Caro iCrewer eccomi qui a parlarti di Shadow and Bone un romanzo che mi ha fatto tornare quella grinta e forza d’animo necessarie a noi scrittori per proseguire nella scrittura delle nostre opere. Ho da poco ultimato il romanzo di Leigh Bardugo che la Mondadori ha tradotto nella nostra lingua con Tenebre e ossa.
Devi infatti sapere che il romanzo della Bardugo era già approdato nella nostra penisola, precisamente nel 2012, edito da Piemme, ma portava il titolo di Tenebre e Ghiaccio.
Se posso espormi, senza nulla togliere all’edizione della Piemme che non ho letto e quindi non posso usare come termine di paragone rispetto a quest’ultima più recente della Mondadori. A mio parere il titolo Tenebre e ossa è più azzeccato rispetto che Tenebre e Ghiaccio, perché nella storia sono appunto le tenebre e le ossa due elementi fondamentali, più che il ghiaccio che in realtà non ha un ruolo così altrettanto importante.
Detto questo veniamo alla mia personale recensione…
Shadow and Bone, Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo
Il mondo era quel gradino su cui eravamo seduti, il cerchio di luce proiettato dalla lanterna e noi due sospesi nel buio.
Tenebre e Ossa è un romanzo che ha il potere di catturarti e aggiungerei nel suo mondo trasportarti. È scritto in prima persona e con un linguaggio molto semplice, per il triangolo d’amore contenuto ricorda i miei tanto adorati New Adult, ma l’ambientazione è tipicamente fantasy a partire dalla magnifica mappa del regno riportata in apertura del testo. Sono presenti anche degli elementi Steampunk come ad esempio le Velesabbia, delle particolari imbarcazioni in grado di attraversare il Nonmare anche conosciuto come la Faglia d’Ombra.
Basse slitte attrezzate con enormi vele che pattinavano silenziose sopra le grigie sabbie morte.
La protagonista della storia è una giovane eroina: l’orfana Alina Starkov. All’inizio della storia ci viene presentata come malaticcia, non troppo bella e praticamente dotata di una sorta di invisibilità; nel senso che per la sua assenza di particolari talenti riesce a passare inosservata. Come attività lavorativa è un’apprendista cartografa e all’apparenza nemmeno troppo brava. Non ha molti amici e l’unica persona con cui ha un legame particolare è il suo compagno di orfanotrofio, Malyen Oretsev detto semplicemente Mal. I due hanno tra loro una sorta di legame fraterno che però per Alina è qualcosa di più, un sentimento che Mal inizialmente non solo non sembra ricambiare, ma nemmeno comprendere.
Ecco i due attori che hanno interpretato i due protagonisti nella serie andata in onda su Netflix.
Mal è tutto il contrario di Alina: bello, spavaldo, impavido; una sorta di latin lover ed abilissimo nel suo mestiere, ovvero il tracciatore. Si occupa di cercare cose che possono essere di grande utilità per il re o per l’Oscuro, la seconda persona più importante del regno, dopo il re. A quanto pare la bravura di Mal nel trovare quanto gli viene richiesto non ha eguali e questo gli porta ad avere una buona ammirazione da parte degli altri compagni che lo affiancano durante le missioni.
Conosciamo i due personaggi principali proprio durante una delle tante attraversate della Faglia D’ombra, in cosa consiste questo luogo in cui le tenebre regnano sovrane?
Direi di usare le parole dell’autrice:
Uno squarcio nero che aveva separato Ravka dalla sua unica fascia costiera privandola dello sbocco sul mare. A volte era rappresentata come una chiazza, a volte come una nube tetra ed informe. Poi c’erano le mappe che la riproducevano come un lago lungo e stretto e la identificavano con il suo nome alternativo, “Nonmare”, pensato per rasserenare soldati e mercanti.
Ma cosa spaventa di più di questo luogo innaturale?
Il fatto che sia abitata da spietati esseri che si chiamano Volcra. Degli animali dotati di lunghi artigli, ali e che usano gli esseri umani come pasto principale preferito. Alina e Mal devono appunto compiere questa attraversata, Alina è terrorizzata, Mal la rassicura, tuttavia proprio quando si trovano nel centro di questo luogo oscuro i Volcra li attaccano e proprio mentre stanno per trascinare via con loro Mal nella giovane si manifesta un potere magico, misterioso e così raro da farne una sorta di Prescelta.
Alina ne è ovviamente sconvolta, per un motivo celato nel suo inconscio, ha rimosso per tutta la sua vita, l’esistenza di questo potere che fa di lei non solo un membro del popolo dei Grisha, affascinanti esseri dai potenti poteri magici, ma la rende la più preziosa e unica fra loro. Il popolo dei Grisha viene descritto nel romanzo in una maniera superba, membri di un élite, sono nei paesi limitrofi a Ravka, anche oggetto di superstizioni, temuti, studiati e talvolta anche cacciati e uccisi, perché accusati di stregoneria. Il loro capo è L’Oscuro l’essere più affascinante di tutto il romanzo.
L’Oscuro ha in sé il potere di evocare le tenebre, sarebbe stato infatti un suo antenato a creare la Faglia d’Ombra. Cinico, spietato, custodisce in sé una moltitudine di segreti ed è anche un amplificatore vivente, ovvero è capace di aumentare il potere degli altri Grisha. È un cattivo di cui non puoi non innamorarti, anche perché l’autrice l’ha dotato di una capacità retorica veramente audace e ti convince che quello che fa è giusto anche se in realtà fa parte di un progetto folle. È proprio questa ultima sua abilità il suo potere maggiore, perché gli consente di avere sotto di sé centinaia di Grisha dai multiformi poteri.
Tra i Grisha coloro che hanno l’abilità che più mi ha affascinata sono gli Spaccacuore già dal nome si capisce il loro talento. L’ho trovata un’idea piuttosto geniale e inoltre particolarmente interessante è stato trovare dei Plasmaforma, anche nelle mie storie future saranno presenti questi esseri ed è stato simpatico notare le differenze che io e l’autrice abbiamo avuto nell’idearli.
Caro iCrewer che dirti… continua a seguirci perché si vocifera già di una seconda stagione di Tenebre e Ossa che andrà in onda su Netflix e io non vedo l’ora di tornare a parlarti degli altri volumi della trilogia Grisha.