Scrivilo è una fantastica storia di Eros Marchionne, edita da Bookabook, questa, però, rappresenta solo la prima parte, quindi per conoscere il seguito dovremo attendere che l’autore ci regali il secondo capitolo. Va da sé che avrei voluto assolutamente conoscere l’epilogo adesso, tanto mi sono appassionata, al punto che già non vedo l’ora che Eros ci faccia conoscere la continuazione di questa fantastica avventura.
Preciso che non sapevo che questo fosse solo il primo capitolo, ho iniziato a intuirlo quando mancavano solo sessanta pagine al termine e c’erano ancora tante situazioni in sospeso e da risolvere!
La storia si presenta come una narrazione rivolta ad un target più giovane, ma fa sì che a restare incollati con gli occhi alle pagine siano anche gli adulti. Chiaramente, non a tutti i meno giovani possono appassionare delle storie di tal genere, ma credo che ogni tanto, soprattutto in questa frenesia quotidiana, sarebbe bene lasciarsi andare alla fantasia.
Scrivilo: che cover magica!
La copertina di questo libro è molto bella, i colori e l’immagine ti catturano. Potrai notare una sorta di divisione a metà della scena: questo è prettamente inerente alla storia che leggerai, quindi se adesso io te la svelassi, ti toglierei gran parte del piacere della lettura. Soffermiamoci solo sul giovane ragazzo a metà tra un umano e un elfo, anche il suo abbigliamento rispecchia questa differenza. Aspetto tutt’altro che trascura
Giorda Mulligan è un adolescente che vive ad Inverness – una tranquilla città situata nel nord della Scozia -. Questi trascorre le sue giornate come farebbe un normale ragazzo della sua età dividendosi tra la scuola e i suoi fidati amici Mary, Tash e Rina. Egli ha anche un antagonista: il borioso Clark Lawrence, il quale non perde occasione per deridere il nostro Giorda per un problema di dizione che lo caratterizza.
Tutto sommato, le giornate trascorrono all’insegna dell’allegria e dell’amicizia, sennonché nel giorno del diciassettesimo compleanno, il nostro amico riceve dal suo amato nonno una penna che, se all’apparenza sembrerà non celare nulla di particolare – se non per essere un oggetto finemente curato ed elegante -, si rivelerà invece un dono molto speciale per Giorda.
Un dono che stravolgerà e renderà incredibile la sua vita e che renderà appassionante anche la nostra lettura, tanto da non farci staccare gli occhi da libro
«…era una penna stilografica vecchio modello fatta interamente di candido avorio bianco, con striature perlate. Il puntale laccato oro creava una perfetta V e sull’estremità vi era incisa una piccola chiave stilizzata, quasi invisibile all’occhio. Il corpo della penna consisteva in tre tondini, anch’essi d’oro, sovrapposti uno sopra l’altro, che fungevano da impugnatura tra la punta e lo stelo d’avorio.
Sulla sommità della coda vi era una piccola piuma cesellata in oro, che donava alla penna un’aria ancor più prestigiosa di quella che già possedeva.»
Scrivilo, una storia che ti catapulta in un altro mondo: quello della fantasia
All’inizio del libro troviamo una mappa geografica nei toni del bianco e del nero. Inizialmente non comprenderai né il senso di questa cartina posta lì né tantomeno di tutti quei nomi, ma leggendo scoprirai che il disegno ti aiuterà ad orientarti nel fantastico modo che è questo libro.
Il romanzo si compone di una prefazione, di un prologo e di ben dieci capitoli, ognuno dei quali ha un proprio titolo, la lunghezza di questi è varia. La C che segna la parola capitolo è raffigurata con un carattere particolare. All’interno di ciascun capitolo, poi, i periodi saranno divisi da tre asterischi centrali: questi ultimi, difatti, segneranno il cambiamento della scena.
Il linguaggio utilizzato è elegante, forbito e ben curato, la lettura è scorrevole, nonostante la lunghezza del testo, è una storia che si legge velocemente, una di quelle che più leggi e più vorresti leggere. L’autore ha dedicato particolare cura ai dettagli descrittivi, ogni scena viene circostanziata con dovizia, con attenzione certosina tanto che ti sentirai parte integrante della storia stessa, quasi tu fossi lì presente.
A mio avviso, se non vi fosse stata questa capacità dell’autore di farci vedere le scene impresse su carta, la narrazione avrebbe reso molto meno.
«Era circondato da una vasta radura di erba verde scintillante, alta più o meno fin sopra le caviglie, contornata da una fitta foresta di immensi alberi dalle forme strane e dai molteplici colori. Lo colpì in particolare un albero dal tronco rosso porpora di grosse fattezze, che s’inerpicava verso il cielo, chiudendosi su stesso in tante strette spirali.
Un altro era di colore blu notte, con foglie gigantesche, grandi quasi quanto un bambino, e cresceva non in verticale ma in diagonale. Un altro ancora era di colore argento ed emanava bagliori di luce biancastra ogni volta che il sole vi si posava sopra.»
La narrazione è perlopiù dinamica, vicende su vicende che si snodano e che si intrecciano man mano che si procede nella lettura, i personaggi sono anch’essi variegati e particolari e ne incontrerai veramente tanti.
Potresti pensare che avere a che fare con così tanti soggetti e diversi scenari possa genera confusione, in realtà no, assolutamente. Avrai sempre ben chiara la situazione.
Giorda è un ragazzo gentile, dal cuore puro e che si dimostrerà dotato di molto coraggio, affronterà tutte le avventure con tenacia senza lasciarsi prendere dal panico, usando sapientemente l’astuzia.
Mi è piaciuto molto anche il personaggio di Tash che trarrà dalla sua ironia il suo coraggio, un personaggio divertente che ti strapperà parecchi sorrisi, in più di una occasione. Giorda e Tash sono legati da una profonda amicizia, il loro legame si rafforzerà e li unirà ancora di più nell’avventura che insieme, senza inizialmente saperlo, vivranno.
Ci sarebbero tante parole da spendere su tutti i personaggi che fanno parte di questa storia che, oltre che regalarti piacevoli momenti di lettura, ti fornisce anche degli insegnamenti, ma non voglio svelarti nulla di più, sappi che sarà una storia che ti resterà impressa per molto tempo anche dopo che l’avrai terminata.
«Quando non puoi dirlo, allora scrivilo, Giorda. Una buona penna in alcune situazioni può tornare più utile di una spada.»
Meglio non si poteva descrivere! Complimenti per la recensione e a Eros che ha saputo coinvolgerci in questa fantastica avventura 👍🏼