Tante sono le storie d’amore che leggiamo tra le pagine dei libri tra creature che generalmente siamo abituati a vedere come nemici tra loro, oggi voglio parlarti di questa storia fantasy nata dalla mente dell’autrice Freya Ballada
The love of an Angel: L’eterna maledizione di Freya Ballada
Come il primo capitolo, The love of a Demon: La promessa del per sempre, anche nel secondo libro troviamo la storia d’amore proibita tra un angelo e un demone, entrambi speciali a causa delle loro importanti origini tra gli alti ranghi di entrambe le fazioni. Un amore che scopriremo non essere stato l’unico, moltissimi anni prima, forse anche migliaia di anni prima, un altro angelo, Gabriele, uno dei più importanti del Paradiso e una demonessa, Demetria, sorella di Lucifero, furono brutalmente puniti per aver commesso il grande crimine di amarsi e Dio, insieme a Lucifero, decisero di imprigionarli per sempre e cancellare il loro ricordo dalle menti di tutti coloro che li conoscevano eccetto qualcuno.
Questo grande amore dimenticato da tutti però avrebbe cercato in tutti i modi di vendicarsi e proprio a causa di quello che fu inflitto a Gabriele e a Demetria, che sono pronti a distruggere la terra e con essa entrambi i loro regni.
The love of an Angel: L’eterna maledizione è una storia davvero ben costruita e articolata, in grado di trasportarti attraverso tutte le vicende come parte integrante del racconto, di farti percepire le emozioni e le sofferenze di questa giovane coppia e di tutti i loro più importanti affetti che convinti di proteggerli dall’inevitabile punizione toccata ai loro predecessori, ostacoleranno in tutti i modi possibili questa relazione.
È incredibile come sia facile e naturale immaginarsi nei più piccoli particolari dei protagonisti di questa grande storia d’amore grazie alla descrizione minuziosa dell’autrice; Freya Ballada ci ha permesso di sognare ad occhi aperti, di creare nei nostri pensieri i luoghi e i personaggi con estrema facilità.
The love of an Angel: L’eterna maledizione è una storia di coraggio, di sofferenza e di sacrificio che l’amore rende molto reale, ma non solo. La passione che Freya Ballada inserisce tra le righe di questo libro spezza e rende ancora più interessante questo romanzo, lo rende reale, più vicino alle emozioni che ci accomunano. Il sogno di incontrare il proprio compagno predestinato o la propria compagna predestinata è il medesimo di ognuno di noi e il fatto che questo possa nascondersi tra gli sguardi di coloro che sono nati nemici fa ancora sperare che qualsiasi guerra possa avere una fine grazie all’intervento del vero ed unico amore.
Se proviamo ad immaginare la struttura di questi due fantastici regni siamo abituati a rivederli come descritti nella Commedia, più conosciuta come la Divina Commedia, il capolavoro di Dante Alighieri. La nostra amica Freya Ballada ha giustamente ripreso la struttura dell’Inferno, richiamando tra le pagine di questo libro i gironi danteschi, cambiando la loro disposizione e modificando alcune delle pene dei dannati in eterno.
Purtroppo non mi trovo d’accordo con la sua scelta, credo che il richiamo alla Divina Commedia sia giustamente utilizzato, in quanto è più semplice far si che il lettore si immedesimi in qualcosa che già conosce ma proprio perché si tratta di una delle opere più importanti, oserei dire l’Opera per eccellenza, doveva essere rispettata in tutta la sua struttura. La decisione di modificare la disposizione dei gironi non credo sia stata la scelta più consona e per chi come me adora la Commedia può comportare un certo fastidio.
Non è l’unica pecca che ho riscontrato tra le pagine di The love of an Angel: L’eterna maledizione, la trascrizione riporta molti fastidiosissimi errori e refusi che rendono la lettura a volte difficoltosa, compromettendo l’attenzione del lettore che deve concentrarsi più sugli errori che sulla storia che sta leggendo.
Sono un po’ risentita in quanto ho adorato davvero la storia raccontata da Freya Ballada in questo libro e nel precedente capitolo, ho letto entrambi i libri in poco più di una settimana, nonostante il lavoro e gli impegni scolatici la sera ma questi errori e la presunzione di modificare un’opera alla base della letteratura italiana mi hanno purtroppo amareggiata.
Nonostante questo ci tengo a incoraggiare questa fantastica autrice che ha dato prova di fantasia e immaginazione davvero fuori dal comune nonostante la sua giovane età e spero di avere di nuovo l’onore di leggere altri suoi romanzi in quanto ho davvero adorato poter passare il mio tempo a fianco dell’incantevole Azzura e del suo passionale compagno, principe degli Inferi, Zak.