile che va scomparendo: silenzioso, poetico, incantevole
Un libro pieno di poesia in cui Daniele Zovi ci ricorda ancora una volta che il mondo della natura è anche il nostro mondo e parla ai nostri cuori di libertà e bellezza, emozione e rispetto.
Daniele Zovi, grande esperto e appassionato della natura, continua la narrazione dell’ambiente che lo circonda.
Cresciuto sull’altopiano di Asiago, ha maturato un rapporto speciale con la neve, come sempre capita alla gente di montagna. Proprio di lì parte per raccontare questo elemento naturale, un tempo così abbondante, ora sempre più raro persino dalle sue parti.
Con il gusto per la narrazione che caratterizza la sua scrittura, alternando aneddoti personali e descrizioni della natura, in un dialogo costante con le opere di Mario Rigoni Stern, Daniele Zovi ci invita ancora una volta a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e rende omaggio a un mondo sempre più fragile che va scomparendo: silenzioso, poetico, incantevole
Daniele Zovi è nato nel 1952 a Roana ed è cresciuto a Vicenza. E’ uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici e autore di diversi trattati sul tema. Dopo il successo di Alberi sapienti, antiche foreste e Italia Selvatica, entrambi pubblicati da Utet, ha scritto per De Agostini anche un libro di narrativa per ragazzi, Ale e Rovere.
E’ laureato in Scienze Forestali e ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato per quarant’anni. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto.
E ancora Marco Aime, Stefano Allovio, Adriano Favole, Francesco Remotti in Il mondo che avrete Antropologia del dopo virus
Il futuro che ci si aspetta nelle riflessioni di quattro grandi antropologi italiani.
Le nuove ritualità emerse nel periodo del confinamento e della segregazione, i comportamenti che segnalano un estremo bisogno di socialità, le forme di solidarietà intergenerazionale e mutuo aiuto che hanno caratterizzato questo lungo periodo di lockdown forniscono alcuni spunti per ripartire.
Non si tratta di tracciare una pista verso il futuro, solo i giovani infatti la potranno disegnare: compito delle generazioni più anziane, soprattutto quando si tratta di antropologi, è piuttosto quelle di richiamare l’attenzione sulle possibilità molteplici, sul ventaglio di forme di umanità del passato e del presente, per alimentare l’immaginario di un futuro a venire.
Marco Aime insegna Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi.
Stefano Allovio insegna Antropologia culturale e Antropologia sociale all’Università Statale di Milano. Ha condotto ricerche etnografiche in Burundi, nella Repubblica Democratica del Congo, in Sudafrica e nelle Alpi occidentali.
Adriano Favole è vicedirettore per la Ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società e insegna Antropologia culturale e Cultura e potere all’Università di Torino. I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio.
Francesco Remotti, professore emerito di Antropologia culturale, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei, ha sviluppato riflessioni teoriche sul concetto di identità e sull’antropopoiesi.
Infine Naziste di James Wyllie. Le mogli al vertice del Terzo Reich,
Il primo libro che racconta le mogli dei gerarchi e il loro ruolo negli intrighi di potere del Reich.
L’intera parabola nazista è costellata dagli scontri e l’amore di queste donne devote ma ambiziose, impegnate a tessere trame e alleanze per aiutare le carriere dei mariti e il proprio avanzamento sociale.
Finora la storia le ha relegate al ruolo di spettatrici inconsapevoli delle azioni criminali dei mariti, come se le loro case non fossero piene di opere d’arte rubate o servitù, cibo e prodotti provenienti dai campi di lavoro forzato.
Un ritratto magistrale delle donne del Terzo Reich, che intreccia insieme storie intime e lotte di potere, il racconto degli anni di gloria e quello del declino postbellico tra rifiuto di ammettere la sconfitta e illusioni di rivincita.
James Wyllie è uno storico, scrittore, sceneggiatore e divulgatore britannico. Collabora con BBC, per la quale realizza documentari ed è autore di diversi saggi sulla storia del nazismo.
Come sempre buona lettura!