Siamo ufficialmente in quel periodo dell’anno dove le coperte e il divano fanno da protagonisti. Quindi perché non aggiungerci un bel libro? Grazie a Mondadori oggi in libreria potrai trovare tutte le novità per ogni tipo di lettore!
Mondadori e la saggistica:
Iniziamo con il genere di saggistica dove Mondadori ci propone un libro fatti di scoperte e di storia. Il libro è di Valerie Hansen intitolato La scoperta del mondo:
Per convenzione, l’«età delle scoperte» ebbe inizio nel 1492, quando l’impresa transatlantica di Cristoforo Colombo dischiuse inedite vie commerciali che stravolsero le sorti del mondo e di tante popolazioni. Eppure merci, persone, religioni e persino microbi viaggiavano lungo rotte marittime tracciate già molti secoli prima: nell’anno Mille gli scandinavi, tra i più celebri signori del mare, avevano raggiunto le coste del Nordamerica e, secondo alcune ipotesi, si erano addentrati fino allo Yucatán ed erano stati catturati dai Maya.
Contando su fonti primarie e bibliografiche sterminate, Valerie Hansen, docente di storia a Yale, sostiene che furono le esplorazioni dell’anno Mille a innescare l’avvio della globalizzazione: come i Vichinghi in cerca di legname arrivarono in Canada, così i marinai cinesi si spinsero fino in Australia e oltre le Filippine per soddisfare la brama di lumache di mare e piante aromatiche. In tutto il mondo, popoli animati dal bisogno o dall’avidità intrecciarono relazioni commerciali e fondarono empori. Seguendo i percorsi battuti da mercanti, pellegrini e viaggiatori, questo caleidoscopico giro intorno al mondo fa tappa negli imperi mesoamericani, nella Cina delle stirpi Song e Liao, nei califfati islamici dell’Asia centrale e nell’Africa delle opulente dinastie arricchite dall’estrazione aurifera, senza dimenticare i trafficati mari del Sud, dove i polinesiani identificarono Rapa Nui, Nuova Zelanda, Samoa e Hawaii ben prima di Magellano. Certo, le differenze con la globalizzazione attuale sono notevoli, ma le genti dell’anno Mille affrontarono molte delle sfide con cui abbiamo a che fare anche noi. Perciò, quando ci chiediamo se cooperare o rivaleggiare con i nostri vicini, agevolare il libero scambio o preferire misure protezionistiche, difendere le tradizioni o aprirci alla diversità, il mondo dell’XI secolo può farci intuire che l’apertura di vie globali offrì un arricchimento economico e intellettuale sia agli avventurieri sia a chi, rimasto a casa, conobbe l’alterità grazie alla circolazione di prodotti e idee, a dimostrazione che accogliere con curiosità quel che sembra insolito e distante porta a risultati condivisi e vantaggiosi.
Mondadori e la narrativa:
Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini.
Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all’amore tra l’artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall’incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera.
In un romanzo epico e visionario, Carmine Abate torna a raccontare un’appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l’autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all’altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo.
Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini. È lui l’inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l’ultima, grandiosa opera. L’unico modo per sconfiggere la morte. La sua e la nostra.
Il secondo romanzo proposto da Mondadori per la narrativa è di Pierre Lemaitre intitolato Il giallo secondo me:
“Gli appassionati di definizioni perfette, monografie esaustive, analisi tematiche e compagnia bella resteranno delusi. Troveranno in compenso ottimi libri che soddisferanno le loro attese. L’editore ha affidato a uno scrittore il compito di stilare un dizionario amoroso del giallo, parlerò dunque in duplice veste di romanziere e di lettore. È inevitabile che ci siano dimenticanze imperdonabili, palesi ingiustizie e giudizi discutibili: è un dizionario che parla di ciò che amo e in cui non ho potuto mettere tutto ciò che amo.” Il giallo secondo me è un’opera godibilissima e piena di sorprese, frutto di una perfetta alchimia tra Pierre Lemaitre e ciò che lo appassiona di più: il giallo, dove per giallo si intendono anche il thriller, il poliziesco, il noir e tutto ciò che ruota intorno a questo mondo.
Con la verve e la libertà di spirito che lo contraddistinguono, l’autore stila la sua bibbia per appassionati, creando una personalissima galleria internazionale di scrittori, personaggi e opere. Il lettore vi troverà romanzi, autori conosciuti e non, film, serie televisive, editori e persino librerie specializzate e tante altre curiosità.
