Per questo appuntamento con la nostra rubrica Sogni di carta, abbiamo chiesto a Federico Foria, autore del romanzo Il Merlo e il Corvo: I racconti di Foce di Quinsia, di condividere con noi alcune curiosità che mi sono venute leggendo il suo libro.
L’intervista a Federico Foria
Ciao Federico, innanzitutto complimenti per la fervida immaginazione. Ho particolarmente apprezzato l’ambientazione de Il Merlo e il Corvo, sembra davvero che Foce di Quinsia sia un luogo che puoi ritrovare su una mappa geografica dell’Italia. E ora. passiamo alla prima curiosità.
Difficile scegliere un preferito, quando ti senti un abitante di Foce di Quinsia e conosci tutti i suoi abitanti così bene. Ho lasciato qualcosa di me in tutti e ho un legame con ciascuno di loro, ma non ho dubbi che il vigile Felice (ndr vigile di Foce di Quinsia) sia quello con cui ho stretto un’empatia più forte. Lui incarna il bene e il buono nella sua forma più pura ed essenziale, e affronta le sfide che questo comporta a testa alta. Subito dopo Alfredo, sembra una scelta scontata, ma la sua ironia verso ogni momento è quanto di più sento vicino.
C’è un messaggio insito in questo racconto?
Il Merlo e il Corvo può contenere tanti messaggi e tante interpretazioni, proprio perché le storie dei suoi protagonisti prendono strade molto diverse e risultati inaspettati. Sicuramente l’elemento più forte è la volontà stessa della vallata, come ambiente, che in Foce di Quinsia si ribalta e si angoscia nella speranza di riprendersi gli spazi e la purezza sottratte dall’uomo.
Come descriveresti in tre parole Il Merlo e il Corvo?
Viaggio, sopravvivenza e ironia.
È stato un viaggio scrivere il libro, racconta un viaggio in tante sfumature diverse e spero che possa essere un viaggio per il lettore che si immergerà a Foce di Quinsia. Una città che parla di sopravvissuti a una tragedia, di reazioni diverse che coprono lo spettro emotivo e di una lotta infinita per affermare l’umanità nei momenti più complicati, come l’ignoto e l’odio violento. Nonostante ciò, la storia prosegue sempre sul sottile filo dell’ironia, che diventa potere della leggerezza, spada e scudo delle avversità.
Ci sarà un seguito de Il Merlo e il Corvo?
Adesso punterò a promuovere Il Merlo e il Corvo e la collana dei racconti di Foce di Quinsia. Ho già in cantiere diversi progetti letterari, al momento il più avanzato si chiama “Sveglia, Unity” ed è un thriller distopico con elementi sci-fi e noir. Ma non facciamoci ingannare dai generi, sarà molto scorrevole.
Ci lasci una citazione dal libro a cui sei particolarmente legato?
Vi lascio con una citazione di Alfredo “E così, alla fine del tempo, l’uomo rimarrà l’unico demone di sé e non potrà più incolpare nessun altro delle sue atrocità. Quel tempo verrà, ne sono sicuro”.
Dove possiamo seguirti?
Il riferimento è la pagina Facebook dove pubblico tutte le news e sono presenti i link all’acquisto. Ma soprattutto, pubblicando una recensione, è possibile interfacciarsi direttamente con i protagonisti del libro e tutta l’ironia che contraddistingue Foce di Quinsia anche nei suoi momenti più particolari. Sono anche su Instagram e, se non dovesse bastare, è possibile scrivere direttamente ad Alfredo Panico alla mail agenzia.nopanic@gmail.com
Libro con trama veramente inaspettata e coinvolgente, interessante leggere questi retroscena sui personaggi!
Personaggio preferito, Alfredo e basta!