Avanti tutta, sempre! La parola d’ordine di Leonardo Cenci, uomo e maratoneta
Mi direte, ma cosa c’entra con il mondo sportivo? Io potrei rispondervi, qual’è la differenza tra un allenamento fatto ogni giorno, per libera scelta o per motivi agonistici, e ciò che noi, ogni giorno facciamo per migliorare la nostra vita? La vita è, sempre, un lungo allenamento sportivo. Una gara che facciamo ogni giorno, scegliendo di percorrerla correndo o camminando, costretti, magari a fermarci per saltare ostacoli imprevisti, per ricominciare a correre, a volte con fatica, se il viaggio è stato duro e difficile, fino a perdere il fiato, ma senza perdere la speranza di andare avanti , sempre!
COME AVRAI CAPITO, LEONARDO E’ VOLATO VIA il 31 GENNAIO SCORSO MA CI HA LASCIATO UN LIBRO MERAVIGLIOSO DI GRANDE TESTIMONIANZA COME UOMO DI SPORT E, SCUSAMI SE E’ POCO, COME UOMO…
La storia di Leonardo Cenci comincia quando gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni inoperabile e con una prospettiva di appena quattro mesi di vita. Alla notizia, Leo, invece di lasciarsi andare allo sconforto, si arrabbia…
“NON SE NE PARLA NEANCHE, TROSSI SOGNI DA PORTARE AVANTI, TROPPE COSE ANCORA DA FARE”
Può sembrare uno scherzo ma non è cosi! Noncurante delle conseguenze e dei rischi, Leonardo chiede scusa prima alla madre per il doloroso impevisto, anticipa il Capodanno e senza nessuna paura si rimette le scarpette da fondo e ricomincia ad allenarsi. Non è la reazione di uno sprovveduto in preda al delirio, quella di Leonardo è una vera e propria sfida contro “il suo ospite” di cui non ha nessuna paura.
“IO CONTINUO A CAMMINARE ” scrive nel suo libro “VEDI TU SE RIESCI A STARMI DIETRO”
Contro i pareri dei medici e seguendo un regime alimentare adeguato, Leonardo, ogni giorno stabilisce una tabella di marcia precisa e dettaglia con variazioni di andature, regole da seguire, tempi di recupero da rispettare e chilometri da percorrere: la scelta cade su percorsi sempre più difficili. Il suo primo obiettivo è la Maratona di New York, lunga oltre 42 km, che percorre tagliando il traguardo in 4 ore 20 minuti.
Tra le fatiche sportive intercala quelle imposte dai medici, perplessi ma sorpresi quando, superati i limiti di sopravvivenza, scoprono che “l’ospite si è notevolmente ridotto” Con il suo eterno sorriso, tra il beffardo e il divertito, Leonardo ricomincia ad allenarsi e si ripresenta a New York l’anno successivo, battendo il suo stesso primato, ma non dimentica l’obiettivo primario della sua impresa quella di aiutare gli altri come lui… perchè malato di cancro non significa arrendersi e credere non significa arrendersi. Chiama tutti gli amici e fonda una ONLUS con un logo che è il suo motto AVANTI TUTTA, SEMPRE, donando tutto in beneficienza per la cura, girando l’Italia con i complimenti del presidente della repubblica e di Malagò.
Rosangela ha vissuto gli ultimi due anni con Leonardo un ricordo che le rimarrà per sempre nel cuore.
Non mi sento di dire altro, sono già commossa nel scrivere di lui, l’unico consiglio, leggete il loro libro capirete tante cose
A MARTEDI PROSSIMO