Non sempre è tutto nero o tutto bianco, per fortuna esistono i colori
Non bastavano le virtù per ottenere ciò che ci spettava. E allora noi avevamo deciso: ce lo saremmo preso ciò che ci spettava, con le buone o con le cattive.
Thomas Melis
Cari iCrewers vi parlerò oggi di un romanzo che mi è stato inviato circa un anno fa dal suo autore Thomas Melis.
Vi chiederete perché è passato un anno dall’invio di questo romanzo a una mia lettura? Ebbene la risposta è duplice. In primo luogo chi mi conosce sa quanto per me sia un onore ricevere un romanzo e quindi questo mi ha portato a prendere seriamente il mio compito, solo che, e qui arriviamo al secondo punto, io non sapevo nulla dei noir e così mi sono documentata.
Per questo motivo tengo a ringraziare Thomas Melis è infatti grazie al suo inviarmi “A un passo dalla vita” che io ho iniziato il mio percorso nel mondo dei gialli, dei thriller e dei noir e dopo varie letture e recensioni mi sono sentita pronta per “A un passo dalla vita”; quindi voglio precisare al suo autore che è questo il motivo del mio ritardo e che esso non è di sicuro imputabile a un mio disinteresse.
Ma veniamo a noi ora: i miei pensieri circa “A un passo dalla vita”
In questo romanzo di genere noir troviamo un protagonista, Calisto con un’indole autodistruttiva, si tratta di un giovane studente universitario che si trova immerso nel mondo dell’illegalità.
Il suo “lavoro” lo porta a guadagnare cifre immense e ad ottenere tutto quello che ha da sempre desiderato, è un ragazzo dall’animo corrotto, infatti non i sono i soldi bensì la sua stessa natura a imprigionarlo in questa pericolosa prigione d’oro; ad aggravare la sua situazione c’è il fatto che questo giovane non è completamente vittima della società, in quanto egli crede di aver capito come funzioni il mondo ed è convinto che è solo non assogettandosi alle regole che può diventare un vincente; inoltre la società mostrata da Melis non è completamente corrotta, infatti incontriamo persone che ricche di variopinte sfumature consigliano al protagonista quale sia la retta via da seguire (i professori nel prologo, la madre, i ragazzi dell’associazione antidroga e gli stessi cattivi riescono a elargire buoni consigli) ed in effetti abbiamo un tornare alla luce del protagonista, che però non dovrebbe avvenire, perché il genere letterario in cui rientra questo romanzo non lo prevede.
Abbiamo inoltre un personaggio femminile con un ruolo molto importante per il protagonista, sto parlando di Holli in “A un passo dalla vita” Holli dà un impronta decisiva alla trama e porta a una maturazione che il protagonista, considerando che il genere è un noir, non dovrebbe avere.
Purtroppo per il fatto che il romanzo non segue completamente le regole del genere noir, tratti dei temi a mio parere non molto innovativi (ormai ne ho letti una marea di libri sullo spaccio e gli effetti delle drogre) e non è riuscito a scandalizzarmi con eventi che mi abbiano sconvolta sono costretta a dargli un giudizio mediocre.
Vorrei invece concludere la mia digressione con dei complimenti a Thomas Melis, infatti il romanzo tralasciando qualche refuso, dovuto al fatto che devo aver ricevuto un edizione antecedente a quella pubblicata, è veramente scritto bene. Il lessico è accurato, le forme dialettali danno veridicità alla narrazione, lo stile è eloquente e degno dei migliori scrittori.
A mio parere Melis farà ancora parlare di sé e noi lo seguiamo, infatti la nostra prossima recensione sara dedicata a “Nessuno È intoccabile” il suo secondo romanzo edito butterfly.
[amazon_link asins=’B07CPJGBP2,B078GS3ZXC,B00OVK7DLE,B00WFMESSQ’ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’15131bd7-be43-11e8-ade3-efc75d7b9b9c’]