Caro lettore, oggi ti voglio raccontare di un altro libro scritto da un guardaboschi, qualche giorno fa, infatti, ti ho parlato di Giancarlo Ferron. Il libro di oggi è “La saggezza degli animali” di Peter Wohlleben.
Trama
I polli cresciuti all’aperto sono più felici? Che cosa sognano i cani? Quale senso del tempo ha una farfalla? Con la stessa inimitabile capacità di incuriosire con cui aveva descritto il linguaggio segreto degli alberi e grazie alla quale avevamo scoperto come le piante parlano, comunicano e si aiutano a vicenda, Peter Wohlleben rivolge ora la sua attenzione agli altri abitanti della foresta: gli animali. Scopriamo uccelli come il corvo imperiale, capace di provare amore e rimanere fedele al proprio partner per tutta la vita; ci accorgiamo, con un po’ di stupore, che alcuni animali hanno una consapevolezza emotiva della morte, come le ghiandaie della Florida che compiono una veglia funebre di due giorni alla scomparsa di una di loro; e quasi ci commuoviamo leggendo della straordinaria empatia degli scimpanzé, capaci di adottare cuccioli orfani per proteggerli dai predatori. Peter Wohlleben sfata pregiudizi – la storia del lupo cattivo, della capra stupida o del cerbiatto timido – e ci invita a riflettere sulle conseguenze del nostro comportamento quotidiano, rendendo pagina dopo pagina sempre più evidente perché un atteggiamento attento nei confronti degli animali è un bene per noi umani e per il futuro dell’intero pianeta.
Peter Wohlleben
Peter, nato a Bonn nel 1964, dopo aver studiato scienze forestali ha svolto il lavoro di guardia forestale per 20 anni. Attualmente si occupa di dirigere un’azienda forestale ambientalista, costituita da un bosco di tremila acri nella regione di Eifel, al confine con il Belgio. Diffonde e pratica la cultura della foresta vergine. Attualmente partecipa a conferenze e seminari, oltre ad essere autore di libri sul bosco e sulla tutela ambientale.