Solo se mi baci tu è un libro di Flora A. Gallert, Boundlessbook, autrice di numerosi libri fra i quali figura anche XLove, un amore extra large.
In questo caso ci troviamo tra le mani un romanzo appartenente al genere Young Adult.
Solo se mi baci tu e la sua romantica cover!
La copertina raffigura una ragazza ed un ragazzo che si ritrovano nei loro sguardi adoranti, lui con un
La vicenda vede una giovane diciassettenne, Noemi – che tutti chiamano Emy – alle prese l’ultimo anno delle scuole superiori. La nostra protagonista ha un’amica del cuore, Serena, entrambe sono molto legate, complici e benestanti.
In questo quadro si collocano anche due figure maschili tra loro agli antipodi: troviamo Micheal, di bell’aspetto, ben educato e anch’esso appartenente ad una famiglia abbiente, insomma, il classico ragazzo che ogni genitore desidererebbe per la propria figlia.
Dall’altro lato troviamo Jack il tipico ragazzo bello e tenebroso, a cui si aggiungono il suo essere poco raccomandabile nonché il suo passato oscuro, tanto da indurre chiunque a tenersi alla larga da lui.
La storia e il suo epilogo connotano in sé una storia che non è così prevedibile come inizialmente potresti pensare.
Solo se tu mi baci: il passato che torna prepotente, verità svelate, il sole dopo la tempesta
Il libro si compone di diciotto capitoli, un primo epilogo che ci porta avanti nel tempo di cinque anni, un capitolo extra dedicato al famigerato Jack Hall e che viene narrato in prima persona dallo stesso ed infine l’epilogo conclusivo.
Ogni capitolo ha una lunghezza diversa. Il linguaggio è semplice, il testo è scorrevole, ho ravvisato la presenza di qualche refuso, quanto meno nella versione ebook.
La narrazione avviene in prima persona eccetto che, come detto, per quel capitolo dedicato al protagonista maschile. Nella storia, inoltre, sono state intercalate delle digressioni che ci riportano brevemente indietro nel tempo.
La storia mi è piaciuta, ti coinvolge e si legge velocemente, solo che, in alcuni punti, mi è parso che il linguaggio utilizzato dalla nostra protagonista o dai suoi compagni di viaggio fosse alquanto semplice; comprendo che si tratta pur sempre di ragazzi, però forse un modo di interloquire più forbito non avrebbe guastato.
In taluni altri punti, al contrario, il modo di esprimersi e di rapportarsi mi è sembrato maturo.
La storia presenta un andamento costante: alterna fasi di estrema tranquillità, a momenti nei quali si dinamizza. C’è comunque un filo conduttore che verrà accennato inizialmente, nello stato d’animo della nostra protagonista, per venire svelato alla fine.
Noemi all’inizio ti darà l’impressione di una essere una ragazza superficiale e legata alle apparenze e al mondo dal quale proviene, tanto che questo ambiente sociale viene rimarcato più volte, persino nel volere dei suoi genitori ed in particolare della madre per la quale la ragazza nutre un profondo rispetto, ma al tempo stesso prova anche una sorta di timore reverenziale, ovvero paura di deluderla.
Ad esempio, dopo aver letto questa frase «Le sue parole mi feriscono tantissimo e decido di bloccarlo su tutti i social. Perché io faccio così» ho pensato che questo fosse un atteggiamento infantile e tipico della classica ragazza viziata.
Leggendo, però, ti renderai conto che tutto quel modo di essere è solo una corazza di un qualcosa che la stessa si porta dentro, un evento che Noemi riuscirà a superare e debellare solo con l’aiuto di una persona.
«Per tanti anni, troppi mesi non ho saputo gestire la cosa. Mi sono lasciata cadere, attraversando un periodo di depressione. Sono stati i miei genitori ad abituarmi ad uscirne, ma non sanno che io ci sono ancora dentro. Sono solo brava a fingere che tutto stia andando ancora bene.»
Il personaggio di Jack Hall è quello che ho maggiormente apprezzato, colui che pare che nulla lo scalfisca e al quale pare che niente importi, quella finta indifferenza, quella forzata strafottenza, ma poi se gratti via la patina che oscura il suo cuore, resti sorpreso da ciò che viene fuori
«Tutti lo adocchiamo e io poso nuovamente lo sguardo su di lui, ha un’aria talmente antipatica e arrogante che porta tutti noi a mantenere le distanze, infatti nessuno gli è andato vicino per presentarsi e il banco accanto a lui è rimasto vuoto.»
Solo se mi baci tu è una storia che sa di romanticismo, ma che sfiora un tema delicato, ti mostra come ciò che conta non è il rango sociale al quale appartieni, ma ciò che realmente sei.