4 libri per la Generazione Zeta: Quasi di nascosto
La prima proposta dei 4 libri per la Generazione Zeta è ricaduta sul libro Quasi di nascosto della nuova casa editrice Accento di Alessandro Cattelan: un volume che mostra chiaramente senza mezzi termini cosa scrivono i giovani di oggi e i loro talenti.
Cosa scrivono oggi i giovani e i giovanissimi? L’antologia Quasi di nascosto nasce per rispondere a questa domanda: vuole indagare sulla realtà che i ragazzi vivono e scelgono di raccontare, e allo stesso tempo offre un panorama di voci nuove, fra le quali potrebbero comparire alcune giovani promesse della nostra narrativa futura. Creata sul modello dello storico progetto Under 25 curato da Pier Vittorio Tondelli negli anni ’80, quest’antologia è strettamente legata alla fondazione di Accento, per sottolineare l’idea che guida buona parte del nostro catalogo: dare rilievo agli esordienti.
Scovare queste nuove voci non è stato semplice. Perché sì, i giovanissimi oggi scrivono, ma lo fanno in circuiti spesso estranei al mondo editoriale, quasi di nascosto. Dopo mesi di ricerca, e oltre quattrocento testi visionati, non potremmo essere più orgogliosi dei dodici talenti qui raccolti, autori e autrici tra i diciassette e i venticinque anni che tracciano il quadro di un presente frammentato e in profonda evoluzione, raccontando di adolescenze difficili, di transessualità, di dislivelli sociali, di integrazione razziale, di vittime di guerra, ma anche, semplicemente, di amici, di amori, di sesso e di speranze.
Storia di amore e di rabbia di Andrea Maggi
I protagonisti sono italiani e non lo sono, ogni confine identitario è labile e i tormenti giovanili scatenano terremoti che squarciano la crosta terrestre delle loro esistenze, facendo fuoriuscire il magma dei sentimenti allo stato liquido e incontrollabile. Ma il male del mondo, che con i suoi tentacoli putridi inquina anche la sorgente più pura, è lì pronto a tendere il suo agguato.
#BeingYoung. Il mondo è nostro di Linn Skåber
Due settimane forse un anno di Ilaria Iacovello
Eccoci all’ultima proposta letteraria intitolata Due settimane forse un anno di Ilaria Iacovello, edito da Giunti: un libro che ripercorre il trauma della pandemia del Covid, le conseguenze e gli strascichi lasciati negli adolescenti che hanno dovuto reinventarsi nuovi modi di socializzare e di vivere la quotidianità. Ecco la trama!
Matteo, Luca e Federico sono adolescenti come tanti in un momento diverso da qualunque altro: lo scoppio dell’epidemia che rimetterà in discussione abitudini di vita e spazi sociali e chiederà a tutti, soprattutto ai giovani, un esercizio di empatia, un sacrificio importante e un cambio di prospettiva. Tutte cose che Matteo vive sulla propria pelle e che racconta osservando il microcosmo della propria famiglia e degli amici.
Diversi per carattere e prospettive, i tre ragazzi vivranno le avventure e i momenti importanti tipici della loro età circondati da genitori, compagni di scuola e insegnanti, nei mesi eccezionali del covid. Una storia che sa usare leggerezza e umorismo per parlare di temi importanti e delicati. Uno spaccato divertente, commovente ed emozionante del quotidiano di tanti adolescenti negli ultimi due anni.