Buongiorno iCrewer e buon giovedì! Forse ti sarà capitato, in questo anno, di imbatterti in iniziative in onore di Gianni Rodari. Se non ci hai dato peso, o non le mai notate, lascia che ti dica come mai tanto interesse: nel 2020 si festeggiano i cento anni dalla sua nascita! In più, è anche il quarantesimo anniversario dalla sua morte.
Capirai, quindi, come gli eventi a lui dedicati si siano moltiplicati a vista d’occhio. E questo weekend non fa eccezione. Sono due, infatti, i programmi televisivi che andranno in onda nei prossimi giorni che portano il suo nome. Il primo è C’era due volte Gianni Rodari, che portemmo vedere domani, venerdì 23 ottobre alle 21.15 su Sky Arte. L’altro è Rodari 2.0, visibile su LaEffe sabato 24 alle 21.20.
Forse non a caso, anche nell’edizione di quest’anno della Settimana della ligua italiana nel mondo, la ventesima, c’è un momento dedicato a Gianni Rodari: il Centro Culturale della lingua italiana di Washington, infatti, ha deciso di animare dodici delle sue storie, illustrate da Valerio Vidali e a cui Anthony Shugaar ha prestato la voce in inglese.
Autore di opere come Favole al telefono, Il libro dei perchè, Fiabe lunghe un sorriso, Il libro degli errori, Tante storie per giocare e Grammatica della fantasia, Rodari facilmente è stato nostro compagno di viaggio, soprattutto nei primi anni di scuola, quando le sue poesie in rima rappresentavano non solo un esercizio mnemonico – assegnatoci dalle maestre – ma anche un divertimento.
Le sue parole sono ali che ci permettono di sorvolare il mondo ma, se lo scegliamo, anche di esplorare le profondità di significati più complessi, che Gianni Rodari ha nascosto proprio davanti ai nostri occhi.
Ora però, è tempo di tornare all’argomento principale di questo articolo: le due trasmissioni TV che possono tenerci compagnia questo fine settimana, svelandoci nuove sfumature di questo amatissimo scrittore.
Venerdì 23, ore 21.15: C‘era due volte Gianni Rodari
C’era due volte Gianni Rodari è il titolo del documentario, in onda venerdì 23 ottobre, che affianca al Rodari più noto quello meno conosciuto: l’autore civile, schivo eppure autenticamente popolare, coltissimo ma mai complesso, spinto da una tensione morale che si è incarnata nel gioco, nel divertimento, nell’utopia e soprattutto nella fantasia.
Lo fa attraverso le parole dello stesso Rodari: lettere, articoli, diari, filastrocche lette dalla voce di Neri Marcoré all’interno di una scenografia interamente realizzata ricorrendo alla carta e con il contributo di ospiti che ne ricordano gli aspetti scolpiti nella memoria.
Ad arricchire la narrazione saranno le musiche di Rodrigo D’Erasmo e l’uso della grafica animata, capace di evocare la magia e la fantasia messe in moto dalle storie di Gianni Rodari: un modo delicato e prezioso di rendergli omaggio, nel centenario della nascita.
Sabato 24, ore 21.10: Rodari 2.0
Accompagnati da FRANKIE HI-NRG e con il contributo di pedagogisti, esperti di letteratura per l’infanzia, ma anche di protagonisti del mondo dello spettacolo e dell’arte che quotidianamente hanno a che fare con la creatività, Rodari 2.0 ripercorre la storia dello scrittore piemontese cercando di scandagliare il concetto di fantasia, di provare a capire cos’è e cosa è stata nel corso del tempo: da fuga dalla realtà a ingrediente necessario per l’educazione dei bambini.
Tra realtà virtuali, smartphone, YouTube e tutte le tecnologie che hanno dilatato gli spazi e i tempi dell’immaginazione, cos’è oggi la fantasia?