Firenze è stenterello
Caro lettore, scorrendo l’Italia mi sono fermata a Firenze, dove la maschera tradizionale è Stenterello. Fu ideato da Luigi Del Buono, facendolo a sua immagine e somiglianza, era infatti piccolo di statura, con la carnagione giallastra. Il nome di questa maschera deriva dal soprannome che veniva attribuito a bambini e uomini “cresciuti con stento”. Se vuoi conoscere questa maschera più approfonditamente potete visitare il sito della Treccani.
Il primo libro di cui vi voglio parlare oggi è: “Stenterello: La maschera fiorentina” di Camilla Mencarelli, curato da Margarida Rodrigues. Leggetelo per conoscere le tradizioni e le origini che hanno portato questa maschera a essere la rappresentante carnevalesca della città di Firenze, così simile al suo creatore Luigi Del Buono.
[amazon_link asins=’B00OBVDR8G’ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a693025d-4386-43b1-8b7e-7f0b086468c6′]
Per continuare a conoscere l’ideatore di questa maschera, vi invito a leggere questo libro “Luigi Del Buono Ossia Stenterello. Con la villana di lamporecchio la bacchettona“, dove potrete leggere tre commedie (La villana di lamporecchio; La bacchettona; Ginevra degli almieri) e un saggio scritti dal fiorentino, vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800.
[amazon_link asins=’B0078ZO5DS’ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’9d95cbd9-2c78-471e-934c-f16ccd4d7957′]
Concludo raccontandovi che la parola stenterello fu utilizzata da Pellegrino Artusi in “La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” e da Giosuè Carducci in “Davanti a San Guido“; addirittura questa parola fu utilizzata per dare il titolo ad un periodico satirico risorgimentale, pubblicato a Firenze negli anni 1848 e 1849.