“Il possibile si raggiunge quando pensi che non lo sia…”
Dice Bebe Vio, “e allora comincia cercarti un sogno, i sogni sono tutto nella vita”
Per presentarti l’ospite di questa settimana, non potevo scegliere frasi più belle e significative. Lo sguardo di Bebe da folletto impertinente, mi ricorda la magica Trilli di Peter Pan, una simpatica fatina volante, circondata dal profumo e dalla luce di magiche stelline fosforescenti. Anche lei vola e ovunque vada o con chiunque si rapporti, la sua forza di volontà la precede proprio come la luce di Trilli.
Inutile negarlo, sono sensibile a queste personalità così avvincenti, le ritengo altamente formative al pari di un libro di psicologia o interminabili incontri dallo strizzacervelli. Lo so, è facile a dirsi, più difficile ad esserlo, posso solo immaginare quanta fatica e quanta volontà sia stata necessaria non solo a lei ma a tutta la famiglia per accettare eventi ai quali, non si è mai preparati, abituati come siamo a pensare che, nella vita, tutto sia terribilmente scontato. Ti assicuro che non è così! E so di cosa parlo, credimi! Ma la sua storia va oltre i confini dell’impossibile e quando ho letto il titolo del suo libro, mi sono detta che non poteva avere più ragione. La storia di Beatrice Vio, Bebe ormai per tutti, è legata ad una brutta meningite, contratta ad 11 anni che in poco tempo, a causa di infezione diffusa, le ha annullato la mobilità degli arti superiori e inferiori costringendo i dottori a prendere una decisione estrema, come quella di amputare sia le gambe che le braccia.
“Ho accettato le amputazioni perchè sapevo che mi avrebbero permesso di sopravvivere” confida Bebe, “sono stati momenti difficilissimi ma la mia famiglia mi ha sempre aiutata e supportata e ho avuto la fortuna di avere accanto a me moltissime persone che mi hanno dato forza. Il mio desiderio più grande poi era quello di tornare a fare scherma e ci sono riuscita. C’è che chi ha detto che non avrei potuto farlo. Come vedete sbagliavano… nessuno più di me può dire che finchè c’è vita c’è speranza.”
Quanta forza e saggezza, in questa giovanissima donna che ormai da tempo gira il mondo testimoniando la sua condizione come momento di riflessione, costituendo anche una ONLUS, la Art4Sport, “un’associazione che crede nello sport come terapia per i bambini e ragazzi amputati. Sostiene economicamente e a livello pratico-organizzativo bambini e portatori di protesi e le relative famiglie per permettere di realizzare i loro sogni sportivi. Bisogna chiedere aiuto se è necessario, ma gli ostacoli si possono superare e soprattutto si deve!” afferma la schermitrice, capionessa alle ultime Paraolimpiadi di Rio.
Ciò che ha impressionato di questa giovane atleta, campionessa mondiale ed europea di fioretto individuale, e mi sento di sottolinearlo, è la semplicità con cui concretizza ciò che spesso rimane nella teoria. Bebe, dice quello che pensa e lo dimostra allenandosi tutti i giorni, già a due anni sapeva che da grande sarebbe stata qualcuno e non fa nulla se ogni mattina, si deve in qualche modo, “rimontare,” è stato più difficile scegliere il vestito di gala per andare alla cena della Casa Bianca con Obama” confessa.
Nel 2017 esce il suo primo libro Mi hanno regalato un sogno, con un bel commento di Jovanotti sulla copertina “Bebe sei pazzesca! Quando uno ti conosce vuole migliore”, nell’ottobre del 2018, pubblica un libro per ragazza dagli 11 anni in su. “Bebe Vio e la sua Squadra, Beblade (Piemme), nello stesso anno esce edito sempre da Rizzoli, Bebe Vio. Se sembra impossibile, allora si può fare. Bebe si rivolge a tutti, indistintamente, piccoli e grandi, giovani e adulti e con la freschezza che la contraddistingue, invia messaggi importanti di resilienza, per coloro che si trovano ad affrontare battaglie dure e difficili da superare, portando se stessa come esempio, spingendo i giovani a non mollare mai e a sognare sempre.
“Un giorno vorrei diventare capo di Sky Sport e Presidente del CONI”, diceva al Maurizio Costanzo Show, io sono certa che, un giorno non troppo lontano, Bebe riuscirà a realizzare i suoi desideri, nel frattempo, il sogno più vero è la conferma della sua presenza alle prossime Paraolimpiadi come Portabandiera azzurra.
UN SOGNO PIù BELLO DI COSI’!