Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri di Tommaso Zorzi ed edito Mondadori è un libro che ho letteralmente adorato, sinceramente. Il motivo? È un libro che fa dell’ironia il suo leitmotiv, che racconta situazioni che, per quanto assurde, potrebbero benissimo essere veritiere; insomma giusto il tempo di iniziarlo ed è già terminato, e ti dispiace pure. Per chi non conoscesse l’autore, si tratta di Tommaso Zorzi, un noto influencer di instagram, classe 1995, e questo è il suo primo romanzo – che ha molto di personale – tanto che per sua stessa ammissione ha dichiarato quanto segue: «Tratto da una storia vera (la mia purtroppo)».
Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri: la cover che parla da sé…
Che dire di questa copertina? Sfondo bianco e in primo piano una banana dorata che p
Il libro si compone di ventidue capitoli di diversa lunghezza che scorrono fra le dita senza che tu te ne renda nemmeno conto, ed ognuno ha un titolo che ti regala un suggerimento su ciò che andrai a leggere. Intercalati fra i capitoli troviamo quattro intermezzi che non sono altro che una sorta di riflessione del nostro protagonista. Il romanzo viene narrato in prima persona attraverso la sagace ed ironica voce del nostro protagonista, Filippo Villa.
Il linguaggio utilizzato è semplice, scorrevole, pulito ed invitante. Si utilizzano termini forti – improperi – e non si lesina né sulle scene intime né sulle parti anatomiche del corpo umano, ma il tutto è intercalato in maniera così naturale, così amichevole che né appesantisce né rende volgare la narrazione.
Tutto ciò si correda perfettamente con il tipo di storia, con la vita privata dei personaggi e con la loro giovane età. È come se ti trovassi tra amici e stessi assistendo ad un racconto dal vivo, leggi e sei lì accanto a Filippo a vivere con lui le sue (dis)avventure – quasi a tutte, si intende! –
Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri: ne siamo davvero sicuri?
Questo libro, come detto, ti regala allegria, aiuta a distendere la mente e allontanare tutti quei pensieri che, volenti o nolenti, ci assalgono. Allo stesso tempo, però, ti fornisce una visuale su quelle che sono le vicissitudini amorose – e non – di un ragazzo alla ricerca della sua anima gemella che, ovviamente, abbia determinati inflessibili requisiti
«L’ho scritto anche sulla lavagna dei buoni propositi del locale in cui ho perso la cognizione di me stesso insieme a Bea aspettando la mezzanotte. Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party – boy, quest’anno si fidanzerà.»
Ebbene sì, Filippo Villa è il nostro indiscusso, estroverso, amante del buon gusto e del poke, protagonista. Già dalle primissime battute non puoi non innamorarti di questo lui, non tanto per l’aspetto fisico del quale non ne hai una descrizione dettagliata, ma solo sprazzi, quanto per il suo modo di essere e per il modo con il quale di narra ciò che accade a lui personalmente e a chi ruota attorno alla sua vita.
Oltre a questo eccentrico personaggio troviamo Bea, la sua storica ed inseparabile amica del cuore e Alice, ragazza dalla creativa e stravagante personalità che spesso si troverà a dimorare presso l’abitazione dei due amici, a bivaccare e bere Tavernello bianco in cartone. Chiaramente, anche altri saranno i personaggi che faranno la loro comparsa in questa storia, ma dovrai essere tu a scoprirli tutti leggendo d’un fiato questo libro – te ne raccomando uno in particolare di personaggio che sarà come una sorta di ago della bilancia -.
Vorrei spendere due parole in più sulla personalità di Filippo: è vero, a primo impatto potrebbe sembrare colui che niente e nessuno può scalfire, il ragazzo dalla battuta pronta, il ragazzo che pare non versare lacrime inutili… in realtà egli cela dentro di sé una grande sensibilità, la voglia di innamorarsi sul serio, di trovare quella parte di lui che lo completi, un giovane uomo che crede molto nel valore dell’amicizia
«La rabbia mi si scatena dentro come un’esplosione di pop-corn. Prima qualche chicco di mais isolato e infine un bombardamento incontrollabile. Non so chi lo diceva, ma tre indizi fanno una prova. Davvero pensano tutti che io sia un coglione?»
Ecco, tra gli aspetti che ho maggiormente apprezzato all’apice vi è quello che c’è questo modo di affrontare con naturalezza un argomento che oggi, ahimè, è sulla cresta dell’onda – per certi aspetti -, e che spesso può condurre ad atteggiamenti aggressivi e reticenti da parte di chi – stupidamente – crede che queste persone abbiano qualcosa che non vada. Ah, quanta ignoranza e quanto bigottismo puerile! Questo romanzo va oltre, e se tu lo guardi nella giusta prospettiva, oltre che divertirti a leggerlo, potrai cogliere tutti gli aspetti sottesi.
Come accennato, ho veramente apprezzato il modo come il valore dell’amicizia viene considerato, valore questo oggi non solo sottovalutato, ma divenuto raro quasi quanto una perla nera: chi oggi riesce a trovare un vero amico deve ritenersi possessore di un tesoro prezioso ed inestimabile. L’amicizia è anche saper ridere a vicenda dei propri difetti, sapendo che mai e poi mai potresti considerarla come un’offesa
«Bea, invece, ha consegnato a Instagram la propria vita. Basta vedere il suo profilo: è un susseguirsi di sue foto in cui è talmente figa da non sembrare neanche lei. Dico, okay volersi mostrare al meglio, neppure io posterei una mia foto mentre mi lavo i denti con l’occhio gonfio dopo una serata alcolica e un brufolo brulicante di vita in bella vista. Ma anche ai filtri c’è un limite.»
Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri altri è un libro che va letto per tutti i motivi che ho su elencato e perché ti farà sorridere alla vita.