Possiamo essere tutti come le giovani atlete del San Diego Splash???
Io dico che”Finché c’è vita c’è speranza”! È uno dei proverbi che potrei citare per l’occasione ma altri esprimerebbero certamente lo stesso significato. Quello usato come titolo dell’articolo, per esempio. Dopo aver letto la notizia di oggi, è stata una scelta quasi automatica. Il video ti lascerà a bocca aperta. Ma è una piccola sorpresa che lascerò come chiosa alle mie considerazioni.
San Diego Splash, non smettere mai di crederci!
Ho iniziato scrivendo “Non è mai troppo tardi” ed è vero. Non è mai troppo tardi per imparare, magari imparare a vivere meglio la nostra età qualunque essa sia, scommettendo su noi stessi. Anche in questo caso è chiamata in causa la nostra capacità di resilienza, il desiderio di guardare avanti senza preoccuparsi troppo della forma ma dello spirito.
Mi dirai “Facile a dirsi, difficile a farsi”. Non avresti poi tutti i torti a storcere il naso. Stare bene con noi stessi e con gli altri spesso è un percorso ad ostacoli e il risultato non è poi così scontato. Se poi si è superata una certa età, tutto sembra ancora più difficile. È davvero così?
Se ci pensi, è il timore del fallimento che impedisce molto spesso di osare, quella strana insana paura di ammettere a noi stessi di non avercela fatta. Io un piccolo consiglio ce l’avrei, certo è poca cosa, ma l’ho sperimentata su me stessa e dal risultato mi sono resa conto quanto la sensazione di appagamento fosse elevata. In poche parole, penso che, oltre ad un’inevitabile esigenza di farsi qualche domanda in più, è necessaria una buona dose di sano egoismo.
Non è un concetto difficile e neanche contraddittorio. Per trovare l’equilibrio giusto è importante che le negatività vengano gentilmente eliminate e se in questa fase transitoria ma determinante per un lavoro di selezione insorgesse qualche scrupolo, fattelo passare e pensa a quanto ancora puoi fare per te stessa senza dipendere da nessuno. Qui sorge spontaneo pensare un altro di quei proverbi che in questi periodi, andrebbe rispolverato e certamente riqualificato.
San Diego Splash: non si gioca se non hai ottanta anni
Il sano “Finché c’è vita c’è speranza” è quanto mai azzeccatissimo! Ora come ora aiuterebbe a guardare le cose con un po’ più di ottimismo, un atteggiamento che si dovrebbe perseguire se non altro per capire che lo scorrere del tempo, e la nostra vita con lui, non deve poi essere demonizzato. Certo tutto è in proporzione a ciò che è consentito ma con un po’ di buona volontà e di sana competizione si può sfidare l’avanzata degli anni senza ripiegarsi su noi stessi o cadere nell’oscura trappola del vittimismo.
Lo so, può sembrare demagogia a buon mercato, ma se le mie parole, secondo te, lasciano il tempo che trovano, ti potranno convincere le deliziose atlete della #SanDiegoSplash. Chi sono? Una squadra di basket femminile composta da ultra ottantenni. Sì, hai letto bene! Non hanno vent’anni e neanche cinquanta, i capelli sono rigorosamente bianchi e la regola per giocare è chiara: giocano solo gli ultraottantenni.
Il loro segreto? Vogliono giocare, divertirsi e non pensare a nulla. Quello che mi ha sconvolta positivamente è il loro modo di approcciarsi alla vita. Il metodo, nella realtà, dovrebbe esaltare la forma fisica, in questo caso, il fisico ha ben poca importanza. Il vero motore pulsante è lo spirito e la mentalità vincente che ognuna di loro manifesta giocando. Non è importante vincere contro una squadra avversaria quanto vincere i limiti su cui si poggiano gli stereotipi mentali. Senti cosa scrive una di loro…
“Avevo 78 anni quando ho ricevuto il mio primo paio di scarpe da basket. Ho provato come un brivido, perché non aveva mai fatto sport nella mia vita. Da ragazze non avevamo le stesse opportunità delle giovani d’oggi: non abbiamo mai avuto occasione di giocare a questo sport”.
Di queste citazioni ce ne sono tante e tutte da lasciare a bocca aperta. L’idea meravigliosa è venuta ad un insegnante di Educazione Fisica che per coinvolgere maggiormente il gruppo di “giovani vecchiette” ha deciso di riunirle fondando una squadra di basket. Le regole certamente hanno subito qualche ritocco; il gioco stesso è stato modificato in 3 su 3 e giocato a metà campo per circa 30 minuti ma questa modifica non ha smorzato lo spirito competitivo delle concorrenti.
Purtroppo, negli ultimi tempi, causa il COVID 19 le atlete non hanno potuto allenarsi ma Grace Larsen, veterana 94enne, da 14 anni nella squadra, sta dando l’esempio per le suoi compagne di squadra continuando ad allenarsi a casa.
Dobbiamo essere pronti per tornare al basket, quindi è meglio essere attivi
ha detto la Larsen. Ogni giorno è lì pronta ad esercitarsi per non perdere il ritmo e mantenere alto il tono muscolare. La sua scaletta è fatta di passeggiate ed esercitazioni per migliorare il ritmo del dribbling.
Che dire, non ci resta altro che dare retta alle “signorine” del San Diego Splash. Ai primi dolori di schiena, ai primi acciacchi, quando le articolazioni cominciano a scricciolare, accendi il PC connettiti con il video delle ladies di ferro e segui i loro esercizi, sono certa che ti sentirai meglio, se non altro il tuo onorevole orgoglio ti spinge a provarci! E poi conosci il mio mantra, “Chi osa vola”!
E ora goditi questo video!
È proprio vero, non è mai troppo tardi non è un modo di dire ma un valido consiglio su come vivere!
Eh si Ornella cara…mai lasciarsi andare.. cambia l età ma non il nostro arbitrio.. Quindi avanti tutta!!!