Dal 15 al 18 novembre torna per il settimo anno consecutivo il festival del libro di Milano, ma con tante novità
Non è un’esagerazione dire che i libri invaderanno tutta Milano. Se solitamente i festival vengono organizzati nei centri, in bellissimi palazzi storici o in grandi e moderni padiglioni, il BookCity di quest’anno coinvolgerà tutta la città, periferie comprese. “Il giro di Milano in 90/91 minuti”, progetto nato in collaborazione con Atm, permetterà di viaggiare sul famoso filobus 90-91 lungo le strade di Milano, dove i vari quartieri si riempiranno di storie, poesie, narrazioni e curiosità.
Un’iniziativa di grande valore; sempre più spesso si sente nell’aria la parola “degrado”, sentiamo disquisire sulla necessità di ridare “decoro” alle nostre città, di far rifiorire i centri, eliminando le tante imperfezioni che talvolta, in realtà, rendono una città viva. Così, vengono emanate ordinanze su ordinanze, che vietano a cittadini di sedersi sugli scalini di una statua, di mangiare in una piazza, di riunirsi la sera intorno ai tavoli di un bar e così via. Può darsi che i risultati arrivino, che effettivamente la città ritorni a splendere nella sua perfezione, ma siamo sicuri che questo sia il modo più giusto, più efficace di combattere il tanto famigerato “degrado”? Non sarebbe meglio non solo ridecorare strade e piazze, ma anche le menti delle persone? L’amore per la bellezza, l’amore per la propria città, la capacità di tenere un luogo pulito non può nascere da un obbligo o da un divieto. Questi possono solo arginare il problema. Il vero cambiamento deve venire dalle persone stesse; sono i cittadini che vivono una città, sono i cittadini che hanno l’effettivo potere di cambiarla. E per farlo, forse anche i libri possono giocare un ruolo decisivo. Libri che diventino simbolo non solo di un’élite, ma di tutti. Dal centro alle periferie.
Ma i progetti speciali del BookCity di Milano non si fermano qui
Con BookCity Università verranno coinvolte sette Università, sei Accademie, due reti interuniversitarie e un campus interuniversitario per oltre 230.000 studenti, di cui quasi il 20% stranieri, provenienti da tutto il mondo.
Con BookCity per le scuole sarà dato il vita a 200 progetti per le scuole, coinvolgendo ben 1400 classi, dalle scuole di Milano e Città metropolitana
Infine, con BookCity per il sociale saranno organizzati eventi e spettacoli negli ospedali milanesi, nelle carceri di Bollate, Opera, San Vittore e Beccaria, nelle Case delle Associazioni e del Volontariato, nelle biblioteche comunali e condominiali, nella Casa di Accoglienza Enzo Jannacci e nelle sedi di BookCity.
Vediamo ora il programma
Fin da mercoledì 14 novembre, dalle ore 18.00, sarà possibile partecipare a una festa diffusa in moltissime librerie che offriranno alla città il programma stampato di BookCity. Saranno i librai a raccontare i loro libri preferiti, ci saranno lettori che leggeranno alcuni brani scelti, non mancheranno ospiti speciali.
Il 15 novembre, alle 20 e 30, invece, avrà luogo l’inaugurazione al Teatro Dal Verme. Ospite del giorno sarà Jonathan Coe, scrittore inglese, autore di libri come La banda dei brocchi e La famiglia Winshaw, intervistato da Barbara Stefanelli.
La manifestazione si chiuderà domenica 18 novembre, alle ore 20.30, al Teatro Franco Parenti con Beppe Severgnini. Durante questa giornata di chiusura si alterneranno incontri dall’alba al tramonto con poeti famosi e poeti sconosciuti in luoghi emblematici di Milano. Tra gli altri si potranno ascoltare Franco Loi, Nicola Gardini, Vivian Lamarque, Patrizia Valduga, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Vittorio Lingiardi, Giancarlo Majorino, Giampiero Neri, Tiziano Rossi, Giorgio Ghiotti leggere al buio, mentre dieci ospiti dell’istituto dei ciechi reciteranno una poesia in braille. Infine, alcuni migranti leggeranno versi dei loro paesi d’origine.