In occasione dell’anniversario dei 70 anni dalla nascita di Pier Vittorio Tondelli, Transeuropa lancia una iniziativa editoriale dedicata ai nuovi scrittori e scrittrici italiani under 25 di seconda e terza generazione.
Tondelli, nato il 14 settembre 1955 a Correggio e morto il 16 dicembre 1991 a Reggio Emilia, per primo inaugurò con Massimo Canalini il Progetto Under 25, ripreso a inizio anno anche dalla casa editrice Accento.

Transeuropa cerca scrittori under 25 tra gli italiani di seconda e terza generazione
Nel settantesimo anniversario della nascita di Tondelli, che per primo inaugurò con Massimo Canalini il Progetto Under 25 – ripreso a inizio anno anche dalla casa editrice Accento – Transeuropa lancia un’iniziativa editoriale senza precedenti: una ricerca letteraria interamente dedicata agli italiani under 25 di seconda e terza generazione.
La casa editrice intende dare forma e spazio a una generazione che sta già trasformando l’Italia, ma che ancora fatica a trovare rappresentazione adeguata nel panorama letterario ufficiale. Perché è tempo di cambiare prospettiva. È tempo di leggere il futuro.
Chi sono i protagonisti di questa nuova narrazione? Le ragazze e i ragazzi che magari in casa parlano ancora albanese, rumeno cinese, magrebino, egiziano, palestinese, latino americano, filippino, cingalese, indiano, pakistano, srilankese, bengalese, russo, ucraino, moldavo, africano – e che, fuori, scrivono e sognano in italiano.
Vogliamo sapere come vivono, cosa provano, come studiano e lavorano, quali speranze e desideri coltivano. E vogliamo che lo facciano con il più autorevole strumento di affermazione culturale che si conosca: la scrittura.
La scadenza
La scadenza per l’invio dei testi è il 30 settembre 2025. I vincitori saranno annunciati il 15 dicembre2025. Le storie più interessanti verranno selezionate da una giuria di esperti e pubblicate a gennaio 2026 in un volume collettivo che inaugurerà una collana dedicata alla scrittura di nuova generazione e agli esordi.
Non cerchiamo stili particolari o rigori grammaticali, ma nuovi immaginari e punti di vista sul mondo. La nostra è una “esplorazione” in senso etimologico. Perché? Ma perché in casa editrice riceviamo segnali molto chiari: l’immaginario più grande e interessante non sta arrivando dagli italiani-italiani, che abitano un Paese piccolo con pensieri piccoli, ma da quelle mescolanze, da quelle ibridazioni, da quelle esperienze riconducibili ad aperture geografiche illimitate e imprevedibili. Noi siamo sempre stati attenti alle novità che arrivano dagli scrittori “irregolari”, dagli “scarti” del sistema editoriale, e non c’è scarto e irregolarità più grande di questi giovani che scrivono in italiano come atto d’amore per il paese che li ospita. Quando penso all’antologia che ne uscirà penso a Jean Michel Basquiat e alla sua Illiterate Art.
Giulio Milani.
Il dibattito dovrebbe essere stimolato dalle prospettive, dalle visioni, dagli immaginari, mica dal pdf sui dati di vendita. Ricominciamo ad aprire bustone piene di fogli del tizio che ci ha mandato il dattilo, ripartiamo con gli azzardi.
Davide Bregola, scrittore.