Caro iCrewer eccomi qui a parlarti delle mie letture, oggi in particolare mi soffermo su un libro che mi ha davvero “ispirato”.
Il libro in questione è “Io sono l’a-more” di Giovanna Politi.
Ma prima di parlartene, voglio raccontarti di come ne sono venuta in possesso. Anche questo, infatti, ha la sua importanza, per chi crede come me nelle coincidenze: quelle che arrivano proprio quando hai smesso di logorarti per trovare la risposta e ti sei arreso alla realtà. Arrivano e ti mostrano chiaramente la strada che prima non vedevi.
Come ogni pomeriggio sono andata a prendere i miei bambini dai nonni dopo il lavoro; mia madre mi ha preparato il caffè e poi, conoscendo la mia passione per i libri, mi ha subito aggiornata sulla presentazione di un romanzo di un’autrice salentina alla quale aveva partecipato il pomeriggio precedente.
L’argomento ha attratto subito la mia attenzione e le ho chiesto di raccontarmi tutto. Era molto entusiasta ed era rimasta colpita sia dalla protagonista del libro, una ragazza sorda, che dall’autrice, molto brava a comunicare il messaggio del suo libro.
A quel punto le ho fatto la fatidica domanda: “E il libro, lo hai comprato vero?”, dopo la sua risposta negativa, io, che ero già curiosa di leggerlo, ho certamente mostrato la delusione dipinta in faccia, tanto che lei ha subito continuato dicendomi che aveva già provveduto a richiederne una copia tramite una sua amica.
Dopo qualche giorno avevo il libro tra le mani e adesso sono qui a consigliartelo come libro per ispirare. Questo romanzo fa riflettere, apre a nuove possibilità, aiuta a trasformare un “meno” in un “più” solo modificando le parole, i significati e i pensieri. Proprio come fa la protagonista di questa storia, Livia, una ragazza che, grazie alla forza e all’amore di una madre illuminata, vive la sua caratteristica, non come un difetto ma come un modo diverso di essere che non incide minimamente sulla qualità della sua vita.
Del libro mi ha colpito soprattutto il modo in cui è scritto, sono riuscita ad immedesimarmi in questa ragazza, ho provato a mettermi nei suoi panni e attraverso le parole dell’autrice ho potuto entrare in un mondo che noi udenti non immaginiamo. Ho “sentito” le vibrazioni della musica, ho “sentito” il silenzio, quello puro, quello che scegli per stare con te stessa, ho “sentito” la poesia che sgorga spontanea da un’anima piena di vita, di amore e gratitudine.
“Avevo imparato che l’essere umano ha una natura complessa, fragile, fallibile, incoerente, contraddittoria, sofferente, mortale. Dalla morte lo salva per un attimo fugace una sola meraviglia che all’improvviso irrompe e gli s’impone: l’a–more”
Il messaggio che il libro porta è che “L’amore” è la salvezza, per tutti, senza distinzioni e solo chi lo ha provato può comprendere la forza di un sentimento, che se vissuto anche per un solo istante, rende immortali.
Non posso che ringraziare la mamma per questo bel regalo e la sensibilità dell’autrice che mi ha dato la possibilità di riflettere sul mio approccio alla vita. Perché è proprio così: nessuno di noi è perfetto, ognuno ha abilità e disabilità, quello che conta è cosa ne pensiamo noi, cosa ci diciamo e se i nostri pensieri sono positivi anche i rapporti con noi stessi e con gli altri lo saranno.
A presto e buona lettura!