Avrei potuto iniziare il nuovo anno raccontandoti di nuove storie, campioni in erba, eventi sportivi (idee già in cantiere), magari come smaltire i bagordi del Natale, ma come spesso accade i programmi sono andati in fumo guardando Billy, un piccolo spazio sulla RAI in cui ogni domenica vengo presentati tre libri. Incuriosita mi sono fermata ad ascoltare, la puntata era dedicata ai ragazzi e i testi erano davvero molto interessanti. Sapendo di dover impostare il mio consueto articolo mi sono detta: perché non iniziare con un bel libro per i ragazzi? Tra l’altro il libro è attualissimo, lo possono leggere tutti e il suo autore è il giornalista sportivo più amato d’Italia. Cosa potevo volere di più?
Ed eccomi qui con Marino Bartoletti, ospite virtuale della mia rubrica sportiva, con il quale ti parlerò dei piccoli protagonisti dei volumi della serie per ragazzi che il giornalista ha pubblicato di recente. Lo so, che se tu sei giovanissimo, il nome potrebbe non dirti nulla ma se ti piace lo sport e soprattutto il calcio, chiedi al tuo papà chi è Bartoletti.
Nel frattempo faccio io le presentazioni! Intanto ti rivelo che, al di là del suo ruolo professionale, è un uomo che ho sempre stimato moltissimo, per le sue competenze, la sua cultura e memoria sportiva, per la sua integrità morale e per la capacità di informare con semplicità e chiarezza.
Il suo è un curriculum infinito e invidiabile: giornalista sportivo, autore televisivo di trasmissioni come Pressing Il Processo del Lunedì, La Domenica Sportiva, Quelli che il calcio, è stato direttore del Guerin Sportivo e direttore scientifico dell’Enciclopedia Treccani dello Sport, ha fondato Calcio 2000, opinionista, ha collaborato e partecipando a numerose trasmissioni culturali, passando da dieci olimpiadi e dieci mondiali di calcio e in ultimo, esperto di musica e scrittore. Nel 2017 pubblica Bar Toletti. Così ho sfidato Facebook edito da Minerva, un almanacco di riflessioni e ricordi, di cronache e storie mai ascoltate, riportate dalla seguitissima pagina Facebook del giornalista. A novembre dello scorso anno è invece uscito Almanacco del festival di Sanremo. Storia del festival alla vigilia della 70ª edizione edito da Marchesini editore e scritto in collaborazione con Lucio Mazzi
Non so se hai mai avuto l’occasione di vederlo in TV; a me è capitato spesso di ascoltare volutamente i suoi interventi nei vari talk Show e pur variando il tema del programma la sua capacità critica e quella mnemonica non è mai venuta meno e ammetto di aver provato un po’ di sana invidia. Una vita dedicata all’informazione e alla famiglia ma toccata dalla sventura per la morte della moglie, vittima, alcuni anni fa di un incidente domestico, è padre di una sola figlia alla quale è legatissimo e che lo ha reso nonno, un’esperienza che probabilmente lo ha spinto ad accettare la richiesta della casa editrice di scrivere un libro per ragazzi.
Facciamo un piccolo passo indietro. Il primo racconto La Squadra dei sogni, Il cuore sul prato, edito da Gallucci esce nel maggio del 2019 ed è la storia di una grande amicizia tra i banchi di scuola. Carlo e Dorian vivono insieme le esperienze degli scout la vita di ogni giorno, ma la loro amicizia subisce uno scossone quando i genitori decidono di mandarli in due scuole diverse. Non solo, i due ragazzi si ritrovano avversari in una partita di calcio…
Il successo del racconto coglie tutti di sorpresa soprattutto il giornalista al quale la casa editrice chiede subito di scrivere la continuazione. Incredulo Bartoletti si mette all’opera e a distanza di pochi mesi esce sempre con Gallucci, La squadra dei sogni 2. Tutti in campo. Il primo ad esserne soddisfatto è proprio lui.
“Sono un apprendista scrittore, malgrado i 50 anni di carriera giornalistica alle spalle, e lo dico senza civetteria, non avrei mai pensato di scrivere un libro di questo tipo. E un libro dedicato ai ragazzi scritto non tanto da un professionista della penna ma da un nonno che ha voluto condividere con i giovani le sue esperienze nel campo dello sport e ricordare, a chi avrà il piacere di leggermi, che lo sport è un volano straordinario non soltanto di cultura, non soltanto di aggregazione ma anche di civiltà e di etica. Ecco io vorrei raccontare per quel che ho imparato, l’etica sportiva ai più giovani e credo che questo sia un percorso didascalico accettabile. La storia parla di due classi, due istituti, due scuole che si sfidano in una partita di calcio anche abbastanza drammatica dal punto di vita sportivo nella quale però tutti si abbracciano e i giovani, i ragazzi danno, come spesso accade, lezione di civiltà agli adulti.”
Nella storia che coinvolge i due amici ormai rivali arriva però una sorpresa.
Caro Bartoletti, complimenti, anche con i giovanissimi hai fatto centro. Non potevi scegliere modo migliore per esprimere concetti non sempre facili da spiegare e tu ci sei riuscito e non ti dispiacerà se riporto ancora le tue parole, a mio avviso fondamentali, chissà dette da te avranno un sapore diverso….
Lo sport se applicato bene con i suoi valori, è un antidoto contro tanti mali di questa società, lo sport è sicuramente fratellanza, lo sport è spirito di sacrificio, lo sport è la voglia di abbracciarsi insieme quando si vince ma soprattutto quando si perde, lo sport è integrazione. Nel libro parlo anche della morte, non per nulla il libro è dedicato a Lorenzo, un ragazzo che è esistito veramente, fiorentino. Da nonno dico che ai nostri bambini bisogna parlare da uomo a uomo, bisogna fargli capire che nella vita arriva anche il momento del dolore che non è una sbucciatura al ginocchio o un brutto voto a scuola. Se riusciamo a prepararli anche agli imprevisti della vita allora si saremo dei buoni genitori.
Le parole di Bartoletti, come sempre, entrano nel cuore perché dette con il cuore. La squadra dei suoi sogni, dovrebbe esserlo per tutti, è davvero la più forte, la migliore, quella che vince tutte le gare, supera tutti gli ostacoli perché è unita, crede in se stessa, è quella che al fischio finale dell’arbitro, che si sia vinto o si sia perso, esce dal campo tenendosi per mano.
Buona lettura!
Un bell’articolo su un personaggio di cui personalmente conoscevo poco. A volte ci sfuggono i retroscena ‘letterari’ di chi conosciamo solo tramite TV. Brava Dony, grazie per averne parlato così approfonditamente.
Cara Pina… Che dirti.. Sei davvero una donna speciale…. Straordinaria… E le tue parole di cui avevo bisogno i hanno commosso… Grazie.. ❤️
Senza volerti fare sviolinate, la tua rubrica è sempre fonte di notizie interessanti, almeno per me che mastico poco di sport.
Grazie a te ♥️