Conoscerai sicuramente Rosario Pellecchia, “Ross“, il famoso deejay di Radio 105 alla conduzione del programma “105 Friend”. Ebbene questo romanzo “Solo per vederti felice“, pubblicato il 28 maggio 2019 da Mondadori, ha segnato il suo esordio come scrittore.
Nel romanzo c’è molto di autobiografico, Ross è proprio il protagonista del romanzo, ha la stessa età del deejay, svolge la stessa professione, ha una mamma affetta da demenza senile, e anche la città dove è cresciuto e dove vive la madre è la sua, è come se fosse lui in un universo parallelo, come ha affermato lo stesso scrittore.
IL VIAGGIO
Quello di Ros è un viaggio indietro nel tempo per ritrovare quel se stesso che aveva abbandonato diversi anni prima. Ormai la sua vita sembra aver preso pieno ritmo, ha un lavoro che gli piace, tanti amici, una fidanzata e una vacanza in programma a Formentera. E invece ecco che il passato bussa alla sua porta. E lui è costretto ad aprire e a iniziare un viaggio che lo riporta nel luogo da cui era partito, Castellammare di Stabia, e a rivivere quell’ambiente che lo aveva portato alla fuga.
LA CURA
Ad essere curata è la madre, Ross inventa un modo per aiutare sua madre ad essere più felice. Ma in realtà quando ci prendiamo cura degli altri, soprattutto se si tratta di un genitore, ci stiamo occupando anche e soprattutto di noi stessi. Per questo quel viaggio diventa un percorso di crescita, di miglioramento interiore, che ti mette in contatto con parti di te stesso che avevi seppellito nel corso del tempo. Riscoprirle è un momento fondamentale, perché è lo step necessario per andare avanti nel proprio percorso di consapevolezza.
Cosa ispira questo romanzo?
I temi affrontati: il ritorno alle origini e il rapporto genitore-figli in una situazione difficile, come la demenza senile. Quando vai via dalla tua città pensi solo a tutto quello che vuoi fare, ti concentri su ciò che non va e credi che il modo migliore per superare l’ostacolo sia andare via. Ma lì dove tutto è iniziato c’è una parte di te troppo importante che è la famiglia, il bagaglio di persone, ambienti e situazioni che potrebbero averti anche ferito in alcuni momenti, ma infondo fanno comunque parte integrante di te. E quando torni in questi luoghi il nuovo te che hai costruito con fatica non può sopravvivere se non si ricongiunge a quello che hai lasciato lì.
La demenza senile è una malattia che distrugge tutto e che ti lascia privo della tua identità, togliendoti man mano i ricordi. Veder soffrire le persone care, vederle sfiorire, intristite dal tempo e dalla malattia è ciò che di più terribile si possa vivere. Cercare di trovare un modo per farle stare meglio è l’unica possibilità che abbiamo. A volte non sapremo mai se siamo riusciti nel nostro intento ma averci almeno provato ci dà la forza per accettare la triste realtà.
Questo libro ti fa riflettere sulla necessità nella vita di fermarsi ogni tanto a riflettere su noi stessi, perché tutto ciò che non affrontiamo o da cui fuggiamo prima o poi tornerà a bussare alla nostra porta.
Spero di averti incuriosito, alla prossima settimana e BUONA LETTURA!