Non abbiate paura, partite sempre dal basso e buttatevi in tutto. E prima o poi spiccherete il volo.
Giordana Schiattarella
Cari iCrewers per “Sogni di Carta” oggi abbiamo come ospite Giordana Schiattarella ve la presento…
Giordana Schiattarella il canto e la scrittura
Giordana Schiattarella è nata nel 2000 a Sorrento, in Campania. Si è trasferita all’età di sedici anni a Napoli, dove ancora vive con la sua famiglia. Il mare e la musica sono sempre stati le fonti fondamentali della sua ispirazione.
Ha iniziato a scrivere all’età di quattordici anni, inizialmente per gioco, poi spinta dalla passione e dalla voglia di raccontare al mondo una parte di sé.
Si iscrive a Wattpad a Novembre del 2016 e inizia a pubblicare le sue prime storie per avere un riscontro dai lettori.
Oltre alla passione per le navi da crociera e per la scrittura, coltiva anche l’amore per il canto e spera, un giorno, di poter fare di uno dei due un lavoro.
Perché hai deciso di iniziare a scrivere?
Innanzitutto buongiorno a tutti e grazie per avermi voluta qui, oggi.
Non c’è un motivo preciso per cui ho cominciato a scrivere. Un giorno ho scoperto la piattaforma online Wattpad e ho cominciato a leggere qualcosa da lì, poi ho scoperto che era possibile anche scriverci e così ho deciso di buttarmi. Adesso sono qui, per cui vi dico…
Non abbiate paura, partite sempre dal basso e buttatevi in tutto. E prima o poi spiccherete il volo.
Chi o cosa ti ha ispirato?
Sicuramente la quotidianità è stata fondamentale per me. Attingo molto da quello che mi circonda, assorbo come una spugna e poi rigetto tutto sulla carta. Sono così.
“Schegge del cuore” fa parte del genere rosa, è questo il genere che ami leggere?
A dire la verità, dipende. Sicuramente il rosa è quello che prediligo, ma non mi dispiace nemmeno il fantasy. Sto provando a scrivere un romanzo fantasy, voglio vedere se ne sono all’altezza, poi vi farò sapere.
Quando una persona vuole scrivere una storia non sa da dove iniziare, nonostante sia un’esplosione di creatività. Tu da dove hai cominciato?
Io ho cominciato radunando le idee. La mia mente sembrava un fiume in piena quando sono arrivate le prime idee per “Schegge del cuore”. Avevo milioni di scene che mi apparivano davanti quasi come se fossero reali, ma non sapevo come collegarle tra loro.
Così ho preso un quaderno e ho cominciato a scrivere tutto quello che mi passava per la testa e, pian piano, ho creato delle scalette che racchiudessero i punti salienti di ogni capitolo.
Ho cambiato le mie idee centinaia di volte, cancellando e ricomponendo scalette. All’inizio c’erano dei personaggi che non dovevano esistere o altri che dovevano avere una storia diversa, poi ho capito che non volevo che la storia prendesse quella piega e ho cambiato gran parte del tutto. Solo una volta fatto tutto questo, ho cominciato a scrivere.
L’idea di questa storia come ti è venuta in mente?
Sinceramente, non lo so nemmeno io. Ricordo soltanto che un pomeriggio la mia mente si è riempita di idee, avevo appena scoperto la funzione di scrittura su Wattpad e ho pensato: perché non provarci?
Sapevi già quale sarebbe stata la piega che avrebbe preso la storia di Shelly o ti è venuta ispirazione volta per volta?
Come ho detto prima, sapevo già tutto. Avevo ben chiara la trama e il mio quaderno con tutte le scalette parlava chiaro. Ovviamente, in fase di scrittura, ho cambiato qualcosina, ma la trama di fondo bene o male è rimasta quella.
Ti è capitato di immaginare le scene del tuo romanzo mentre non stavi scrivendo?
Sì, mi e capitato spesso. Ecco perchè viaggio sempre con un quadernetto e una penna, per appuntare qualsiasi idea mi venga in mente, anche se sono andata soltanto a fare la spesa.
Ti sei documentata per scrivere i dettagli del romanzo?
Beh, quale scrittore non si documenterebbe? Ovviamente, più ti documenti più la tua storia risulta reale.
