Oggi, per la rubrica Sport in Book, facciamo un viaggio in America, nel mondo dorato dell’ Nba e parleremo di un personaggio molto importante per la pallacanestro: Steph Curry.
Ed è proprio Dario Costa, autore del libro Steph Curry, gioia e rivoluzione della collana Vite inattese, edito da 66thand2nd, in uscita il 10 Marzo, che descrive perfettamente nel suo volume i traguardi e la vera e propria rivoluzione di questo giocatore che ha rivoluzionato l’Nba degli ultimi vent’anni.
Non ci resta che leggere insieme un estratto e la sinossi di Steph Curry!
Un estratto e la sinossi di Steph Curry di Dario Costa
Ecco un estratto dal libro:
Visto attraverso gli occhi dei tanti curiosi che l’osservano nel suo primo giorno a Davidson, Steph Curry si rivela una mezza delusione. Chi ha modo di parlargli lo trova simpatico, affabile, ma è difficile credere che uno con quel fisico e con un modo di porsi così docile possa davvero fare la differenza sul parquet.
Alla consueta sosta per l’All-Star Game di metà febbraio, Golden State ha il miglior record della lega, 42-9, e Curry è l’uomo copertina dell’Nba. A confermare il balzo di notorietà è proprio il voto popolare per eleggere i giocatori che dovranno andare alla partita delle stelle.
Steph risulta il più amato dai tifosi con oltre un milione e mezzo di preferenze e stacca nettamente LeBron James e Kobe Bryant. Curry parte in quintetto per la Western Conference e, sfoggiando le nuovissime Curry 1, la prima scarpa a lui dedicata e marchiata Under Armour, vince anche la gara del tiro da tre punti battendo in finale il compagno di reparto Klay Thompson e Kyrie Irving.
Di seguito la sinossi del volume!
Quella di Steph Curry è la storia di un figlio d’arte che non è predestinato al successo. Nessuno crede che potrà diventare un grande campione, non ha infatti le doti fisiche o le qualità atletiche necessarie. Lo sanno gli osservatori e gli esperti e lo sa lui stesso.
Eppure, nonostante la profonda consapevolezza che la strada sarà lunga e difficile, Steph Curry non si demoralizza per nulla, anzi. Inventa uno stile di gioco unico, mai visto prima, prende i dettami tattici in voga per oltre sessant’anni e li rende improvvisamente inattuali e inutili. Diventa il miglior tiratore di sempre e soprattutto diventa il protagonista di un’autentica rivoluzione che cambia in maniera radicale il modo in cui viene praticata la pallacanestro.
Ci sono un prima e un dopo Steph Curry, nel basket.
I suoi Golden State Warriors si impongono sul resto della Nba con la forza dei numeri e delle vittorie. In parallelo ai trionfi sul parquet si realizza anche il primato della Silicon Valley, che trasforma l’economia americana e accompagna la squadra nel trasferimento da Oakland a San Francisco, un fenomeno di cui gli Warriors e Curry diventano la personificazione sul campo da basket. E, giocoforza, la notorietà di Curry varca i confini dello sport rendendolo un personaggio pubblico che partecipa attivamente al dibattito politico e sociale in corso negli Stati Uniti.
Curry vince tutto ciò che c’è da vincere e lo fa godendosi ogni momento trascorso sul parquet. La sua pallacanestro è coraggio e adrenalina e nasce dalla voglia di tentare ciò che altri non hanno mai osato.
Senza paura di sbagliare e nella testarda convinzione che ogni tiro, anche quello più improbabile, potrà andare a segno. Perché è solo così che si gioca e si vince, perché è solo così che ci si diverte.
L’autore Dario Costa
Dario Costa ha collaborato con Rivista Ufficiale Nba, Sporting News e Fiba Basketball, scrive di basket sull’Ultimo Uomo.
È stato co-autore delle due edizioni 2016-17 e 2017-18 della Guida Nba (Baldini & Castoldi).