Caro iCrewer, dopo aver letto e molto apprezzato il thriller di Rosaria Russo, The Memories box, le ho fatto una breve intervista, per capire ancora meglio il valore che si nasconde dietro questo libro.
Intervista a Rosaria Russo
Sono rimasta affascinata dal libro di Rosaria Russo e le ho rivolto qualche piccola domanda per capire ancora meglio il suo romanzo. Un romanzo che ti fa restare incollata per ore alle pagine. Infatti, ogni volta che mi ripromettevo di leggere un’ultima pagina, mi trovavo a leggere interi capitoli. Ed è così che in paio di giorni ho terminato The Memories box.
Come nasce la passione per il genere thriller? Quale autore o libro ti ha ispirato?
Nasce molti anni fa, quando da piccola guardavo il mitico telefilm de La Signora in giallo. La sua maestria nel risolvere misteri, mi ha letteralmente stregata. Volevo essere come lei, così ho iniziato a cimentarmi nella stesura di racconti brevi.
Il libro è molto particolare, dietro ogni personaggio, ogni oggetto descritto si nasconde un significato ben preciso. Il finale mi ha lasciato sorpresa, non avrei mai immaginato un simile colpo di scena. Qual è il messaggio che si nasconde dietro un finale forte e di grande impatto?
Che tutti abbiamo qualcosa da nascondere. Nel bene e nel male tutti possiamo macchiarci di qualcosa, anche se agli occhi degli altri sembriamo perfetti.
I personaggi sono descritti attraverso le proprie azioni e le proprie scelte, soprattutto le donne. Elena è una donna forte e determinata e lo dimostra nelle decisione che ha preso. Come nasce Elena? Ti ritrovi nelle caratteristiche?
Elena potrebbe essere chiunque. Nasce studiando l’animo umano pieno di contraddizioni e fragilità. Ciò che guida la sua vita è l’amore, che la porta sia in alto che in basso, in un gioco estenuante e altalenante.
Fondamentali per lo sviluppo della storia creata da Rosaria Russo sono i due uomini, entrambi legati ad Elena. I personaggi maschili, Andrea e Francesco, sono molto diversi, ma entrambi combattono per Elena (Andrea, nonostante il suo passato, ha provato a riscattarsi per amore). Quale dei due può essere definito un personaggio positivo?
Nessuno dei due. Entrambi in modo diverso giocano con la vita di una terza persona, senza pensare alle conseguenze. Non sempre, almeno secondo il mio modesto parere, il fine giustifica i mezzi.
Ringrazio ancora Rosaria Russo per aver risposto alle mie domande. Consiglio vivamente tutti di leggere questo libro, che ho trovato molto interessante e molto attuale. Infatti, partendo dalle sue pagine, si potrebbero analizzare diverse problematiche sociali, come il femminiciodio, la violenza sulle donne e l’uso di droga.