Settecentenario dantesco, un trionfo di opere che lo festeggiano già adesso. Alla fine del terzo mese di questo 2021, non si contano le opere che celebrano Dante e la sua incommensurabile arte della scrittura. Hai trovato alcuni di questi libri anche sulle pagine di iCrewplay, caro lettore, ma così tanti sono i modi in cui studiosi e autori pop hanno voluto ricordare il divino poeta, che citarle tutte sarebbe improbabile.
Settecentenario dantesco… e siamo solo a marzo!
Provo in queste a dare una panoramica che possa riassumere questo glorioso settecentenario dantesco:
Partiamo dal Vocabolario dantesco, a cura dell’accademia della Crusca e del Centro Nazionale di Ricerca Opera del Vocabolario Italiano. Come poteva infatti mancare l’istituzione responsabile del vocabolario italiano tra le opere che esaminano la figura e l’opera del poeta che la nostra lingua l’ha in qualche modo creata, o meglio ha fatto in modo che divenisse italiana e non rimanesse solo toscana.
Abbiamo poi un volume simpatico e irriverente: la divina commedia riveduta e scorretta. Se i social network fossero esistiti un libro sagace in cui il Divin poeta fraseggia come un adolescente del 2021, tra password, login e guelfi neri!
I mostri di Dante di Laura Vaioli un libro attivo per giocare con i diciassette mostri infernali di Dante, animarli, colorarli.
E poi L’Italia di Dante, viaggio nel paese della Commedia di Giulio Ferroni che – cito la sinossi – seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso, Giulio Ferroni compie un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane: una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia.
L’incontro con tanta bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l’attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere.
Da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, si seguono con Dante i diversi volti di questo paese “dove ‘l sì suona”, “serva Italia”, “bel paese”, “giardin dell’impero”: un percorso attraverso la storia, l’arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.
E come non citare Le donne di Dante di Marco Santagata , non solo l’angelica Beatrice ma la moglie, la sorella la madre di Dante che da settecento anni è senza alcun dubbio il poeta e l’autore pi+ conosciuto e amato di tutti i tempi.
Impossibile poi non citare il best seller di Alessandro Barbero, Dante, l’opera in cui il grande storico analizza Dante attraverso le testimonianze che lui stesso ci ha lasciato del suo secolo, della sua vita, del suo sentire. Alessandro Barbero contagia con l’entusiasmo, con la grande capacità di coinvolgere il lettore, con l’accuratezza storica, dettagliatissima, un balsamo per chi ama la storia e un flauto magico per chi non la ama.
Siamo solo a marzo, miei cari lettori! Chissà cosa ci aspetta nei prossimi mesi!