Mondadori e la varia:
“Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere. Nessuna delle due volte.” C’è una storia nella vita della comica più amata d’Italia. Una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l’affido di due ragazzi da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli: i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante: “Dio come le ho odiate queste mamme perfette, genitrici naturali di figli perfetti. Pitonesse dagli occhi a mirtillo sempre pronte a farti sentire inadeguata e inutile come il mignolo per le arpiste. A spampanarti il cuore, a te che ti danni l’anima nel tentativo di trasformare quel mucchio di detriti in un bambino tranquillo e felice. Provaci tu, madre gaudiosa, a inventarti madre a quarant’anni di due bambini di nove e undici anni senza un minimo di tirocinio”.
Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente e originale, senza risparmiarsi niente, nemmeno i momenti più duri, “quando il cuore si scartavetra, si corrode a forza di ruminare lacrime, e ti convinci che non hai capito una mazza, un tubo di niente e di niente”. Si racconta con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori: “l’amore è un puttanaio infinito, un guazzabuglio che ti fa battere il cuore e saltare i nervi, a volte nello stesso momento. In sincrono. E qui si tratta d’amore”.
Il secondo libro proposto da Mondadori in Varia è per tutti gli appassionati di musica, di vita, di emozioni. Ecco un volume prezioso de The Beatles: Get back
Un volume prezioso, in cui i Beatles si raccontano attraverso le loro stesse parole, raccolte dalle sessioni di registrazione di Let it be, esclusive e mai ascoltate, e illustrato con centinaia di immagini inedite, tra cui foto di Ethan A. Russell e Linda McCartney
The Beatles: Get Back è un volume molto curato e dalla grafica bellissima, che in 240 pagine racconta la storia della creazione, da parte dei Beatles, dell’album Let it be nel 1970; e la racconta con le loro parole. Infatti sono state trascritte le 120 ore di registrazione delle sessioni in studio della band, e sono state raccolte centinaia di immagini inedite, tra cui le foto fatte da Ethan A. Russell e Linda McCartney. Nel libro, arricchito da una prefazione di Peter Jackson e da un’introduzione di Hanif Kureishi, i testi sono stati curati da John Harris, che li ha trascritti dalle conversazioni originali che John, Paul, George e Ringo hanno fatto durante le tre settimane della registrazione, culminata nel famoso concerto sul tetto, l’ultimo della band. The Beatles: Get Back è un’aggiunta speciale ed essenziale al documentario in tre episodi, “THE BEATLES: GET BACK”, a cura di Peter Jackson, che sarà disponibile in esclusiva su Disney+ il 25, 26 e 27 novembre 2021.
Il libro, intimo e affascinante, invita a un viaggio indietro nel tempo, fino al gennaio del 1969, l’ultimo anno in cui i Beatles sono stati insieme come band. In quel momento l’album The BEATLES (‘The White Album’) è ancora primo in classifica, ma il prolifico gruppo si riunisce a Londra per un nuovo progetto, inizialmente intitolato Get Back. In 21 giorni, prima ai Twickenham Film Studios e poi nei loro nuovissimi Apple Studios, con fotocamere e registratori a nastro per documentare il lavoro quotidiano, la band prova un’enorme quantità di canzoni, vecchie e nuove, in preparazione a quello che sarà il loro ultimo concerto dal vivo, quello sul tetto degli Apple Studios, quello più famoso, quello che ha fermato Londra intera.
Secondo la leggenda quelle sessioni sono state tempi cupi per una band che si stava sfasciando, ma uno scrittore stimato come Hanif Kureishi scrive nell’introduzione al libro: “In realtà è stato un momento estremamente produttivo per loro, durante il quale hanno creato alcuni dei loro pezzi migliori. E in questo libro abbiamo il privilegio di assistere alle loro prime prove, agli errori, alle divagazioni e alle digressioni, alla noia, all’esaltazione, all’improvvisazione giocosa e alle svolte improvvise che hanno portato a quello che di loro conosciamo e ammiriamo.” Queste sessioni, da cui sono nati l’album Let It Be e il film distribuito nel maggio del 1970, rappresentano l’unico momento dell’intera carriera dei Beatles in cui i quattro sono stati filmati estensivamente, mentre stavano in uno studio a creare e registrare musica. Le loro conversazioni sono state registrate e contemporaneamente sono stati fotografati in situazioni uniche e irripetibili.
