Prima la Regina del tennis Serena Williams (anche se sembra esserci stato un dietrofront), poi dopo due settimane il ritiro del Re elegante Roger Federer: il 3 settembre e il 15 settembre 2022 sono date che gli appassionati di questo sport non dimenticheranno mai. Due leggende, due icone simbolo di uguaglianza, di lealtà sul campo, di pura passione che lasceranno un’impronta indelebile e ai futuri campioni mondiali un esempio da seguire.
Negli ultimi anni il tennis ha avvicinato nuovamente milioni di spettatori e amatori che hanno rivisto in Federer una qualità nuova e uno stile impeccabile in questo sport individualista; mentre in Serena Williams una donna sanguigna, capace di spremere tutte le sue forze per l’amore della sua vita e abile nel trasformare lo sport in occasione di rivendicazione di pari diritti per tutti.
Analizziamo ora i percorsi di questi grandi atleti e quello che ci hanno lasciato.
Roger Federer: un’ispirazione sportiva
Federer ha vinto infatti più di 20 slam, giocato 1500 partite nel circuito atp in ben 24 anni di carriera, partendo dai campi di Basilea in cui perdeva, si arrabbiava, rompeva racchette fino a diventare un Dio con un gioco completo, un dritto perfetto e autocontrollo da vendere. Si dice che non sudava mai, colpendo con eleganza la palla senza mai strafare.
Una triade che dominava il tennis ormai da decenni insieme a Nadal e Djokovic, che creava un bel gioco di competizione aumentando il fascino della racchetta in tutti i tifosi del mondo. Ecco la lettera che il 15 settembre annuncia il ritiro e che racchiude l’avventura tennistica di più di 20 anni, piena di amore e dolorosa perché giunta alla fine.
Alla mia famiglia del tennis e oltre, tra i tanti regali che il tennis mi ha fatto, il più grande senza dubbio è avermi permesso di conoscere tante persone lungo la via. I miei amici, i miei avversari e ancor più importante, i miei tifosi che danno vita allo sport. Oggi voglio condividere delle notizie con voi. Come sapete, gli ultimi tre anni mi hanno presentato delle sfide sotto forma di infortuni e operazioni. Ho lavorato tanto per ritornare a una forma completamente competitiva.
Ma conosco anche il limite delle capacità del mio corpo e il suo messaggio è chiaro. Ho 41 anni. Ho giocato più di 1500 partite in 24 anni. Il tennis mi ha trattato più generosamente di quanto io potessi immaginare, ma ora è arrivato il momento di capire di dire basta e terminare al mia carriera da professionista. La Laver Cup settimana prossima a Londra sarà l’ultimo evento ATP a cui parteciperò. Giocherò ancora in futuro, ma non a uno Slam e non in un torneo del circuito.
Per Roger Federer è stata una decisione agrodolce, come prosegue nella lunga lettera d’addio, eppure comprende che, anche se il tennis gli mancherà moltissimo, è il momento di essere soddisfatti e felici di aver raggiunto un traguardo che lui non si sarebbe mai aspettato di raggiungere in 24 anni. Dolce è il ricordo di un bambino talentuoso, che aveva iniziato come raccattapalle a Basilea e che guardava con ammirazione i grandi del tennis, come se fossero dei giganti.
L’atleta conclude con una vera dichiarazione d’amore:
Ho cominciato a sognare e questo mi ha portato a lavorare duro per raggiungere il mio sogno. Grazie dunque per aver contribuito a realizzare il sogno di un bambino. E al tennis: ti amo e non ti lascerò mai.
Serena Williams: maybe the last dance
Commuovente l’immagine di Serena Williams che si è lasciata andare alle lacrime dopo una sconfitta sofferente, eliminata al terzo round degli Us Open, sconfitta per 5-7 7-6 1-6 dall’australiana Ajla Tomljanovic. Una partita in cui la Williams è apparsa sopraffatta e forse spinta dalla delusione e dalla stanchezza aveva confermato il ritiro (annunciato già un mese fa circa). A 40 anni, la 23 volte vincitrice del titolo del Grande Slam e sei volte campionessa a New York, ha aggiunto un “non si sa mai“, lasciando a tutti il dubbio del suo addio definitivo al tennis.
L’americana numero uno del tennis, ospite al Jimmy Fallon Night Show, popolarissimo negli USA, ha lasciato una porta aperta al suo ritorno in racchetta. Ha citato un altro mito dello sport Tom Brady, il quarterback della Nfl che aveva annunciato il suo addio al football, per poi ripensarci e scendere in campo.
Questo il commento della Queen:
Sono molto felice, contenta di quello che sto vivendo. Ci sono un sacco di cose che non ho potuto fare e che vorrei fare in questi anni, ma non ho intenzione di rilassarmi, voglio semplicemente cominciare a godermi quello che non ho potuto godermi prima. Quello che voglio dire è che non si sa mai, ho parlato con Tom Brady della sua storia. Non mi vedo lontana dal tennis, che mi ha dato così tanto, vorrei fare qualcosa ma non so cosa, vorrei tanto rimanere legata a questo sport così meraviglioso. Semplicemente è stata una luce nella mia vita e voglio continuare a tenermela stretta.
Serena Williams: regina delle lotte sociali
Il successo di Serena Williams conta numeri pazzeschi: 73 titoli complessivi, la seconda giocatrice più titolata alle WTA Finals, in cui ha trionfato cinque volte come Steffi Graf (2001, 2009, 2012, 2013 e 2014), però è il suo riscatto sociale, la lotta al razzismo, la continua battaglia contro le discriminazioni ad averla resa una campionessa di vita.
Serena Williams è anche una mamma che non ha avuto paura di raccontare le difficoltà vissute dopo la nascita della figlia:
Ho voluto parlare di tutti i miei problemi post-parto. L’ho fatto per tutte le mamme che hanno avuto tante storie simili, dar loro una voce. E’ più facile battere il record di Slam che rompere i cicli di povertà, discriminazione e sessismo.
Noi speriamo che la Williams continui a regalarci momenti di sport emozionante.