Hai un libro preferito? Magari un libro a cui ti sei ispirata per la storia di Shelly?
Fino a qualche settimana fa non ne avevo uno, poi ho scoperto “E allora baciami” di Roberto Emanuelli. È stato amore a prima vista ed è diventato ufficialmente il mio libro favorito.
Per quanto riguarda Shelly, no, non mi sono ispirata a nulla se non alla mia quotidianità.
Quanto di te c’è nei personaggi di cui hai parlato? E in quali, precisamente?
C’è moltissimo di me non solo nei personaggi ma anche nella storia in sé. Sicuramente, Michelle è il mio riflesso nello specchio. Ha la mia timidezza e allo stesso tempo la mia forza, la voglia di gridare contro chiunque quando ci rendiamo conto che tu sei nel giusto e gli altri in torno e anche la voglia di sprofondare quando, invece, sei tu a essere nel torto.
Sicuramente però Michelle non ha di me l’essere restìa nell’abbracciare le persone. Io abbraccio tutti!
C’è stato qualcuno a cui ti sei ispirata per delineare il carattere o le azioni dei personaggi?
Beh, sì. Jocelyn è ispirata alla migliore amica, Luana Di Leva, grande compagna di avventure e disavventure. Jared, invece, è ispirato al ragazzo di cui sono innamorata persa da un bel po’ di anni, ormai.
Il suo nome, dite? Beh, mi dispiace, questo non posso dirvelo.
Chi tra Shelly, Jared e Ryan ti ha emozionato di più?
Qualcuno si aspettetebbe sentirmi dire Shelly, dato che comunque è quella che ha vissuto più negatività. Invece a emozionarmi di più è stato Jared, perché in qualche modo è arrivato al cuore di Shelly, e quindi indirettamente al mio, come il ragazzo che amo non è mai riuscito a fare.
Jared è semplice, umile e romantico. Sicuramente lo adoro anche per questo.
La vicenda di Shelly avrà un seguito?
Sì e no. La vicenda di Shelly finisce qui, non ci sarà un altro volume sulla sua storia ma, sorpresona! Sto scrivendo uno spin-off su Jocelyn e la sua storia. Michelle e Jared riappariranno di tanto in tanto, ma i protagonisti stavolta saranno Jocelyn e… e poi chissà.
Hai un’altra storia nascosta da qualche parte? Se si, sarà sullo stesso genere?
Ho due storie nascoste. Un altro romance e un fantasy, il primo completato e autobiografico, il secondo in fase di stesura. Ma al momento non posso dirvi altro.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Uno dei miei sogni nel cassetto è già stato avverato ed è l’aver pubblicato un libro.
Il secondo è sfondare nel campo del canto, che per me è ancora più importante della scrittura.
Dopo aver scritto questo tuo primo romanzo, hai intenzione di continuare su questa strada?
Sicuramente non smetterò mai di scrivere ma, come ho detto prima, spero di poter intraprendere la strada del canto. Vedremo!
Quando e come hai capito quale sarebbe dovuta essere la conclusione del romanzo?
Sembrerà strano, ma la conclusione è nata ancor prima dell’inizio! Non so bene come, ma è così.
Cosa hai provato quando hai scritto la parola fine alla tua storia?
Tristezza e solitudine.
Mettere la parola fine non è mai facile, soprattutto quando personaggi come Shelly, Jocelyn, Jared e Ryan fanno parte di te e sono quelle poche persone su cui sai di poter contare sempre, in ogni caso.
Cosa hai provato nel sapere che altre persone avrebbero letto “Schegge del cuore”?
Non credo che quell’emozione sia descrivibile con le parole, ma posso assicurarvi che vedere le proprie parole su carta e sapere che finiranno nelle case degli italiani è sicuramente bellissimo. Un’esperienza che auguro a chiunque.
Qual è il commento peggiore che hai ricevuto sul tuo libro?
Commenti negativi, al momento, non ne ho ricevuti molti e non saprei dire quale sia quello peggiore. Sicuramente uno che mi ha dato molto fastidio è stato quello che riguardava Shelly. Sentirsi dire che il personaggio ha una caratterizzazione quasi assente fa davvero male, soprattutto quando fa parte così tanto di te e cerchi di renderlo tale.
Cari iCrewers si conclude così anche questa intervista ringrazio Giordana Schiattarella e come dico sempre…