Per il numero di Spazio ai Classici di questa settimana, visto che manca pochissimo ad Halloween, ho deciso di rimanere ancora su letture…soprannaturali.
Oggi però non intendo parlare di creature orribili e mostri partoriti da chissà quale incubo! Voglio, invece, presentarti Fernando Pessoa e le sue Pagine esoteriche!
Fernando Pessoa: una vita, tante vite
Qui riceve la sua istruzione e comincia a dar prova delle sue straordinarie capacità letterarie sia nella sua lingua natia, il portoghese, sia nella lingua inglese che gli risulterà particolarmente congeniale nel resto della sua vita.
Terminati gli studi e rientrato in Portogallo, però, non intraprenderà mai veramente la carriera di letterato o di scrittore a tempo pieno. Tuttavia, la sua attività di traduttore (corrispondente estero, per la precisione) lo porterà continuamente a confrontarsi con testi e classici della letteratura mondiale.
Pessoa è ricordato dalla critica come il poeta degli eteronimi. Nei suoi scritti, infatti, era solito firmarsi con nomi fittizi che non erano dei semplici pseudonimi ma delle personalità artistiche complete che da invenzioni letterarie passano ad essere reali, tangibili grazie alle opere che firmano.
In una scheda biografica, composta dallo stesso Pessoa poco prima di morire, si dichiara un cristiano gnostico, fedele alla Tradizione Segreta del Cristianesimo, nonché un iniziato dell’Ordine dei Templari del Portogallo.
Sebbene non ci siano prove tangibili della sua appartenenza alle logge massoniche, è certo che ebbe contatti con alcune tra le più importanti sette segrete tanto da dedicare loro grande attenzione nelle sue opere fino a difenderle pubblicamente in alcuni articoli di giornale.
Pessoa, inoltre, fu un grande appassionato di misticismo, occultismo e astrologia tanto da fare personalmente previsioni e consultazioni astrologiche.
Pagine Esoteriche: Spiriti, visioni e scritture occulte
Le Pagine Esoteriche sono una raccolta, postuma, di tutto il materiale “occulto” racimolato dall’autore durante tutta la sua vita.
Ad esempio, in una famosa lettera inviata alla zia Anica, che sembra essere una medium, rivela con grande entusiasmo di essere finalmente anch’egli in grado di comunicare con i morti!
Racconta, infatti, di essere riuscito a mettersi in contatto con il suo zio defunto che improvvisamente lo ha “costretto” a scrivere la sua firma, seguita, nelle volte successive da strani simboli, lettere e soprattutto numeri.
Spiega di essere persino dotato del dono della Vista che gli permette di presagire eventi infausti (come la morte dell’amico Sa Carneiro), di scorgere l’aura delle persone o di afferrare frammenti del futuro:
Ci sono momenti, ad esempio, in cui ho perfettamente aurore di «visioni eteriche», in cui vedo «l’aura magnetica» di alcune persone e soprattutto la mia, allo specchio, e nell’oscurità, che mi si irradia dalle mani. […] A volte, la notte, chiudo gli occhi e appare una successione di piccoli quadri, molto rapidi, molto nitidi (così nitidi come le cose del mondo esteriore). Sono figure strane, disegni, segni simbolici, numeri […] E a volte mi sento all’improvviso proprietà di qualche altra cosa. Il mio braccio destro, ad esempio, comincia a essermi sollevato in aria senza che io lo voglia. (È evidente che posso resistere, ma il fatto è che, la volta che è successo, non ho avuto intenzione di alzarlo). Altre volte vengo fatto cadere da una parte come se fossi magnetizzato.
Scene di questo tipo sono piuttosto frequenti in queste Pagine Esoteriche. In un frammento che porta il nome di Lo Sconosciuto, probabilmente il progetto di un racconto di argomento esoterico, Pessoa dialoga con uno spirito senza nome che lo terrorizza come fosse un demone e che si rivelerà, alla fine, essere una divinità senza nome che lo istruisce sulla via della vera Conoscenza:
«Adesso ascoltate» disse lo Sconosciuto, abbassando la voce, che d’improvviso prese un tono di ombra, distante e nello stesso tempo paurosamente nitida. «Ascoltate» […] Una grande paura fisica si era impadronita di me. E non sapevo a quale oggetto guardare senza che mi trasmettesse un senso di terrore. Quando ebbi il coraggio di alzare gli occhi, nella stanza oltre a me non c’era nessuno. Il grande specchio mi fissava vuoto. Con mano tremante accesi la lampada. L’umile allegria della luce si diffuse subito nella sala. Non c’era nessuno. Avevo sognato? Non potevo stabilire se sì o no. Mi guardai intorno in preda a un terrore che abitava, rigido, le mie più sottili, sensibili fibre.
A queste lettere e prototipi di racconti si aggiungono poi molti altri frammenti e stralci di documenti privi di velleità letterarie: ci sono appunti filosofici, resoconti legati ad alcune sette massoniche (come la famosa setta dei Rosacroce), previsioni astrologiche e profezie fatte dallo stesso Pessoa o traduzioni di altri presunti profeti.
Pessoa e il senso delle Pagine Esoteriche
Tuttavia, è proprio da queste Pagine esoteriche che si può cogliere la peculiare visione di Pessoa che in un frammento dichiara che il suo scopo nella vita è quello di «sentire tutto e in tutte le maniere».
Da qui derivano i suoi tanti eteronomi e le loro diverse personalità artistiche ed è sempre da qui che deriva l’interesse per quel mondo invisibile che, pure, fa parte della realtà. Un mondo oscuro fatto di presenze, fantasmi, esseri la cui apparenza ingannevole e mendace nasconde altre e più profonde verità.
Per Pessoa che, non a caso, è stato spesso definito un “poeta alchimista”, la letteratura è, in fondo, un atto di «magia intellettuale», una sorta di rito che gli permette di accedere ad infiniti mondi, spazi e sensazioni diverse fino ad afferrare anche l’essenza più intima e spesso tenebrosa della realtà.