Caro lettore, eccomi qui puntuale al nostro appuntamento con il caffè letterario motivazionale del lunedì.
Oggi voglio immaginare con te anche una location estiva: che ne dici di una meravigliosa spiaggia, distesi su una comoda sdraio sotto l’ombrellone a sorseggiare un caffè (magari in ghiaccio) guardando il mare. Poi magari ci facciamo anche un tuffo….
Questa volta con noi ci sarà Frida Kahlo.
“Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io.
Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me.
Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.“
Voglio raccontarti la sua affascinate anche se dolorosa storia e come, grazie alla sua caparbietà, è diventata un modello di forza e indipendenza.
Meglio conosciuta come Frida Kahlo, Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, è nata 113 anni fa in Messico. Era il 6 luglio 1907: è infatti da poco trascorso il suo anniversario di nascita.
Il destino, poi, si accanì su di lei e nel 1925, appena uscita da scuola, il bus che doveva riportarla a casa fece un terribile incidente e lei riportò la frattura multipla della spina dorsale. Si salvò grazie a 32 interventi chirurgici che la costrinsero, però, a letto per molti mesi.
I genitori le regalarono colori e pennelli per aiutarla a passare le giornate e questo fu l’inizio della sua storia di artista, perché nonostante l’immobilità iniziò a sprigionarsi il suo grande talento.
La sua prima opera fu un autoritratto, che fece anche grazie all’installazione di un grande specchio sul soffitto della sua camera, incoraggiata dai suoi genitori.
La sua storia si è poi intrecciata a quella di Diego Rivera, il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, da lei incontrato nel 1928, a 21 anni, quando si iscrisse al partito comunista messicano, diventando una convinta attivista. Lo aveva visto mentre stava dipingendo un murales per l’auditorium della scuola nazionale preparatoria, quando aveva solo quindici anni. Nel 1929 si sposano. Il loro è stato un rapporto difficile, fatto di passione e tradimenti, ma anche un amore davvero grande.
Per conoscere meglio la sua storia puoi leggere: Frida. Una biografia di Frida Kahlo di Hayden Herrera edito Neri Pozza (28 aprile 2016)
Ma perchè Frida Kahlo è diventata un’icona da seguire?
I colori della vita contrapposti alla sofferenza
Frida Kahlo è andata oltre i suoi problemi fisici, oltre ogni avversità vivendo fino in fondo ogni istante: anzi ha utilizzato il suo dolore trasformandolo nella sua arte. E’ rimasta sempre fedele a sè stessa, senza farsi mai intimorire né fermare dagli ostacoli che la vita gli ha posto dinanzi trattandoli come sfide.
Usava la forza dei colori, sulla tela, sui suoi abiti, per combattere la sofferenza fisica e interiore e per affermare sè stessa come donna forte e coraggiosa che non ha paura di mostrare il suo dolore.
Indossava vestiti colorati, grandi gonnelloni, acconciature vistose con fiori e farfalle tra i capelli, trecce, gioielli precolombiani, che fanno parte della sua arte e del suo modo di esprimersi.
Per approfondire Frida Kahlo. L’arte di mettersi in scena edito Mondadori Electa (17 settembre 2019)
L’arte di mettersi in scena è parte integrante del mito di Frida Kahlo alla pari dei suoi dipinti. Ciò che la rende oggi un’icona così rilevante è l’aver costruito la propria identità intorno all’origine culturale, alla sua disabilità, alle convinzioni politiche e all’arte. Gli smaglianti abiti Tehuana, i suggestivi copricapi, le acconciature e i gioielli, i busti e le protesi dipinti a mano mascherano magistralmente i suoi difetti fisici, ma rappresentano anche una forma di auto-espressione e un’estensione della sua pittura.
Una donna forte, un esempio da seguire: ciò che la guidava era la consapevolezza che al dolore si sopravvive, e con la sua forza e il suo coraggio riusciva a trasformare questo male in qualcosa di meraviglioso.
Attraverso il suo stile Frida esprime la libertà di essere sé stessa: la sua bellezza naturale rappresentata da sopracciglia foltissime e i “baffetti” mostrano la sua volontà di mostrarsi senza maschere, senza preoccuparsi di alcun canone estetico.
Una donna che ha contribuito all’emancipazione femminile
Frida Kahlo si è anche impegnata politicamente fin dall’adolescenza quando a 13 anni entrò a far parte della gioventù comunista. Più tardi il suo impegno si è intensificato, soprattutto dopo il matrimonio con Rivera, che era segretario del Partito Comunista messicano.
Le sue battaglie politiche hanno contribuito a renderla un’icona in un periodo in cui le donne volevano ritagliarsi maggiori spazi in politica per affermare le proprie idee e diritti. Ha contributo all’emancipazione femminile in un paese in cui il ruolo della donna era ancora di sottomissione all’uomo.
Frida insegna ad andare contro ogni convenzione, amarsi ed affermare il proprio essere e lottare per le proprie idee.
Spero che questo caffè ti abbia ispirato e come sempre Ti aspettiamo ogni lunedì per un nuovo caffè letterario motivazionale.
Non mancare!!