Che si resti siciliani per sempre, in qualsiasi condizione, chi è nato e cresciuto in terra sicula lo sa bene. Lo sperimenta sulla propria pelle tutte le volte che, costretto da svariate contingenze, si allontana dalla terra du mari, du suli e du ventu, come ormai iconograficamente è conosciuta e rappresentata la Sicilia.
Siciliani per sempre: potrebbe sembrare quasi una specie di maledizione, una malia che si perpetua con la nascita di ogni figlio di questa terra, una condizione genetica che noi siciliani ci portiamo impressa nel DNA, della quale è impossibile disfarsi. Si è siciliani nel cuore, nell’anima e nei colori che, retaggio di varie dominazioni, la pelle, gli occhi, i capelli hanno impressi: così a fianco di tipologie prettamente mediterranee, convivono e si mescolano tipologie nordiche, in una miscellanea particolare ed unica. Non credo ci sia in Italia un’altra regione così multiforme, cosi mescolata, così impregnata di varie culture come la Sicilia.
Culla di antiche e variegate civiltà, questa terra trasmette nel sangue dei suoi figli lo spirito esplorativo dei marinai fenici e la malinconia struggente degli aedi greci, le nenie arabe mescolate alla liricità dei poeti latini e alle ballate celtiche e poi ancora cultura, tradizioni e retaggi normanni, francesi, spagnoli: chiunque ha transitato nell’isola ha lasciato la sua impronta, rendendo variegata, splendida e indimenticabile questa terra.
Multiforme e multiculturale palinsesto ineguagliabile di bellezza
artistica e naturale, la Trinacria custodisce tutta l’eredità delle
stratificazioni culturali che nel tempo l’hanno plasmata. Sospesa tra
il mito e la realtà contemporanea, tra luoghi comuni e il desiderio di
rinnovarsi.
Una “vera verità”, si è Siciliani per sempre
È vero, si è inevitabilmente e profondamente siciliani per sempre anche quando un’altra e più subdola dominazione, quella mafiosa, trattiene e soffoca con i suoi tentacoli di maledetta piovra, i tentativi di chi vorrebbe volare alto, nel paradiso della legalità che in Sicilia, ancora e purtroppo è una parola difficile da concretizzare. Si è paradossalmente siciliani per sempre anche quando omertà, rassegnazione, tira a campari e futtitinni ad oltranza, tagliano le gambe e spezzano la vita di chi, in una terra che è madre e allo stesso tempo matrigna, tenta di far valere quei diritti sacrosanti che spesso un optional.
Terra di mille contraddizioni, dove la verità cambia pirandellianamente faccia e dove tutto cambia per restare uguale; dove gli sfarzi e gli ori di palazzi, cattedrali e chiese stridono al confronto con la povertà di certi quartieri, nei quali la vita vale meno di zero; dove mari e monti respirano dello stesso respiro abbracciandosi stretti; dove il cielo ha un altro azzurro mai visto altrove; dove i dialetti cambiano non solo di paese in paese ma addirittura di quartiere a quartiere; dove la fede si mescola alle tradizioni e di esse si alimenta; dove poeti e artisti, attingono a piene mani ciò che serve alla loro ispirazione.
Incomparabile triangolo si è detto in teoremi di forme, noi ci stiamo […] un po’ crocifissi, come dice il poeta ma non potremmo stare in nessun altro posto che qui. Amo questa terra, è la mia terra… E penso si sia abbondantemente capito. Non sono la sola, lo so bene. Assieme a me e prima di me la amano in tanti: Siciliani per sempre, non è solo un modo di dire.
Siciliani per sempre, Edizioni della Sera, è anche una collana antologica di racconti, i cui autori sono tutti siciliani per nascita o per adozione, L’antologia è in libreria e negli store digitali dal 25 febbraio ed è curata Giusy Sciacca, con la prefazione di Mario Venuti.
“Siciliani per sempre” è una sfida, prima passionale poi editoriale, in una terra che brilla per storia, emozioni, tradizioni e colori.
Un viaggio inaugurato dall’intensa testimonianza di Mario Venuti, un
sorprendente romanzo corale che si snoda tra capoluoghi e paesini, tra
memorie e sapori, tra misteri e dialetti
A raccontare la sicilitudine sono ventiquattro penne fra le più talentuose del panorama letterario siciliano. Gli autori interpretano altrettanti aspetti di una Sicilia che sa di essere camaleontica e multisfaccettata, convogliandoli in un progetto antologico corale dove è evidente l’amore per l’Isola perchè, ribadisco, si è Siciliani per sempre.
Il progetto antologico è curato dall’autrice e giornalista Giusy Sciacca che afferma in un’intervista:
La Sicilia è una fede, una contraddizione ammaliante, una seduzione perpetua. Forse un’ancestrale stregoneria o una patologia dell’anima. È la consapevolezza di appartenere a quel luogo dove i miti si annidano ancora sui fianchi dell’Etna, dentro ogni onda del Mediterraneo e rinascono nella bellezza di un’Isola senza confini.
Niente male come dichiarazione d’amore ad una terra che è davvero parte del DNA di chi ci vive.
Quando mi è stato chiesto di scrivere la prefazione a Siciliani per
sempre ho risposto subito di sì perché indissolubile è il legame con
la mia terra. Torno sempre a lei come Ulisse alla sua Itaca.
Questo invece è quanto ha dichiarato Mario Venuti, raffinato cantautore siciliano, che ha curato la prefazione del progetto antologico Siciliani per sempre.
Gli autori e i titoli di Siciliani per sempre
Marta Aiello, Circolo
Stefano Amato, It’s beautiful
Linda Barbarino, Aρπαγή
Letizia Bilella, Itaca
Vladimir Di Prima, Le interferenze
Salvatore Massimo Fazio, Distonie siculo-piemontesi, all’ombra
del vulcano e delle Alpi
Sal Ferranti, Leggende di una vecchia stazione negli Iblei
Viviana Fiorentino, Il segreto
Alessia Franco, A ridere forte
Vincenzo Galluzzo, La veste da camera
Camille Guillon-Verne, Il labirinto
Francesco Lisa, Nel nome della madre
Leonardo Lodato, Fast forward
Francesca Maccani, Cenerentola
Angelo Orlando Meloni, Essi fetono
Alberto Minnella, Una questione personale
Luciano Modica, La stessa paura
Anita Pulvirenti, Non andare, rimani
Grazia Pulvirenti, Nell’arte sol perfetta…
Luca Raimondi, Il complotto del Cosmorama
Gaetano Schinocca, Ucronia degli aggrottati
Giusy Sciacca, La sigaretta di Nino
Jim Tatano, L’incontro
Ettore Zanca, Troppu scrusciu