Ciao iCrewer! Il termine fanfiction ti suona familiare? In caso contrario, permettimi di spiegarti meglio di cosa sto parlando.
S’identifica come fanfiction un’opera scritta dai fan e avente come protagonisti personaggi di film, romanzi, fumetti, anime, manga, videogiochi, addirittura cantati o band, che stanno particolarmente a cuore a chi scrive.
Cosa significa fanfiction?
Essendo una lettrice accanita di fanfictions (davvero, ne leggo a tonnellate; credo che il rapporto con i libri sia 3:1), mi capita spesso di dover chiarire al malcapitato ascoltatore del momento a cosa si riferisce il mio entusiasmo.
Si tratta di prodotti di scrittori amatoriali, non professionisti, che prendono in prestito personaggi da loro amati, per poi farli rivivere. A volte vengono modificate scene che non hanno soddisfatto, o, per curiosità, si prova a far andare la vicenda in modo diverso. In altri casi, invece, a rimanere invariati sono solamente i nomi e le caratteristiche dei personaggi mentre tutto il resto – il contesto, la trama, l’intreccio – sono completamente nuovi. Le possibilità sono pressoché infinite, così com’è infinita l’immaginazione.
E i filtri? Il rating? Cosa sono?
Un’altra caratteristica delle fanfictions è la presenta di filtri e ratings. Si tratta, sostanzialmente, di paletti da stabilire nel momento in cui si decide di scremare la fiumana di storie. Il rating funziona sostanzialmente come i bollini nei film (verde, giallo, arancione e rosso) e permette di avere un’idea immediata del contenuto della narrazione, dell’età a cui si rivolge (per leggere le storie a bollino rosso è necessario confermare di essere maggiorenni e, a volte, addirittura avere un proprio profilo all’interno del sito).
I filtri, invece, permettono di scegliere le caratteristiche specifiche della storia, come il fatto che sia completa o in corso; i personaggi che vogliamo come protagonisti; le relazioni amorose che preferiamo (Edward e Bella, o Jacob e Bella?), la lunghezza (un capitolo, dieci o più); e molti altri parametri. Più importante, secondo me, è il fatto che il filtri ci aiutano a scegliere ciò di cui non vogliamo leggere, come scene violente, lutti, linguaggio forte, anticipazioni sulla trama dell’opera originale, ecc.
Impostando correttamente questi indicatori, la possibilità di ritrovarci a leggere qualcosa che urta la nostra sensibilità diminuisce notevolmente.
Un’opera derivata
E’ molto importante ricordarsi, però, che la fanfiction non è un’opera originale, quanto un lavoro derivato, che prende spunto da storie e prodotti multimediali coperti dal diritto d’autore. Per questo motivo alcuni scrittori professionisti sono contrari all’uso dei propri personaggi negli scritti dei fan.
Se posso permettermi, credo che la presenza di fanfictions facenti riferimento a un determinato libro, film o manga sia il segno di quanto esso sia amato e riscuota successo tra il pubblico. E’ indubbio il fatto che ogni autore amatoriale deve sempre tenere bene a mente che le marionette di cui sta muovendo i fili sono solamente in prestito, appartengono, giustamente e di diritto, a chi le ha inventate.