Addio a Sinisa Mihajlovic: la notizia è stata diramata venerdì 16 dicembre 2022, attraverso una nota diffusa dalla famiglia. Una morte che lo ha colpito ancora giovane, a soli 53 anni, a causa della grave forma di leucemia che aveva scoperto per caso durante una partita di padel nel 2019; da allora Miha non ha fatto altro che lottare e guardare in faccia il nemico che purtroppo lo ha sovrastato.
Ecco il comunicato della famiglia:
La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel.dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia.
Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Professor Alessandro Rambaldi, e il Dottor Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato.
Noi ci occupiamo di libri e vogliamo ricordarlo con due letture intense che percorrono le emozioni contrastanti e la voglia di vivere di quello che è stato un grande guerriero del calcio.
La partita della vita di Sinisa Mihajlovic
Il primo libro che ti propongo è intitolato La partita della vita di Sinisa Mihajlovic con Andrea Di Caro, edito da Solferino: un’autobiografia che ripercorre la dura battaglia contro la leucemia e il racconto di una vita vissuta appieno.
Sono sempre stato un uomo difficile, che si esaltava negli scontri. Ma con certi avversari la battaglia è più dura.
A luglio del 2019 Sinisa Mihajlovic scopre di avere la leucemia e comincia la sua lotta in ospedale: tre ricoveri e un trapianto. Ma un mese dopo è di nuovo, coraggiosamente, in panchina. L’allenatore del Bologna è fatto così, mette sempre tutto se stesso in ogni cosa che fa: «Ho affrontato ogni partita come fosse la vita e la vita come fosse una partita».
E in queste pagine si racconta per la prima volta senza reticenze al vicedirettore della «Gazzetta dello Sport» Andrea Di Caro ripercorrendo le tappe di una vita. Nato a Vukovar da madre croata e padre serbo, diventa calciatore e milita nella Stella Rossa di Belgrado con cui vince ventenne una Coppa dei Campioni, distinguendosi per un sinistro micidiale sui calci piazzati. Sono anche gli anni dell’inizio delle guerre balcaniche, degli orrori e del dolore vissuti in prima persona.
Dal 1992 comincia la carriera italiana – con Roma, Sampdoria, Lazio e Inter – che lo porta a vincere due scudetti, quattro Coppe Italia e quattro trofei europei. Nel 2006 si ritira e inizia la carriera di allenatore all’Inter come vice di Roberto Mancini. Proseguendo poi con Bologna, Catania, Fiorentina, Nazionale serba, Sampdoria, Milan, Torino e di nuovo Bologna. Un racconto lungo trent’anni e ricco di aneddoti, personaggi, successi, fallimenti, polemiche, rivelazioni, partite oscure, gioie e drammi personali che scorrono in queste pagine tra sport, famiglia, politica e amicizie pericolose come quella con il criminale serbo Arkan.
Con un filo conduttore che è stato sempre la sua forza: l’attaccamento ai valori, ma anche il coraggio di cambiare e di riscoprire una vita diversa dopo ogni battaglia.
Sinisa, mio padre di Victorija Mihajlovic
Seconda lettura profonda è il libro scritto dalla figlia di Mihajlovic, Viktorija, intitolato Sinisa, mio padre edito da Sperling & Kupfer: attraverso i ricordi di Viktorija scopriremo un volto inedito dell’ex campione, conosceremo la sua storia personale, la sua infanzia e i primi passi nel mondo del calcio. Fino al racconto – affidato direttamente alle parole di Siniša – della sua malattia: un’altra battaglia che il Sergente ha affrontato con la forza e la determinazione di sempre.
Ecco la sinossi del libro:
Sergente Siniša. Il campione capace di cambiare il corso di una partita con un calcio di punizione imprendibile; l’allenatore carismatico che guida la squadra, rimprovera, dà la carica e consola; che parla fuori dai denti, senza paure, senza temere il giudizio altrui. Sergente Siniša. L’uomo delle mille battaglie, in campo e nella vita. Nel corso degli anni, la stima nei confronti di Mihajlović non ha fatto altro che crescere: con il tempo il serbo è diventato un protagonista indiscusso del nostro calcio, un esempio di integrità, coraggio, dedizione e forza di volontà.
Ma Mihajlović non è solo un campione, un leader, un uomo di sport, è anche un padre e un marito innamorato della sua famiglia e orgoglioso delle proprie origini. In queste pagine sarà sua figlia Viktorija a condurci per mano alla scoperta dell’universo privato dell’allenatore. Leggeremo del Sergente Siniša e delle sue regole che tutti in casa devono rispettare (i posti a tavola, sempre gli stessi!), ma lo vedremo anche intento a pettinare amorevolmente la figlia e a vestirla, per poi accompagnarla a scuola.
Leggeremo di un marito innamorato, di un padre di famiglia premuroso, e di un passato felice, nonostante le difficoltà economiche nell’ex Jugoslavia e lo spettro della guerra.