The Beatles: Get Back è quindi il libro definitivo sulla band, che ne documenta queste sessioni storiche. Riporta le conversazioni più candide, trascritte da John Harris, e immagini inedite e straordinarie. La maggior parte delle foto infatti sono state fatte da due persone che avevano un accesso speciale a queste sessioni: Ethan A. Russell e Linda Eastman (che sposerà Paul McCartney due mesi dopo).
Il documentario di Peter Jackson racconterà queste sessioni utilizzando le 55 ore di ripresa originaria, realizzata da Michael Lindsay-Hogg nel 1969 con una pellicola da 16mm ora restaurata, e le 120 ore di registrazione audio per lo più mai ascoltate. Diversi frame in alta risoluzione, presi dallo stesso filmato restaurato, arricchiscono il libro.
Cos’è l’amicizia? Qualcosa del tipo: “Ti chiamo.” “No, guarda, non ho nulla da dire.” “Ti chiamo, staremo zitte.” Durante il lockdown, Laura e Sara non possono incontrarsi come fanno ormai da anni. Per non perdere di vista la loro amicizia, per continuare a sentirsi vicine, iniziano un lungo scambio di e-mail. Scrivono come se chiacchierassero davanti a un bicchiere di vino, parlando di tutto, anche di quello che, forse, non saprebbero confessare neppure a se stesse. La loro corrispondenza diventa una sorta di danza, tra risate e commozione, coraggio e leggerezza.
E a rileggere tutto adesso è un po’ come accadeva coi diari segreti da bambine. Si sentono le emozioni e la stanchezza di certe giornate, il sapore del pane e olio, il profumo dei limoni, le coincidenze che non esistono, le canzoni di Ultimo cantate a squarciagola, i tramonti a piedi scalzi sulla sabbia, il compleanno dei figli, gli amori andati male e quelli con la A maiuscola, gli attacchi di panico, la malattia, la forza delle donne, la forza delle mamme, il peso dei figli portati in braccio dopo che si sono addormentati in macchina, i pianti, la voglia di ricominciare, la voglia di dire qualcosa di importante, di amare innanzi tutto se stesse.
Lettera dopo lettera, pezzetto dopo pezzetto, Laura e Sara imparano (se mai davvero si può imparare) a voler bene alle loro cicatrici, a perdonarsi, a non rimanere legate al sasso che le ha fatte cadere, a non aver paura di essere felici per davvero.
Mondadori e young adult:
Dopo il fallimento della Rivoluzione e l’uccisione di tutti i rivoluzionari, Parigi è una città divisa in due. Accanto al reticolo di viali severi, fiancheggiati da bossi e frequentati dall’aristocrazia, prospera infatti una giungla tenebrosa popolata da sciami di mendicanti, ladri ed emarginati, teatro di crimini e miseria, un luogo oscuro e senza leggi. Qui il potere è gestito dai Miserabili, una formidabile corte di criminali divisi in nove corporazioni, chiamata la Corte dei Miracoli.
Membro della Corporazione dei Ladri, Nina Thénardier può rubare qualunque cosa a chiunque. La ragazza, soprannominata la Gatta Nera, ha sfidato la sorte così tante volte da essere quasi diventata una leggenda tra i Miserabili. Eppure questo non sembra contare molto quando, ancora una volta, la sua strada si incrocia con quella di Lord Kaplan, detto Tigre, feroce capo della Corporazione della Carne. L’uomo ha messo gli occhi sulla sorella della giovane ladra e, si sa, nessuno è mai riuscito a impedirgli di ottenere ciò che vuole. Non ci è mai riuscita la Corte dei Miracoli, come potrebbe farlo Nina, sveglia certo, ma comunque una ragazza, minuta per di più?
Di due cose, però, Tigre non ha tenuto conto. La prima è una regola inviolabile per tutti i Miserabili: mai, mai rubare a una ladra. E la seconda è che, quando si tratta di proteggere chi amano, le gatte sono capaci di mostrare denti e artigli e di diventare decisamente pericolose…
Ispirandosi a due capolavori della letteratura di tutti i tempi, I miserabili di Victor Hugo e Il libro della giungla di Rudyard Kipling, Kester Grant tesse un’ammaliante storia di crudeltà, passione e vendetta che, attraverso le vicende della protagonista, condurrà i lettori nel ventre più oscuro di Parigi, passando per la sfavillante corte di Francia per abbracciare l’alba di una nuova rivoluzione.
La casa editrice Mondadori ha accontentato tutti i genere in questa uscita del 12 ottobre. Vi aspetta tutti in libreria!