Caro Lettore, riprendo oggi la nostra rubrica Tre libri per Te, dopo una piccola pausa che ho utilizzato per raccogliere le idee e cercare di capire se potesse essere utile o meno continuare a portare avanti questa rubrica.
Quello che ho capito in questo tempo è che a questa rubrica ci sono affezionata, perché raccoglie non solo proposte di lettura ma soprattutto le emozioni che da questi libri sono affiorate e che desidero condividere con te.
Con gli articoli di Tre libri ho tracciato un percorso di miglioramento che, attraverso i libri che ho letto, mi ha portato ad essere sempre più consapevole delle mie debolezze, ma anche dei miei punti di forza.
Oggi ricomincio questo percorso, che potrai fare anche tu se lo desideri, e riparto dal tema del CORAGGIO.
Il coraggio per me è:
agire con il cuore non lasciando che la paura mi ostacoli.
Quindi non è assenza di paura, ma azione nonostante la paura.
Il libro per ispirare è La verità è che non ti piaci abbastanza di Rachel Hollis edito DeAgostini,
che racconta, con ironia, come si trova il coraggio di affrontare sé stessi e di riprendere in mano la propria vita per farne qualcosa di più vero e bello e offre consigli utili per fare altrettanto nelle nostre vite.
L’autrice
Rachel Hollis è un’autrice americana, speaker motivazionale e blogger . Ha esordito con un libro di auto-aiuto: Girl, Wash Your Face che ha venduto più di 880.000 copie negli Stati Uniti.
Rachel ha un marito che ama, quattro figli adorabili e un sito di lifestyle: una vita perfetta? Non proprio. Non tutto è stato bello, facile e gratificante, anzi.
Il suicidio di un fratello al primo anno di liceo, il divorzio dei suoi genitori, un disturbo alimentare: per anni la vita di Rachel è stata una fuga dall’infelicità, costellata di cadute, dominata dalla paura del giudizio degli altri. E piena di bugie.
Le bugie di Rachel sono quelle che una donna si sente ripetere da sempre: non sei abbastanza brava; non sei abbastanza magra; sei una madre inadeguata… Ma sono anche le bugie che spesso molte donne per prime raccontano a se stesse, pur di non farsi carico della propria felicità: se solo avessi il lavoro giusto, l’amore giusto, il fisico giusto…
Nessuno, però, arriverà mai a portarci “la vita giusta”. Per riprendere in mano la sua vita, Rachel trova una sola strada: riconoscersi e accettarsi finalmente per la persona che è; applicare verso di sé una sincerità assoluta e coraggiosa; smontare sistematicamente, una per una, le bugie dietro cui la vera Rachel ormai si nascondeva.
Cosa ne penso
Questo libro parla di coraggio di affrontare noi stessi e le bugie che ci raccontiamo per sembrare più libere, più sicure e più felici. Essere sinceri con noi stessi a volte non è facile: vuol dire guardare in faccia la realtà, che potrebbe non coincidere con ciò che avremmo voluto.
Ma la scelta coraggiosa è proprio questa: non arrendersi davanti agli ostacoli, non accampare più scuse, ma agire per vivere finalmente la vita che vogliamo.
Il libro per curare è Il coraggio e la paura di Vito Mancuso edito Garzanti.
Un saggio che fa riflettere sulla paura e sul coraggio come emozioni comunque positive e soprattutto interconnesse, entrambe necessarie per rimanere attivi e riuscire a superare le difficoltà che la vita ci pone davanti.
L’autore
Vito Mancuso è autore di moltissimi libri a carattere teologico e dirige la collana I Grandi Libri dello Spirito. Ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova, e dal 2009 è editorialista del quotidiano «La Repubblica».
Sinossi
La paura è l’emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi.
Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un’esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l’autentica libertà.
Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà.
Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori.
Cosa ne penso
Penso che avere paura sia necessaria per rimanere sempre vigili, l’importante è non farsi condizionare da questa emozione. Perché la paura può bloccare ed è questo che si deve evitare usando il coraggio come contrappeso, che ci permette di tirare fuori la grinta nelle situazioni in cui l’azione ci salva.
Il libro per viaggiare è La stanza dei pesci di Flora Tommaseo, edito Alpha & Beta, con l’introduzione di Claudio Magris.
Un viaggio autobiografico raccontato quotidianamente, un diario che diventa una terapia, un aiuto per affrontare la vita.
L’autrice
E’ nata a Trieste nel 1981. Si è laureata in cinema all’Università degli Studi di Trieste. Dal 2010 al 2011 ha affrontato un’esperienza che le ha cambiato la vita e che ha descritto nel libro La stanza dei pesci.
Questa autobiografia costituisce un vero e proprio “Bildungsroman”, un romanzo di formazione; ma non un romanzo letterario, bensì un romanzo di vita vera.
Talora troppo dolorosamente vera, ma neppure la sofferenza, l’errore, la colpa, le espressioni spesso stupidamente autopunitive, o punitive e involontariamente ma altrettanto stupidamente arroganti, come sono così spesso quasi tutte le trasgressioni, non riescono, come in troppi altri casi, a spegnere la luce della vita, a soffocare la levità, la leggerezza.
È curioso che un libro che racconta vicende così dure, spiazzanti, spesso respingenti, conservi il senso della leggerezza.
Cosa ne penso
Il tema è la ricerca di se stessi: a volte ci sentiamo come pesci in un acquario, che è la nostra vita, l’ istinto è quello di nuotare in mare aperto, ma è pericoloso e ci vuole coraggio per affrontarlo.
Il viaggio può essere lungo e difficile ma quando ci arriveremo in quel mare ci chiederemo come abbiamo fatto per tanto tempo a restare in quel piccolo acquario.
Come sempre, buona lettura! TI ASPETTO VENERDI’.
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