Caro iCrewer, la selezione “Tre libri per Te” di questa settimana parte dalla consapevolezza, acquisita nel tempo, che un gesto gentile, un sorriso, una parola buona, rendono migliori e creano cambiamenti inimmaginabili anche in chi li riceve.
Il primo libro di oggi è “La luce che c’è dentro le persone” di Banana Yoshimoto.
[amazon_link asins=’B006N4IWU2′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e3d3a6e2-d863-478e-b41b-bc0db63ee5ee’]
“…è la luce che c’è dentro le persone nelle case che dà una sensazione di allegria e calore perché si riflette fuori. Infatti spesso ci si sente tristi anche quando le luci sono accese…”
E’ un racconto breve ma intenso, tratto da “Ricordi di un vicolo cieco”, in cui la scrittrice narra dell’amicizia nata, durante la sua infanzia, con Makoto, un bambino dolcissimo e dal cuore grande, purtroppo destinato ad una terribile fine. Protagonista di questa storia è il sentimento di nostalgia e malinconia legato al ricordo di Makoto e l’inesorabile realtà che la vita va avanti nonostante tutto, lasciando dentro un vuoto incolmabile che trova consolazione nel riconoscere quella luce che rimane, sempre accesa, nel cuore di chi ha amato.
Perché leggerlo: per ricordarsi di quanta luce c’è in ognuno di noi.
Il libro per ispirare è “Siate ribelli, praticate la gentilezza” di Saverio Tommaso.
“Questa è la cosa più importante del mondo: la libertà, figlie mie.
Non lasciatela mai sola, voi avete bisogno di lei ma anche lei, la libertà, per vivere, ha bisogno di voi…”
[amazon_link asins=’8820062887′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c14357e0-5a6a-40f3-9012-e1f9e4a5de0a’]
E’ la lettera di un padre alle sue figlie, un “abbraccio di parole” con un bellissimo messaggio di pace, tolleranza e libertà per tutti. L’obiettivo dell’autore non è quello di insegnare qualcosa, ma solo di raccontare cosa vuol dire per lui essere diventato padre: un esempio da seguire per le sue figlie.
Perché leggerlo: perché c’è bisogno di ricordare quanto sia importante non omologarsi, mantenersi liberi: sempre rispettosi di sé stessi e degli altri, prediligendo gesti di gentilezza.
Il libro per viaggiare è “Seta” di Alessandro Baricco.
[amazon_link asins=’880788089X’ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fc21c112-e384-4e0a-8607-b7c285202be6′]
Un romanzo breve ambientato in Francia, nella cittadina di Lavilledieu, nel 1861. Hervè Jancour, il protagonista è “uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla”. Quest’ultimo si occupa della compravendita di bachi da seta e quando un’epidemia non gli consente più di lavorare intraprende un viaggio in Giappone, lasciando da sola periodicamente la moglie Helena, che lo ama profondamente, perdendosi nel pensiero di un amore voluto ma mai vissuto con una donna giapponese. Il lavoro, il suo modo di affrontare la vita, la nostalgia per questo amore perduto, lo portano sempre più lontano dalla felicità.
Questo romanzo si legge in poche ore ma ti lascia dentro un turbinio di emozioni.
Perché leggerlo: per non far scivolare via come seta tra le mani ciò che di bello abbiamo nella nostra vita.