Caro iCrewer, oggi nella rubrica Tre libri per Te ci addentriamo in un argomento che a me incuriosisce molto: la “Libroterapia”.
Se ne parla sempre di più e ho pensato di approfondire prendendo spunto da un libro, che già ti abbiamo segnalato: “I libri che fanno la felicità” di Rachele Bindi.
L’autrice è una psicologa e psicoterapeuta, con una grande passione per la lettura, che ha trovato il modo di unire passione e lavoro usando i libri per curare i suoi pazienti. Organizza infatti dei percorsi di libroterapia individuale e di gruppo e anche corsi per libroterapeuti. Gestisce, inoltre, un portale dedicato e un sito personale, attraverso il quale offre servizi online, come creare una “reading list personalizzata” adatta ad un particolare momento della vita.
Libroterapia: un po’ di storia…
Le origini di questo metodo sono molto remote: risalgono all’Antica Grecia, dove il collegamento tra medicina e poesia era rappresentato dal Dio Apollo, figlio di Zeus, che era sia Dio della poesia che della medicina; ad Aristotele che credeva nel potere di guarigione della conoscenza. Il suo concetto di “catarsi”, presente nel trattato “Poetica”, riferito alla “tragedia”, può essere utilizzato per comprendere il processo di guarigione che la libroterapia può innescare. Attraverso l’immersione e la conoscenza, tramite immedesimazione, dell’esperienza raccontata si ottiene la possibilità di usare questa nuova conoscenza per creare un cambiamento.
Anche i romani evidenziarono un legame tra medicina e lettura, ma il primo ad utilizzare il termine “biblioterapia” riferendosi al potere curativo dei libri fu il teologo americano Samuel Crothers nel 1916 (in un articolo apparso sull’Atlantic monthly).
Nel 1930 in America il libro di Karl Menninger “The Human Mind” diventò subito un best seller con oltre duecentomila copie vendute. Il fratello e collega William C. Menninger, analizzò le motivazioni del pubblico acquirente per poi pubblicare i risultati della sua ricerca in un articolo intitolato “Bibliotherapy”, dove definì i possibili utilizzi dei libri come terapia nei pazienti. Successivamente anche Karl M. pubblicò un articolo sottolineando le difficoltà incontrate nel cercare di dare una base scientifica alla metodologia, sulla cui efficacia non aveva dubbi.
Recentemente la Libroterapia si è diffusa anche in Italia, come supporto nei percorsi psicoterapeutici, ma anche come una possibile forma di auto aiuto. A questo proposito nel dicembre del 2018 a Firenze è stata inaugurata la Piccola Farmacia Letteraria, dove ogni libro ha il suo bugiardino: una cura per ogni tipo di pena.
Cos’è e come agisce la Libroterapia
La Libroterapia, quindi, è proprio una metodologia che utilizza il libro come strumento di terapia finalizzato al benessere della persona: un libro può aiutare a trovare risposte che non si trovano in altro modo, può farci rivedere e comprendere meglio il nostro passato, fornirci degli esempi di coraggio, forza ecc.
Il libro aiuta a riflettere, a confrontarsi a sviluppare nuove capacità e conoscenze attraverso l’empatia con la storia e i personaggi.
La Lettura Come strumento di conoscenza di se’ stessi e volano per cambiare
Attraverso la lettura si avvia un processo di evoluzione che, partendo dal proprio disagio, genera nuova consapevolezza e nuovi stimoli per superarlo. Questo può valere sia per disagi più complessi, affiancata alle necessarie cure psicoterapiche, che per disagi passeggeri, ossia momenti in cui abbiamo bisogno di un piccolo aiuto per ritrovare il nostro equilibrio.
Nel libro da cui siamo partiti l’autrice fornisce utili spunti di riflessione su come affrontare la lettura per poterne trarre il massimo beneficio: si parla, infatti, di un metodo di “lettura libroterapica” che “presuppone un impegno consapevole da parte del lettore”. Quest’ultimo interrogandosi sul significato della storia e su quali aspetti di quella lo riguardano da vicino può riflettere su se stesso ed accrescere il proprio bagaglio di esperienze.
Ogni libro cela tra le parole un messaggio proprio per noi!
La lettura è una fonte da cui attingere acqua pura e nuova ogni volta che ne abbiamo bisogno.
Nuovi spunti, possibilità, orizzonti ancora inesplorati e quindi più opportunità di essere felici.
Se hai avuto modo di leggere i miei articoli su questa rubrica avrai intuito che credo molto nel potere curativo dei libri e ognuno di noi lettori può essere d’aiuto ad un amico, un parente che, ad esempio, vive un momento di stress, proponendo un libro che ci ha aiutato in un momento simile.
Certo non è detto che l’effetto sia lo stesso per tutti ma vale la pena provare. Infondo un libro non può certo far male!.
Buona lettura e buona libroterapia!!!