Giulia e il genere erotico
Cara Giulia, è un enorme piacere conoscerti. Come avrai letto dalla recensione, il tuo libro “La tua bocca è il mio tormento” a me non ha soddisfatto pienamente, ma ho apprezzato il tuo stile di scrittura caratterizzato da un ottimo italiano, utilizzo di un linguaggio forbito, assenza di errori di battitura.
La prima domanda che voglio farti è relativa al tuo corso di studi: quali sono stati?
Ho una laurea e un master nel cassetto… Il mio sogno era di fare la creativa pubblicitaria, e in piccola parte l’ho anche realizzato, oppure lavorare in una casa editrice. Ma diciamo che mi piace tenere questo cassetto sempre aperto, nel senso che mi piace essere informata, aggiornarmi, conoscere tante cose.
La seconda domanda è relativa al tuo lavoro, oltre ad essere scrittrice svolgi un lavoro lontano dal mondo dei libri?
Scrivo a tempo pieno. Sono una content creator e una ghostwriter ma diciamo che non posso dire di più, per questioni di contratto 🙂
In realtà quella è una parte della mia produzione. Mi spiego: scrivo sia romance che racconti erotici. Diciamo che all’inizio mi sono concentrata sugli erotici perché mi consentivano di spaziare con la fantasia e anche perché vedevo che ai lettori piaceva il mio modo di scrivere (e vorrei ringraziarli uno per uno, se potessi!). Adesso vario un po’ di più. Devo dire che vado particolarmente fiera del mio lesbian romance “Il collegio delle ragazze perdute”, su cui non avrei puntato un centesimo, perché lo credevo lontano dai gusti dei lettori… Invece mi ha dato tante soddisfazioni, anche se naturalmente nel mio piccolo.
Questa scelta ha comportato delle difficoltà?
Nessuna difficoltà. Scrivo solo e soltanto per pura passione, sono felice di avere un piccolissimo pubblico appassionato di ciò che scrivo e non cambierei nulla del mio percorso, anche perché mi ha fatto realizzare un piccolo sogno, ovvero pubblicare con una major come Rizzoli, che ha ri-pubblicato “Un amore senza zucchero”, uscito qualche mese prima come ebook autopubblicato.
Ti ha danneggiato in qualche modo?
No, assolutamente. Mi sento libera di scrivere ciò che voglio, sempre e comunque. Purtroppo mi è capitato di subire qualche attacco da parte di autrici che mi accusavano di scrivere M/M (ossia storie su relazioni tra uomini) che si discostavano dai soliti schemi solitamente usati per questo genere. La mia risposta è stata tranquillissima: io cerco di evitare schemi preconfezionati, laddove possibile, e non mi porrò mai dei limiti, in senso creativo. Non sono neanche tipa da “happy ending” sempre e comunque: il finale della storia lo decidono sempre e solo i personaggi.
Giulia Amaranto è uno pseudonimo? se così, perchè l’hai scelto?
Pseudonimo? Ma no…
Quali sono le qualità/caratteristiche che secondo te non devono mancare in un erotico?
Dunque, per me quello che davvero è imprescindibile in un racconto erotico è che la situazione fra i due protagonisti sia in qualche modo ostacolata da un impedimento qualsiasi, in modo da darle quel tocco di “proibito” che rende tutto più intenso. È importante anche cercare di non essere banali, possibilmente anche nel linguaggio usato e nella descrizione dei protagonisti, che non possono sempre essere perfetti dal punto di vista estetico, ma devono diventare realistici attraverso qualche difetto o imperfezione. Per il resto… conta la fantasia, ma questo vale anche per gli altri generi come i romance.
Anche gli altri racconti che hai scritto sono brevi, da cosa deriva questa tua scelta?
Ho sempre evitato le lungaggini, perché spesso libri troppo lunghi (escludendo naturalmente i geni della letteratura classica) sono come la pastina in brodo, e troppo brodo dopo un po’ riempie e… rompe. I racconti che scrivo sono medio-brevi perché credo che sia nella natura dei racconti non essere troppo prolissi. Personalmente preferisco sempre letture più intense e ristrette in termini di pagine, piuttosto che capitoli messi lì tanto per riempire ma che non aggiungono granché allo sviluppo. Diverso, naturalmente, è il caso dei romance, che necessitano di maggiore approfondimento delle dinamiche sia degli eventi che della evoluzione dei personaggi. Nei romance, quindi, spazio decisamente di più e mi concedo un maggior numero di capitoli.
Grazie per questa bella intervista e un saluto a tutti i lettori del blog!
Grazie a te Giulia per il tempo che mi hai dedicato, che mi ha permesso di scoprire una donna con una grande forza d’animo e molta determinazione. Mi hai incuriosito, leggerò “Un amore senza zucchero”.
Leggete… con la lettura volerete!
Buona lettura!