Le vere Streghe sembrano donne qualunque, vivono in case qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque.
Per questo è così difficile scoprirle. Roald Dahl
Monika Le Morgan e la sua guerra per le Streghe
Cari iCrewers, per una nuova intervista di Sogni di Carta ho il piacere di presentarvi una donna veramente poliedrica. Scrittrice, blogger… è sempre pronta a inventarsi qualche novità.
Non mi credete?
Seguitela e non ne rimarrete delusi: ecco il link del suo Blog!
Ma partirei con la prima domanda:
Cara Monika cosa ci puoi raccontare dei tuoi interessi?
Buongiorno a tutti e vi ringrazio per essere qui presente.
Le mie passioni sono la lettura e la pittura. Sono una maniaca dell’Estetica e del Bello. Amo il periodo storico del Medioevo e del Rinascimento per il loro contrasto: il Medioevo rappresenta il Buio, il Rinascimento la Luce. Adoro la Storia e la Fotografia.
Ho condotto degli studi Artistici presso l’Accademia delle Belle Arti. Attualmente scrivo romanzi, gestisco un mio Blog di cui vi ha accennato Cristiana qui sopra e collaboro con un webmagazine, che potete visitare qui.
I libri da me pubblicati sono: Come un’isola 2016
Margot ripubblicato nel 2017
Fregiate virtù ed inconfessati vizi 2017
Le inchieste di Vittorio Spina 2017
Immagino che Monika Le Morgan sia uno pseudonimo?
Sì. Il mio vero nome è Monika e il mio cognome inizia per M., ma preferisco tenere segreta la mia vera identità per separare la mia vita privata da una notorietà inevitabile.
Per questo non faccio presentazioni e uso i social come unico strumento di comunicazione con i miei lettori.
Inoltre nell’era della visibilità non voglio essere io la protagonista nel cuore dei miei lettori. Vorrei invece che i miei libri siano i soli protagonisti.
Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
Amo molto leggere, fin da bambina ho sempre sognato di fare la scrittrice. Mi elettrizzava l’idea di lasciare una traccia di me che potesse durare per secoli.
Insomma il tuo più grande sogno è poi il sogno di tutti gli scrittori:
l’Immortalità cantata dalle bianche pagine dei libri!
Beh sicuramente lo scrittore che ti ha ispirata un briciolo di quella immortalità l’ha raggiunta!
Vuoi svelarci di chi si tratta?
Il mio scrittore preferito è Umberto Eco. Come scrittrice per me Eco rappresenta il Caposaldo, il Faro, la Meta da raggiungere sia come stile che come bravura. I miei romanzi preferiti sono In nome della Rosa e Il Cimitero di Praga. Sono una fan di Dracula di B. Stoker tanto che attualmente sto lavorando a un romanzo nato da questo libro.
Non vedo l’ora di leggerlo, del resto chi non è affascinato dalla figura di Dracula?
Cosa accomuna il tuo romanzo Come un’Isola con Umberto Eco?
In Come un ‘Isola cito Il nome della Rosa di Umberto Eco.
Infatti Il nome della Rosa è il libro preferito della mia protagonista Lucrezia.
Ho fatto questa scelta perchè la Rosa, la protagonista del romanzo, in cui a sedurre Adso è una strega mentre in Come un’Isola la protagonista, Lucrezia, è convinta di essere stata una strega in una sua vita passata.
Anche nel tuo romanzo Margot è trattata la stregoneria?
Sì, in Margot la protagonista è una bambina, Margot. Ella nasce nella Baviera del 1600 che in quell’epoca è scossa dall’Inquisizione e dalla Caccia alle Streghe.
Il tema della stregoneria in questo romanzo viene affrontato dal punto di vista di Margot, che non solo crede nelle streghe, come tutti i bambini credono alle favole, ma finirà per rivendicare per sé l’appellativo di strega per il suo temperamento ribelle.
Hai una curiosità da svelarci?
Sì, con la prima pubblicazione di Margot trovai il mio romanzo esposto nella vetrina di una libreria proprio accanto al Il nome della rosa. Fu un emozione grandissima!
Ci lasceresti un estratto di Margot?
La mente di Margot si dilatò in considerazioni, riflessioni ed eccitazione nel cercar il motivo per cui tali libri fossero stati proibiti e non appena fosse rimasta sola con il suo maestro lo avrebbe chiesto esplicitamente.
Intuendo ciò che nell’intelletto della sua allieva ribolliva Calixtus fece in modo di spiegare quali libri lì fossero rilegati: dopo essere stati censurati dall’Inquisizione interi trattati di magia erano così stati confinati dietro le sbarre di resistente ferro. La bambina si morse il labbro inferiore per la possibilità negata di accedere a tali conoscenze ed antico sapere, domandandosi come potesse una minoranza decidere per tutti, una insofferenza le montò dentro per tale sopraffazione.
Vuoi spiegarci da dove nasce questo tuo interesse per la stregoneria?
La mia passione per la Stregoneria o meglio per la Caccia alle Streghe è nata casualmente una sera… parlando con degli storici italiani, mi sono resa conto che ritenevano l’olocausto subito da milioni di donne leggendario.
Minimizzavano la questione: per alcuni la Caccia alle Streghe si poteva liquidare con un alzata di spalle e quindi ho sentito il bisogno di affrontare questo tema, documentarlo e far riflettere le persone su questa condanna che tante innocenti ha condotto alla morte .
Quindi scrivere Margot per me è stato come un’espiazione, un modo per far emergere la sofferenza che hanno dovuto sopportare quelle donne ingiustamente condannate, tanto che riporto di casi reali che sconvolgono per la crudeltà della pena inferta.
Hai un altro romanzo nel cassetto?
Attualmente sto lavorando a un nuovo romanzo storico ambientato nell’Abruzzo del 1300. La vicenda prende il via alla morte di Celestino V. Ho sempre trovato affascinante questa figura e nel mio romanzo tendo a portare alla luce delle verità che lo riguardano e che sono state oscurate. Il titolo è Aquila, le vette dello Spirito e il genere è Thriller Storico, ma ci condurrà fino ai giorni nostri.
Mi sembra molto interessante. Complimenti!
Hai un concerto che più ti è rimasto nel cuore?
Sì, il mio gruppo musicale preferito sono i Rammstein e tre anni fa sono riuscita ad andare a vederli a Roma all’Ippodromo. Sono stati attimi di pura libertà!
Hai un sogno nel cassetto?
Il mio sogno è che un mio libro diventi un film, magari da Oscar…
Te lo auguro!
Cari Icrews in conclusione vi lascio il mio estratto preferito di Come un’Isola che poi ne rappresenta la dedica finale:
La mia anima è rimasta impigliata nel tuo sguardo,
bisognerà che un giorno io torni a prenderla…
E il mio estratto preferito di Fregiate virtù ed inconfessati vizi:
La spina resta conficcata nella carne,
lacera l’anima,
inchioda il cuore.
Nel salutare e ringraziare la Scrittrice Monika Le Morgan vi saluto
e come dico sempre:
In alto i nostri cuori!
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