Caro lettore, ho terminato di leggere Scacco al Re maggiore di Lodovico Savino, pubblicato da Aliberti editore.
Trama di Scacco al Re maggiore
Il libro parla dei primi cento giorni del risveglio, dopo il coma, in cui Tommaso è rimasto intrappolato per vent’anni. Il personaggio principale si è “addormentato” nel 1996, quando ancora c’era il 2G, si è “risvegliato” nel 2016, quando si inizia a parlare del 5G. Questa e molte altre novità sono quelle che destabilizzano il protagonista.
Ad aiutare Tommaso nella sua ripresa e nel ritorno alla normalità sono presenti tre persone: Ivan, un amico appassionato del rock, delle belle donne e con la risposta sempre pronta; Manuel, un altro amico completamente diverso, che basa la sua vita sulla logica e sul realizzare attività edificanti; Guglielmo, un compagno di stanza dell’ospedale in cui il protagonista è stato a lungo ricoverato.
Recensione di Scacco al Re maggiore
Inizio dal titolo, Scacco al Re maggiore, secondo me è poco indicato. Tommaso, una volta dimesso, si dedica a fare visita a Guglielmo, perchè non ha familiari che vadano a fargli compagnia. Per rincuorare il paziente giocano a scacchi. Questo è l’unico riferimento collegato al titolo. Non comprendo, quindi, chi sia il “Re maggiore”: Guglielmo, o, forse, qualche cantante famoso?
Proseguo con la copertina, che definirei geniale. La parte inferiore rappresenta un uomo su un selciato, la cui provenienza è offuscata da una nebulosa, quasi fosse in un “limbo”, proprio come Tommaso durante il coma. Nella porzione superiore è rappresentato un orologio a indicare lo scorrere del tempo.
La trama l’ho trovata molto originale, ma, secondo me, un po’ surreale: sono analizzati solo i momenti positivi di questo risveglio. Sebbene l’autore abbia fatto apposta a selezionare solo un lato della medaglia, ritengo sia una versione poco inserita nella realtà attuale.
Il racconto è scritto in maniera scorrevole, piacevole da leggere; sono presenti solo un paio di errori di battitura, che non ostacolano la lettura del testo. Pur essendo catalogato come libro di narrativa, secondo me è un po’ povero di emozioni, o per lo meno a me non sono arrivate.
Un altro aspetto molto originale è la presenza di brani di musica rock. Troviamo la musica nel titolo dei vari capitoli e alla presenza di brani musicali nel testo narrato. Sicuramente la musica, e il rock in particolare, è una componente importante, non solo nel libro, ma anche nella vita dello scrittore ed è un bel viaggio nel passato per tutti i lettori che amano quel genere musicale.
Il finale, che non ti racconterò, mi è risultato poco chiaro. Non ho compreso che fine fa il protagonista. Tommaso riuscirà a recuperare i suoi ricordi? Riesce a tornare a vivere una vita normale, con un lavoro e una donna che lo ami? O forse questo è solo il primo volume di una duologia? E, magari, nel prossimo libro la storia continua…?
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!